Le Recensioni di Ilenia: "Ira – Fighting Wrath" di Jennifer Miller


In casa Hope Edizioni non si batte la fiacca, ma neanche in casa #Lead! Esce oggi "Ira" di Jennifer Miller ed è stata la nostra Ilenia ad averlo letto in anteprima! Scopriamo insieme cosa ne pensa.


Titolo: Ira – Fighting Wrath

Serie: Deadly Sins Series #2

Autore: Jennifer Miller

Genere: Sport Romance, New Adult

Prezzo: € 4.29

Data di uscita: 2 aprile 2019


Sinossi

Qualcuno sostiene che aggrapparsi alla collera sia come bere del veleno e poi aspettarsi che sia l’altra persona a morire. Io lo faccio comunque e lascio che pian piano mi consumi divorando tutto ciò che sono; al contempo però combatto, per nascondere al mondo tutto ciò che di brutto c’è di me.
Continuo così finché non la incontro.
Lei è come un balsamo rinfrescante per ciò che mi affligge; lei addolcisce la collera che ruggisce dentro di me e, senza saperlo, lei sta guarendo ciò che è rotto.
Sono deciso a tenerla con me, a farla mia, ma...
Ma cosa accadrà quando vedrà il mostro sotto la superficie?
Mi resterà accanto?
E cosa farò, io, con i sussurri che tormentano la mia mente e che mi dicono che anche lei sta nascondendo qualcosa?
L’amore può essere costruito sulle bugie o le braci dei nostri segreti accenderanno le fiamme che finiranno col consumarci entrambi?




Recensione

Dopo aver recuperato Invidia, primo volume della Deadly Sins Series (per noi Disastri lo aveva recensito Faith, qui la sua recensione), ho fatto praticamente nottata con Tyson e Sidney, immergendomi nel mondo delle MMA.

Come posso descrivervi Tyson? Ah sì... avete presente la Spagna? Le corride? quei tori perennemente inca**ati che perdono la testa davanti a un drappo rosso? Ecco... Questo è Ty.
La rabbia è una spiegazione troppo semplice e non si avvicina nemmeno lontanamente alla sensazione che provo. L’onda che monta dentro di me può essere descritta solo come furore, parte dalle viscere e all’improvviso esplode con un calore così intenso che mi consuma pian piano. Mi fa allargare le narici e fare respiri corti, digrignare i denti e serrare i pugni. Credo che si possa paragonare a un fiammifero che viene acceso, un bastoncino di legno all'inizio completamente statico, almeno finché non colpisce la superficie ruvida e si infiamma. È selvaggio e di una bellezza incredibile, ma può facilmente andare fuori controllo, soprattutto se alimentato. È violento. Incontrollabile.
Ty è il fratello gemello di Rowen, la protagonista di Invidia... leggendo il primo volume (e se non lo avete fatto, mollate qualunque cosa state facendo e recuperate la lettura!!), ci siamo fatti un'idea di quello che ha passato. Più grande di Row di soli due minuti, Ty ha sempre avuto un solo obiettivo: proteggere sua sorella. Il primo lavoretto trovato a quindici anni, solo per poter guadagnare soldi utili per la loro fuga: è per lei che ha sopportato un datore di lavoro manesco, è per lei che respirava. Ma quando vivi sapendo di non essere amato da chi ti ha messo al mondo, qualcosa dentro di te si logora. Ti rovina. Ci siamo passati con Rowen, con le sue insicurezze. Tyson non è da meno... ma dove Rowen si lascia andare allo sconforto, a pensieri poco edificanti, il nostro lottatore viene pervaso dalla rabbia, da quel calore e quel bisogno di distruggere, di picchiare, di fare male.
Sta programmando con Jax il suo debutto come lottatore professionista, ma si lascia andare ad incontri clandestini, utili come valvola di sfogo. Non gliene frega niente se davanti ha una persona: per lui diventano mezzi per ottenere il suo scopo. Quando la rabbia lo pervade, non sente ragioni, non si ferma finché il corpo non gli dice "Okay, Ty, ora siamo a posto".
Non vede un modo diverso per sconfiggere i propri demoni... finché non si scontra letteralmente con Sydney.

che dire di Sydney? La ragazza sa cosa vuole, ma non sa come fare per ottenerla. La sua vita passata è dolorosa e ben lontana dall'essere chiusa. Quello che è successo nel suo passato, ha stravolto il suo presente: le ha reso ben chiaro cosa vuole fare nel futuro, ma le ha mostrato una strada piena di imprevisti, di dolori e di compromessi. Ha dovuto accettare di fare un lavoro che chiunque denigra, ma ha bisogno di soldi, di una tranquillità economica per potersi concentrare sullo studio. La sua migliore amica, nonché collega, nonché sorella di cuore e non di sangue, costituisce l'unico legame serio e importante. Non ha tempo per un uomo, ma Tyson non è come gli altri. Lui la vuole e non demorde.
Quando ha finito, mette la borsa a tracolla. «È stato bello rivederti, Tyson, ma mi dispiace, non c'è niente che tu possa fare per convincermi a cambiare idea sul fatto di uscire insieme. Passa una buona serata.» Si allontana e io rimango a fissare il suo didietro, completamente frastornato, ma se possibile ancora più intrigato da lei e deciso a saperne di più. Con un sorriso enorme la guardo muoversi attraverso il negozio, verso l'uscita, pensando, tutto a un tratto, che metà del divertimento è dato dalla caccia.
Diventano gatto e topo, facendo iniziare così una caccia fatta di appuntamenti improvvisati, di conoscenza, di possessività. Sydney calma i mostri di Tyson, mentre lui la fa sentire amata, protetta, voluta. Le fa conoscere la spensieratezza che le manca.
Troppo bello per essere vero? esattamente. Condiamo la storia con i segreti, omissioni importanti che andranno a minare le basi di un rapporto nato per caso. Saranno forti per resistere all'urto delle bugie o crolleranno sotto le macerie di qualcosa che poteva essere per sempre?

Ho iniziato la lettura con paura. Lo ammetto, avevo Invidia da tempo nel kindle ma troppe letture urgenti per poter recuperare.... Dopo averlo recuperato, è arrivata la paura per Ira: paura perché la storia di Rowen è stata toccante, mi ha emozionato, colpita intensamente. Quando succede così, soprattutto nelle serie, avevo paura che Tyson non fosse all'altezza di sua sorella, lasciandomi con l'amaro in bocca. Beh, posso dire di essermi sbagliata, e di tanto!!
Tyson e Sydney mi hanno fatto dannare, gli ho urlato dietro a ogni bugia, perché sono anime complementari; è raro trovare la metà perfetta della nostra mela e, quando si ha questa fortuna, non si deve buttare al vento l'occasione. Ce lo meritiamo tutti di essere felice, nonostante quello che pensano gli altri, nonostante quello che ci è successo.
Guardando Sydney le porgo la mano. «Balla con me.» Lei acconsente e ci dirigiamo verso il centro. Quando la prendo tra le braccia, e cominciamo a dondolarci seguendo la musica, è come se qualcosa dentro di me si rimettesse a posto. Da sempre, quando penso a me stesso, mi sento come se fossi composto dai frammenti di uno specchio rotto sparpagliati sul pavimento; pezzi taglienti, dolorosi e arrabbiati, impossibili da mettere di nuovo insieme. Non ho mai immaginato di sentirmi intero, mai pensato che fosse possibile. Adesso, questa bellissima, misteriosa ragazza, in fondo ancora un’estranea per me, è riuscita a farmi credere l’impossibile. Mentre mi circonda con le braccia, mentre posa la testa sul mio petto, e respira piano insieme a me, sento che sta rimettendo insieme i brandelli della mia anima.
La trasformazione di Ty è la chicca del romanzo. Tyson è un ragazzo ferito, cinico, disilluso. Non crede di meritare niente, si è convinto di essere solo un guscio vuoto bravo a spaccare le ossa agli avversari. Merita di vivere una vita rabbiosa, portandosi dietro gli strascichi di un passato violento. Ma, pagina dopo pagina, lo vediamo sbocciare, cambiare idea di se stesso. Ed è una trasformazione meravigliosa.
Sydney inizialmente non la capivo, sono onesta... ma man mano che i nodi venivano al pettine, ho conosciuto una ragazza che cerca di vivere al meglio col poco che ha, per non togliere niente agli altri. E' una ragazza con un cuore enorme, ma che è facile da ferire.

Un romanzo dove il dolore esce dalle pagine, si mostra in tutta la sua complicata delicatezza, ci avvolge tra le sue braccia per farci provare le stesse sensazioni. Un libro che vibra talmente forte da scuotere anche la nostra anima. Un libro sulle seconde possibilità, ma non quelle che ci concedono gli altri. No, su quelle che noi stessi dobbiamo concederci. Perché possiamo sbagliare, ma meritiamo sempre la chance per sistemare le cose. Con noi. Per noi.


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