Le recensioni di Viola: Tutta colpa di Ilaria di Ileana Enne


Viola questa settimana ci parla di Tutta colpa di Ilaria, romanzo di qualche mese fa di Eliana Enne.

Titolo: Tutta colpa di Ilaria

Autore: Eliana Enne

Editore:self publishing

Genere: rosa/ironico

Data di pubblicazione: 14 giugno 2018

Prezzo: Cartaceo € 15,00 - eBook € 4,99


Sinossi

E’ la storia di Ilaria Sassone, nata e cresciuta nell'entroterra abruzzese, che sogna di diventare una chef di classe. Grazie a qualche stratagemma, riesce a trasferirsi nella città di Pescara, farsi ammettere alla scuola di alta cucina IGK, diplomarsi e persino aprire un ristorante tutto suo in via Firenze: Le sette meraviglie. Al suo fianco, oltre al fidanzato Michele, studente perennemente fuori corso e squattrinato con la passione per le donne e i social, ci sono il meticoloso e pignolo aiuto cuoco Sergio e il bel cameriere Lorenzo, segretamente innamorato di lei. Mentre pianifica il lancio del locale, la vita di Ilaria si incrocia con quella di Laura Di Giovanni, un’ammiratrice del suo blog culinario maldestra e invadente. Rappresenta tutto ciò da cui Ilaria ha voluto prendere le distanze quando ha lasciato il paesello ed è la ragione per cui cerca di ostacolarne ogni contatto col ristorante e con il suo staff, specie quando scopre che Laura è attratta dal bel Lorenzo. Imprevisti, equivoci, sorprese e tante risate in compagnia della migliore tradizione culinaria abruzzese, per un romanzo sull'amicizia e sui sentimenti dal finale a sorpresa.

Recensione

Ilaria Sassone è di origini abruzzesi, nata e cresciuta in un paesino dove tutti conoscono tutti, determinata a laurearsi e a trovare lavoro lontano dalle proprie radici per non dover rilevare il minimarket del padre quando sarà prossimo alla pensione. Ilaria riesce a trovare lavoro come addetta delle pulizie nello stessa palazzina dove i migliori chef hanno deciso di tenere una delle scuole di cucina, anzi LA scuola di cucina dove solo i migliori possono riuscire.
La donna dopo svariati tentativi andati a vuoto di corruzione culinaria riusce a convincere lo chef a farsi ammettere in modo del tutto singolare al corso, cosa che io sinceramente non avrei mai provato a fare in quel modo ma alla fine ha funzionato quindi ben venga un po’ di fantasia.

Passano gli anni e Ilaria riesce finalmente ad avere il suo ristorante, “le sette meraviglie”, in cui è aiutata dall’aiuto chef Sergio, col quale è in simbiosi in cucina. In sala è supportata da Lorenzo, bravissimo nel suo lavoro e da sempre invaghito della sua titolare ma non corrisposto, ed infine Michele, fidanzato di Ilaria, che di voglia di terminare gli studi o lavorare proprio non ne ha, quindi si dedica alla parte social oltre che aggiornare quanto più possibile il blog dedicato al ristorante.
Ed è proprio tramite il blog che entra nella rosa dei personaggi del libro Laura, segretaria in uno studio legale , alla quale è meglio non svelare un segreto perché incapace di non riferirlo, perennemente in procinto di iniziare una dieta ed inacidita per la mancanza di cibo.
Laura inizia a inviare messaggi sui vari social ad Ilaria ponendo domande che per come son scritte sembrano essere critiche, a volte sembrano essere fuori tema e ad aumentare il ritmo di interazioni nel vedere che la chef non risponde ai suoi messaggi finendo col rendersi dannatamente antipatica agli occhi di Ilaria..

Il locale nonostante la cucina sia di classe fatica ad ingranare e lo staff decide di chiedere una valutazione ad una delle critiche più famose sul campo inviandole una lettera degna di  Totò e Peppino.
E se un giorno qualsiasi nel ristorante di Ilaria ci fossero due prenotazioni particolari?

Devo ammettere che ho tenuto il sorriso per la maggior parte del libro, da appassionata di cibo ho immaginato di mangiare molte delle pietanze presenti nel libro trovarmi stranita dall'abbinamento di qualche ingrediente, ma alla fine nei libri si può quasi tutto dai.
Questo libro è una boccata di aria fresca se volete rilassarvi nel leggerlo. È ironico e divertente vedere come interagiscono i personaggi tra loro. 
La lettera realizzata dallo staff per invitare una critica culinaria di fama mi ha ricordato quella scritta da Totò e Peppino e mi son trovata a leggerla mentre cercavo di soffocare le risate. Penso che io avrei cestinato nell'immediato una lettera simile ma se lo avesse fatto la suddetta critica tutto il bello della colpa di Ilaria non sarebbe uscito.



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