Le recensioni di Yaya: "Mani nelle mani" di Simona De Riccardis


Chiudiamo la giornata con una recensione della nostra Yaya che ci parla di un libro tutto al femminile, tra presente e passato. Scopriamo cosa ne pensa di "Mani nelle mani" di Simona De Riccardis, pubblicato con Edizioni Esperidi.


Titolo: Mani nelle Mani

Autore: Simona De Riccardis

Edizione: edizioni esperidi

Prezzo: cartaceo € 13.00

Genere: romanzo contemporaneo

Data di pubblicazione: 05 luglio 2018


Sinossi

Cosa spinge la giovane Greta a raccontare la lunga e straordinaria vita di Emma, sua nonna?
Cresciuta tra le ampie sale di Villa Pommo, nel cuore del Salento, la piccola Emma vive felice nonostante le ferree regole dell’austera madre e gli strani accadimenti che la portano ben presto a capire di essere una bambina speciale.
La tranquillità dei momenti trascorsi a ricamare, a leggere e a sgranare l’immancabile Rosario, si alternano alla frenesia delle feste nelle case aristocratiche, frequentate da giovanotti pronti ad accasarsi, e agli entusiasmanti viaggi dai parenti nella ridente Napoli. Proprio in terra partenopea la carismatica Emma trova l'amore, che perderà a un passo dall'altare per motivi che resteranno a lei sconosciuti per molto tempo. La sua vita proseguirà sempre segnata da episodi singolari, da raccontare quasi a bassa voce dato il loro incredibile svolgersi, e le restituirà il segreto di quell'amore perduto, solo in tarda età. Nell'intreccio dei giorni di sole con altri su cui si addensano le nuvole della malattia, della guerra e delle difficoltà, la fede incrollabile in Dio è il baluardo a cui Emma si aggrappa. Fino all'ultimo momento, ciò che continua a vivere e a palpitare è il suo nobile spirito, che ancora oggi aleggia sui suoi affetti più cari.




Recensione

Ho apprezzato questo romanzo, sicuramente diverso da quelli letti fin ora. L’autrice è stata brava a raccontare la vita di queste donne, è infatti un romanzo prettamente al femminile, racconta la “donna” di un tempo. Il romanzo è ambientato in Italia, precisamente nel Salento, ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ed è stato interessante leggere e conoscere la storia di questa donna, che vede l’alternarsi di giorni di sole e giorni di dolore.
Durante la lettura si viene a conoscere il dolore provato, la paura, le insicurezze e le incertezze vissute dalla popolazione, in quegli anni, e anche se il lettore non ha vissuto personalmente questi avvenimenti, l’autrice riesce a farli sentire sulla sua pelle, tenendolo incollato alle pagine del libro.

Mentre leggevo ho ricordato i racconti di mia nonna, mi sono rivista in Greta, nel rapporto che aveva con Emma. Ho amato le mie nonne, ho sempre pensato che fossero due donne straordinarie, donne che nonostante il lutto, la perdita, sono sempre riuscite a rimboccarsi le maniche e ad andare avanti, crescendo i figli, senza mai tirarsi indietro nonostante le difficoltà vissute. Sono fiera di aver avuto due esempi che mi hanno insegnato a non arrendermi e ad avere fiducia in me stessa, e anche se una ora mi guarda dal cielo, sono felice di aver avuto il privilegio di conoscerla e viverla per lunghi anni.

Tornando al romanzo, Emma è la nostra protagonista, cresciuta tra le ampie sale di Villa Pommo, nel cuore del Salento, vive felice la sua infanzia e adolescenza, nonostante le ferree regole dell’austera madre.
In passato niente era come è adesso, sicuramente i rapporti tra i genitori e figli erano rapporti diversi, basati sul rispetto e sull’educazione, oggi invece sembra che tutto sia dovuto, e pian piano i rapporti iniziano a sfaldarsi, perché per come la vedo io manca l’autenticità di un tempo.

Nel romanzo avremo la fortuna di conoscere la vita di Emma dall’infanzia all’età adulta, assisteremo all’alternanza dei momenti di tranquillità trascorsi a ricamare, a leggere e a sgranare l’immancabile Rosario, a momenti di frenesia durante le feste nelle case aristocratiche, frequentate da giovanotti pronti ad accasarsi, e agli entusiasmanti viaggi dai parenti nella ridente Napoli.
Essendo di buona famiglia Emma fa gola a molti pretendenti, ma nessuno riesce a conquistarla, perché nessuno le ha rubato il cuore.
È durante uno dei suoi viaggi a Napoli che la nostra protagonista incontra l’amore, quello vero, quello profondo, quello che nonostante tutto mai dimenticherà, Michele detto Mimì (anche io ho avuto il piacere di incontrare un Mimì, e ancora oggi siamo amici).
Amore che non troverà felicità, amore che perderà ad un passo dall'altare per motivi che resteranno a lei sconosciuti per molto tempo.
Ma quali saranno questi motivi? Cosa sarà successo di così grave da impedire la realizzazione di un amore così travolgente?
Emma è una donna molto credente, e la sua vita sarà costellata da accadimenti che la porteranno ben presto a capire di essere una bambina e una donna poi molto speciale.
Riuscirà la nostra protagonista a trovare l’amore, e a conoscere i motivi che hanno spinto Mimì ad allontanarsi da lei?

Non vi resta che scoprirlo leggendo questa bellissima storia, anzi questo bellissimo romanzo, che altro non è che uno spaccato di vita vissuta reale, una storia di fede e credo così forte che sarà il baluardo a cui Emma si aggrapperà fino al suo ultimo respiro.
Complimenti a Simona, questo è il suo primo romanzo, però la scrittura fluida, e scorrevole, inframezzata con parole in dialetto salentino sono riuscite a dare pathos, e armonia al libro, senza renderlo banale, o noioso.
Libro che consiglio a chi vuole immergersi nel passato, andando a conoscere l’Italia di una volta.



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