Le recensioni di MaPi: Real Love di Silvia Ami
MaPi ha letto REAL LOVE di Silvia Ami, romanzo pubblicato nel 2016 da Emma Books. Scopriamo cosa ne pensa...
Titolo: Real Love
Autore: Silvia Ami
Edizione: Emma Books
Prezzo: Formato Kindle 4,99 €
Genere: Commedia
Data di pubblicazione: 1 gennaio 2016
Sinossi
Cosa faresti se il destino ti facesse di nuovo incrociare l’uomo che per anni hai cercato di evitare? Cambieresti decisamente strada o fingeresti di ignorarlo?A capo della produzione di un nuovo reality dedicato alla pasticceria, Emma Ferrari non può esimersi dal coinvolgere Massimiliano Allegri, uno degli chef più amati dai telespettatori e il più detestato da lei. Come se non bastasse, Max non sarà l’unica star del programma: a contendersi l’attenzione delle massaie (e non solo) ci sarà anche l’affascinante Andrea Delmonaco, solare artista dello zucchero e inguaribile dongiovanni. E così, tra una riunione e l’altra, tra prove in studio e serate passate ad accontentare i capricci delle star, i tre si ritrovano a passare parecchio tempo insieme, ben oltre l’orario di lavoro. E mentre le difese di Emma iniziano a vacillare, le attenzioni del fascinoso Andrea e le premure dell’ombroso Max fanno breccia nella sua corazza. Prima che le cose si complichino Emma dovrà prendere una decisione: scegliere l’angelo o il diavolo dello zucchero?
Recensione
Oh my God… o come direbbe uno dei nostri protagonisti: BOIADIMAO!
Dire che “Real Love” mi sia piaciuto sarebbe un eufemismo. Ho adorato questo libro e se non fosse stato per alcuni contrattempi che mi hanno tenuta, purtroppo, lontana da queste pagine, lo avrei “divorato in un sol boccone”.
Cosa dirvi per far innamorare anche voi senza svelarvi più del necessario?
Allora… la protagonista, Emma Ferrari, una donna decisa, chignon quasi sempre perfetto, unghie laccate di rosso e montatura nera in celluloide, che ha sudato e sgobbato per ottenere il rispetto e il successo, è a capo della produzione di un reality di pasticceria intitolato “Tu come dici zucchero?”.
Le cui stars, due artisti dello zucchero, dovranno interpretare, in giro per l’Italia, la parte del perfido diavolo tentatore e dell’angelo buono – di pasticceria, ovviamente, a cosa stavate pensando.
Dopo aver letto la trama, ho pensato: ecco uno scopiazzo di Bake off, come se non ce ne fossero abbastanza di programmi di pasticceria. Per questo motivo mi sono approcciata al libro in maniera un po’ titubante, un po’ come se mi sentissi in dovere di recensire questo libro; e invece mi sbagliavo di brutto.
L’angelo-pasticciere buono è rappresentato da Andrea Delmonaco, un affascinante dongiovanni, il numero uno nella pasticceria, che ho odiato e che ho compatito allo stesso momento.
Il diavolo tentatore, invece, è incarnato da Massimiliano (Max) Allegri – non l’allenatore – uno degli chef più amati dal pubblico. Emma, però, non la pensa così; infatti, a causa del loro trascorso, proverà soltanto astio nei confronti dell’attraente pasticciere.
“Ma quel particolare soggetto dagli occhi pungenti come un whisky torbato, indecifrabili e sempre pronti a inchiodare l’interlocutore al minimo errore, le faceva ribollire il sangue. Le faceva venir voglia di cancellargli con un ceffone quel sorriso che avrebbe potuto essere la perfetta imitazione di quello di Joker, o dargli un calcio negli stinchi per rovinare quel suo modo di camminare che trasudava boria, come se tutti al suo passaggio dovessero scansarsi per fargli largo.”
Per fortuna Emma ha un’amica che ci vede lungo; lei è Sarah Farrel, di Londra, che già dalle prime pagine capirà tutto ciò che accadrà tra i due protagonisti.
Questo odio, infatti, non durerà molto, perché i due, dopo essersi chiariti, hanno iniziato a conoscersi meglio e… alla fine… dopo tante peripezie… finalmente… anche se Andrea… biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiip (penso che immaginiate già cosa possa accadere ma non voglio anticiparvi nulla, perché leggere queste quasi 300 pagine ne vale la pena).
Una storia scorrevole, ricca di passione, ironia, divertimento. Qualche refuso qua e là. Silvia Ami usa uno stile che non annoia, divide i suoi capitoli in modo tale da far venire voglia di continuare a leggere quello successivo – e non è cosa da poco.
Ho apprezzato molto il fatto che la narrazione fosse trattata dal POV di entrambi i protagonisti, ma ancor più, il fatto che fosse in terza persona, così da rendere partecipe il lettore a trecentosessanta gradi. Mi sono piaciuti anche i Ringraziamenti, vi riporto le parole dell’autrice, quando parla di suo marito:
“Non è tutta finzione quel che scrivo. Ci sono uomini che sanno davvero cosa vuol dire amare e io ho la fortuna di averne uno accanto.”
Boom… folgorata!
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