Le recensioni in anteprima di Giulia: La posta del cuore di Mrs Bird di A. J. Pearce


Esce oggi La posta del cuore di Mrs Bird di AJ Pearce, e la nostra Giulia lo ha letto in anteprima per il blog. Come avrà trovato la lettura targata Sperling & Kupfer? Scopriamolo!

Titolo: La posta del cuore di Mrs Bird

Autore: A. J. Pearce

Edizione: Sperling & Kupfer

Genere: Narrativa

Data di pubblicazione: 9 aprile 2019


Sinossi

Londra, 1940. Il sogno di Emmeline è diventare una giornalista. O meglio, una reporter. In quei difficili tempi di guerra, a soli ventitré anni, si guadagna da vivere come segretaria presso uno studio legale e contribuisce allo sforzo bellico facendo il turno di notte come centralinista presso la stazione dei vigili del fuoco. Ma già si vede indossare i pantaloni e guidare un'auto tutta sua, sigaretta tra le labbra, a caccia di notizie. Così, quando sul London Evening Cronicle trova l'annuncio per un posto da praticante, si candida senza esitazione. Ben presto, però, si rende conto che è un terribile equivoco. Si tratta semplicemente di un ruolo da dattilografa, al servizio della direttrice di una rivista femminile in crisi di vendite: la temibile Mrs Henrietta Bird. Per lei, Emmeline deve anche vagliare la corrispondenza delle lettrici che le scrivono in cerca di consigli e cestinare prontamente quelle contenenti «sgradevolezze». Esiste un lungo elenco di argomenti giudicati impubblicabili: le relazioni extraconiugali così come i rapporti matrimoniali, senza contare parole come «baci» e «abbracci». Insomma, una posta del cuore in cui non si può parlare dei veri problemi di cuore. Perché, secondo l'arcigna e insensibile Mrs Bird, le nuove generazioni si stanno troppo lasciando andare, ed è giunto il tempo di riportare un po' di rigore. Ma Emmeline non può restare indifferente ai messaggi disperati di tante sue coetanee, in cui rivede la vita delle sue amiche, e in fondo anche la sua. Sa sulla propria pelle quanto possa fare bene una semplice parola di conforto ed è disposta a tutto pur di aiutare quelle ragazze in difficoltà. Persino a rispondere al posto di Mrs Bird. Dopotutto, se la battaglia volge alla sconfitta, non vale forse la pena tentare il tutto per tutto? Nel coraggio ribelle di Emmeline rivive lo spirito delle ragazze che nel corso della Storia hanno cercato la propria strada a costo di sfidare le convenzioni.

Recensione

La difficoltà nello scrivere la recensione di questo libro sta nella facilità della retorica.
La guerra è brutta, è stupida, è brutale, e fa male.
Il valore, il coraggio e la speranza stanno incastrati da qualche parte, dentro, da soli o tutti insieme, e se ne escono fuori senza che tu sappia come.
E l’amore, l’amicizia e la gentilezza sopravvivono, condannano e salvano.
Ma tutto questo, noi, lo sappiamo già. Che si finga di averlo dimenticato o meno.
Che la vita di quanti la retorica della guerra l’hanno scritta con la loro esistenza ci abbia sfiorati o meno.
E il libro sa che lo sappiamo già.
Così, tutto questo lo sceglie come sfondo, lasciandosi attraversare dalla distruzione verso cui l’uomo – solo - sa tendere.
E di più.
Di tutto questo, della storia della guerra, il testo sembra ricalcare il ritmo.
Comincia lento, come nulla di straordinario stesse accadendo. Un errore di valutazione di una impiegata, Emmeline, che crede di andare incontro a un sogno e percorre le strade di una Londra apparentemente ancora intera. Come ancora intera appare la sua vita, quella di Bunty – amica e alter ego indimenticabile -, quella delle telefoniste del turno A o dei pompieri.
Prosegue aprendo piccole crepe malvagie sulla bruttezza di una fine che sembra lontana ma non poi così tanto, come le prime rappresaglie svegliano quanti erano andati a letto bambini e si svegliano persone nel mezzo di una guerra. Concede parole a sconosciute lettrici romantiche, aggrappate alla vita come possono, attraverso le quali raccontare di chi resta, qua, dall’altra parte della battaglia.

Gentile Mrs Bird,
sono innamorata di un giovane aviere polacco di stanza qui vicino.
Ci frequentiamo da quasi un anno e lui mi ha chiesto di diventare sua moglie.
Mia madre vuole che io aspetti fin dopo la guerra, perché pensa che la nostra storia non durerà, ma io lo amo e so che lui mi ama. Ha una buona istruzione e fa il mitragliere, dunque ha un lavoro serio. Il punto è che, se fosse inglese, non credo che a mia madre dispiacerebbe minimamente.
Per favore, mi dica cosa fare.
Innamorata.

Grazie a loro, al lavoro sbagliato di Emmeline e alla sua scelta incosciente di rispondere fingendosi la direttrice - una temibile Mrs Bird che tanto assomiglia a un Hitler inglese - , il ritmo sale e il dubbio di una interezza ormai smarrita si insinua negli occhi che corrono attraverso pagine che si divorano da sole.
Fino all’arrivo delle bombe. Della morte. Del Capitano Charles.
Esplode Londra e la precaria illusione di normalità grazie alla quale sopravvivere alla fine della speranza è sconfitta.
E, con altrettanta vividezza, esplode la vita. Sull’incontro con l’amore, sulla brutale forza del coraggio e sull’irrinunciabile spinta al non arrendersi.
Un libro la cui delicatezza stronca la bestialità di una malvagità mai vinta, puntuale come il thè delle cinque al quale guardare con il sospetto di chi non ha capito l’importanza di mantenersi umani.
Un libro la cui leggerezza pesa come un macigno, nello scegliere lo sgancio pericoloso dalla morale delle morali. E spingere su quanto sopravvive, a dispetto dell’immaginario terrifico nel quale cadiamo osservando la guerra da lontano: la precaria certezza di avere un domani fintanto si ha un cuore da scrivere e un amore da imbucare.



Commenti

  1. Bella presentazione e plot intrigante credo che lo leggerò. Si compra on line?

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  2. Bella presentazione e plot intrigante credo che lo leggerò. Si può comprare on line?

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