Le recensioni di Viola: "Un intero attimo di beatitudine" di C.H. Parenti


Dopo aver partecipato al blog tour (Qui la nostra tappa), Viola ci parla del libro di Chiara Parenti, pubblicato con DeA Planeta a fine marzo. Scopriamo insieme cosa ne pensa!


Titolo: Un intero attimo di beatitudine

Autore: C.H. Parenti - Chiara Parenti

Genere: Young Adult

Data di pubblicazione: 26 marzo 2019


Sinossi

Arianna Brandi non è certo una ragazza che passa inosservata: capelli rossi come il fuoco e occhi pieni di rabbia. La rabbia di chi ha già perso tutte le cose che contano davvero: la famiglia, l'innocenza, la voglia di credere nel futuro. Infatti, da quando il padre se n'è andato, sparito nel nulla senza lasciare traccia, la vita di Arianna non è stata più la stessa. Qualcosa si è spezzato, e lei ha cercato rifugio nelle compagnie sbagliate, tra alcol, feste e notti infinite. Le cose cambiano il giorno in cui Arianna viene bocciata e la madre la costringe a lavorare nel bar di un piccolo paese alle porte di Siena. Per Arianna quello è l'inferno, l'estate peggiore che possa immaginare. Almeno fino al momento in cui incontra Daniel. Lui è tutto ciò che Arianna non è: timido, riservato, serio. Se ne sta seduto in un angolo del bar con una vecchia macchina fotografica tra le mani, sempre solo. Tra i due l'amore scoppia come una scintilla inaspettata, sorprendente. Lui la trascina nel suo universo misterioso, lei trova il modo di ricucire i pezzi della propria vita. Daniel sembra essersi materializzato dal nulla per salvarla, per portarla via sul suo cavallo bianco come un cavaliere dall'armatura scintillante. Eppure Arianna non sa che il ragazzo che le ha rubato il cuore nasconde un segreto. E che, forse, sarà lei a salvare lui. Una storia romantica sull'amore e sulle seconde possibilità. Quelle che la vita ci regala, sempre e comunque.




Recensione

Arianna Brandi, diciassettenne dai capelli rosso ferrari, occhi neri e un caratterino che ti fa venir voglia di tirarle delle sberle dalla mattina alla sera. Vive con la madre e la accusa di essere l'unica colpevole dell'abbandomo del padre.
Il libro è ambientato a giugno quando le scuole sono già chiuse, e in quei giorni si è in attesa di sapere se si è stati promossi a scuola e quando Arianna scopre di esser stata bocciata lei reagisce nell'unico modo che conosce... se ne frega bellamente.  Ma, c'è un ma.  non ha fatto i conti con la madre che, aspettandosi un risultato del genere e per evitare che continui a passare il suo tempo a bighellonare con la compagnia di amici che si è scelta, la obbliga ad andare a lavorare in un bar del paese e le toglie le chiavi della sua Vespa.

Le giornate sembrano non finire mai quando è al lavoro. Ogni volta che guarda l'orologio, con la speranza che sia arrivata all'orario di chiusura, deve rassegnarsi al fatto che siano passati solo pochi minuti. Una mattina come un'altra, mentre si prende una pausa ad uno dei tavolini del bar, sul piano compare un pettirosso - momento riflessivo: da acida che sono volevo far presente che i pettirosso non amano il caldo e di conseguenza migrano verso posti più freddi ma, dato che è comunque necessaria la sua presenza nel libro, faremo finta che sia un caso raro come vuol far passare l'autrice - ed insieme al pettirosso si presenta ad uno dei tavolini più appartati un ragazzo con due occhi azzurri magnetici e una polaroid per le mani che la osserva. Lui la vede oltre al suo modo di comportarsi, la mette in imbarazzo senza neanche averle mai rivolto parola e  col passare delle giornate le lascia un'istantanea rubata che la ritrae ogni giorno in vari momenti della giornata sempre diversi ma che hanno la capacità di mostrarle quello che lei prova in quell'istante: malinconia, tristezza, ilarità.

A volte scelgo libri a scatola chiusa, solo dal titolo, altri li scelgo con riserva perchè magari non mi convincono tanto dalla sinossi ma mi ispirano comunque, altri li scelgo ad istinto come ho fatto con questo. Come ho accennato nella prima parte di recensione avrei voluto prendere a sberle Arianna e il suo modo di fare, ma tante sberle da farmi venir male alle mani, poi, grazie a Daniel, ho incominciato a vederla sotto un altro punto di vista e grazie a lui Arianna nel libro si evolve.
Daniel tramite i suoi gesti, tramite le sue foto mi ha mostrato che nella vita si può rallentare e che si può godere di quegli attimi che la vita frenetica di ogni giorno ci fa perdere per strada. Ho anche adorato Carlo nella sua goffaggine e nel modo ironico che ha di affrontare la vita. Mi ha suscitato tenerezza Carmen con la sua timidezza ma l'ho adorata nei battibecchi con Carlito.
I ragazzi della compagnia di Arianna beh... se dicessi ciò che penso non pubblicherebbero la recensione o forse sostituirebbero il tutto con  dei bip ad intendere le parolacce che mi son uscite dalla bocca.
Questo è un libro che va assolutamente letto a mio parere, anche se mi sarei aspettata una scelta differente riguardo a ciò che ho trovato scritto prima della parola fine, ma rimane comunque un romanzo da non perdersi.





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