Le Recensioni di Mignolo&Prof: "Dall'odio all'amore" di A.M. Hargrove
Nuova recensione per i nostri capi: Mignolo & Prof colpiscono ancora... e chi potevano recensire se non la loro adorata A.M. Hargrove? Scopriamo cosa ne pensano del libro "Dall'odio all'amore", in uscita domani grazie a Newton Compton!
Titolo: Dall'odio all'amore
Autore: A.M. Hargrove
Serie: West brother #1
Editore: Newton Compton Editori
Genere: contemporary romance
Prezzo: € 3.99
Data di uscita: 28 maggio 2019
Sinossi
Erano passati solo cinque minuti da quando ero stata assunta per occuparmi dei suoi figli, e già odiavo Greydon West. Non riuscivo a capire perché avesse mai voluto avere dei bambini. Uno scorbutico padre single che non sembrava nemmeno conoscere il significato della parola divertimento. L’unica cosa a cui il mio serissimo, affascinante capo mostrava affetto, erano i suoi maledetti fogli di calcolo. Ma per qualche ragione, le sue maniere intransigenti mi affascinavano. Sapevo che sotto la sua scorza dura era nascosto qualcosa. E così, ho cercato la chiave per capire chi fosse davvero Mister West. E ho cominciato a pensare a lui ogni notte, facendo del mio meglio per nascondere di giorno i sogni che avvenivano nella mia testa. Ma poi ci siamo baciati. È stato come superare l’ultimo confine prima dell’ignoto. Perché sapevo che dal momento in cui le nostre labbra si fossero sfiorate, non sarebbe più stato possibile tornare indietro. Un incendio mi è divampato nel cuore e so di non avere il minimo potere di spegnerlo.
Lei è una babysitter
Lui un padre single
Tutti e due sapevano che poteva finire male
Recensione
Quando scopri una nuova autrice e te ne innamori, ogni sua pubblicazione diventa tua... nel nostro caso, Nostra. Dopo tanto discutere su chi dovesse prenderla, neanche fossimo adulti in fase di divorzio che si litigano il cane, abbiamo firmato un armistizio e deciso per leggerla sempre in coppia. Cosa succede quando ami un'autrice ma all'ultima parola scritta resti delusa?
Ci siamo confrontate a lungo, entrambe d'accordo su tutti i fronti... ma prima di raccontarveli, parliamo della storia.
Da quando la loro fiducia viene disintegrata, Grey e Marin cercano di andare avanti, di sopravvivere, ma non sanno come fare. La ragazza torna nel pieno della fase ribelle adolescenziale, ma il nostro bel cardiologo ha due bambini a cui pensare. Ecco che le rette Grey e Marin si ritroveranno a scontrarsi completamente: al primo serve qualcuno di fidato che pensi ai bambini, all'altra un metaforico calcio nel sedere e un lavoro. Facile, no?
Beh, non proprio: Marin non ha mai avuto a che fare con dei bambini! Aaron, meno di un anno, e Kinsley, di sette, sono adorabili e l'accolgono a braccia aperte. Greydon...beh, lui si ritrova in men che non si dica ad avere mille soprannomi... Dottor Grugnito è il mio preferito! Per carità, nessuno dovrebbe passare quello che ha passato lui, ma ha esagerato. Marin è lì per farglielo notare: non le importa che lui sia il suo capo, gli serve qualcuno che lo rimetta in riga... chi meglio di lei?
Il loro rapporto di odio si trasformerà in amore... o sarà solo passione? Non sarà facile per nessuno dei due capirlo, ma di certo tra i due non ci sarà solo un banale rapporto di lavoro. I fantasmi del passato, però, non scompaiono mai e si divertiranno a mettere i bastoni tra le ruote. Marin & Grey faranno fronte comune e li sconfiggeranno o verranno annientati? Tocca a voi scoprirlo...
Il tocco della Hargrove è vivido, nei dialoghi tra Marin e Kinsley (adorabile, davvero! ma soprattutto molto impicciona... come piace a noi!), in quelli a sfondo sessuale tra i protagonisti... Ci ha presentato due personaggi che si sono ricomposti con la colla, ma che sono ancora fin troppo segnati dagli eventi. Li ha fatti incontrare, litigare, avvicinare e amare, prima di far cedere la loro struttura traballante. Ci ha preso per mano nel loro dolore, nelle loro lotte interiori e ci ha chiesto di stargli vicino, di aiutarli a essere felici.
Ma... lo sapete, c'era un ma già dall'inizio: gli altri libri dell'autrice hanno preso sempre cinque piume, facendoci amare le storie senza dare troppo peso ai dettagli negativi... in questo caso non è così.
Possiamo sorvolare sulla velocità di adattamento di Marin: nonostante abbia candidamente ammesso che non sapeva cosa farsene di due bambini, fin da subito si è dimostrata molto abile nel cambio pannolino, nella preparazione di pappette e quanto altro. Si vede che, sotto sotto, ha sempre avuto l'istinto materno. Un vero prodigio, insomma.
Non abbiamo molto apprezzato tutta la parte riguardante Vienna: non vi sveleremo cosa succede, non è da noi... ma quello che capita, a nostro avviso, è stato affrontato nel modo sbagliato: laddove ci aspettavamo che, girando le pagine e divorando le parole, uscisse l'ansia del nostro Dottor West, ci siamo ritrovate a freddezza, imbalsamazione... nessun dottor Panico, ma un freddo e apatico Dottor Anestesia. Da quel momento in poi, ci è sembrato di veder crollare tutti i buoni propositi scritti fino a quel momento. Abbiamo fatto il tifo per lui, abbiamo sperato di veder tornare quel papà favoloso che era un tempo... ma in quel frangente ci siamo ritrovate davanti a un ghiacciolo, trascinando al gelo tutto il resto.
Ci è mancato quel calore in più, quella voglia di sistemare le cose, quella fretta e disperazione nel vedere andare tutto in malora. E, sicuramente, siamo rimaste abbastanza deluse dal finale: un epilogo fa la differenza, non giriamoci intorno...e qui è mancato, troppo.
Non è un libro da bocciare, ma non merita neanche le cinque stelle... peccato! speriamo che i capitoli sui fratelli ci tolgano l'amaro in bocca!
Ci siamo confrontate a lungo, entrambe d'accordo su tutti i fronti... ma prima di raccontarveli, parliamo della storia.
Non è facile fidarsi di una persona, e l’ultima volta che ci ho provato, sono rimasto con un pugno di mosche in mano. Non succederà di nuovo. Non lo permetterò.Questa è la frase che può riassumere un intero libro. Greydon e Marin, i protagonisti della storia, sono due persone che non hanno in comune nulla. Divisi dalla differenza di età, dal lavoro, dal carattere, dalle passioni. Sono due rette parallele in tutto... finché non si trovano ad avere lo stesso problema. Si sono fidate, hanno amato e... ora si trovano con niente in mano. Cuori distrutti, fiducia rasa al suolo e tanto, troppo dolore. Le due rette parallele trovano il primo punto di incrocio, pur senza mai conoscersi.
Da quando la loro fiducia viene disintegrata, Grey e Marin cercano di andare avanti, di sopravvivere, ma non sanno come fare. La ragazza torna nel pieno della fase ribelle adolescenziale, ma il nostro bel cardiologo ha due bambini a cui pensare. Ecco che le rette Grey e Marin si ritroveranno a scontrarsi completamente: al primo serve qualcuno di fidato che pensi ai bambini, all'altra un metaforico calcio nel sedere e un lavoro. Facile, no?
Beh, non proprio: Marin non ha mai avuto a che fare con dei bambini! Aaron, meno di un anno, e Kinsley, di sette, sono adorabili e l'accolgono a braccia aperte. Greydon...beh, lui si ritrova in men che non si dica ad avere mille soprannomi... Dottor Grugnito è il mio preferito! Per carità, nessuno dovrebbe passare quello che ha passato lui, ma ha esagerato. Marin è lì per farglielo notare: non le importa che lui sia il suo capo, gli serve qualcuno che lo rimetta in riga... chi meglio di lei?
Il loro rapporto di odio si trasformerà in amore... o sarà solo passione? Non sarà facile per nessuno dei due capirlo, ma di certo tra i due non ci sarà solo un banale rapporto di lavoro. I fantasmi del passato, però, non scompaiono mai e si divertiranno a mettere i bastoni tra le ruote. Marin & Grey faranno fronte comune e li sconfiggeranno o verranno annientati? Tocca a voi scoprirlo...
Il tocco della Hargrove è vivido, nei dialoghi tra Marin e Kinsley (adorabile, davvero! ma soprattutto molto impicciona... come piace a noi!), in quelli a sfondo sessuale tra i protagonisti... Ci ha presentato due personaggi che si sono ricomposti con la colla, ma che sono ancora fin troppo segnati dagli eventi. Li ha fatti incontrare, litigare, avvicinare e amare, prima di far cedere la loro struttura traballante. Ci ha preso per mano nel loro dolore, nelle loro lotte interiori e ci ha chiesto di stargli vicino, di aiutarli a essere felici.
Ma... lo sapete, c'era un ma già dall'inizio: gli altri libri dell'autrice hanno preso sempre cinque piume, facendoci amare le storie senza dare troppo peso ai dettagli negativi... in questo caso non è così.
Possiamo sorvolare sulla velocità di adattamento di Marin: nonostante abbia candidamente ammesso che non sapeva cosa farsene di due bambini, fin da subito si è dimostrata molto abile nel cambio pannolino, nella preparazione di pappette e quanto altro. Si vede che, sotto sotto, ha sempre avuto l'istinto materno. Un vero prodigio, insomma.
Non abbiamo molto apprezzato tutta la parte riguardante Vienna: non vi sveleremo cosa succede, non è da noi... ma quello che capita, a nostro avviso, è stato affrontato nel modo sbagliato: laddove ci aspettavamo che, girando le pagine e divorando le parole, uscisse l'ansia del nostro Dottor West, ci siamo ritrovate a freddezza, imbalsamazione... nessun dottor Panico, ma un freddo e apatico Dottor Anestesia. Da quel momento in poi, ci è sembrato di veder crollare tutti i buoni propositi scritti fino a quel momento. Abbiamo fatto il tifo per lui, abbiamo sperato di veder tornare quel papà favoloso che era un tempo... ma in quel frangente ci siamo ritrovate davanti a un ghiacciolo, trascinando al gelo tutto il resto.
Ci è mancato quel calore in più, quella voglia di sistemare le cose, quella fretta e disperazione nel vedere andare tutto in malora. E, sicuramente, siamo rimaste abbastanza deluse dal finale: un epilogo fa la differenza, non giriamoci intorno...e qui è mancato, troppo.
Non è un libro da bocciare, ma non merita neanche le cinque stelle... peccato! speriamo che i capitoli sui fratelli ci tolgano l'amaro in bocca!
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