Le recensioni di Silva: "Lena e la tempesta" di Alessia Gazzola


Nuova lettura per Silva... Oggi ci parla dell'ultimo libro di Alessia Gazzola, pubblicato a inizio maggio con Garzanti. Scopriamo cosa ne pensa!



Titolo : Lena e la tempesta

Autore: Alessia Gazzola

Editore : Garzanti

Prezzo: euro 9.99

Genere: Narrativa

Data di pubblicazione: 6 Maggio 2019


Sinossi

Lena, trentenne illustratrice in fase di stasi creativa, si trova date le ristrettezze economiche a doversi prendere cura della casa regalatale dal padre e situata a Levura, un'isoletta siciliana. I proventi derivati dall'affittare l'abitazione ai turisti dopo i dovuti restauri, le saranno utili per sopravvivere economicamente per il tempo necessario a ritrovare l'ispirazione. Ma in quel posto quindici anni prima, quando Lena era solo una ragazzina è avvenuto qualcosa che non è mai riuscita a confidare a nessuno e quel segreto l'ha segnata profondamente. L'incontro con Tommaso, medico in “punizione” sull'isola riuscirà solo in parte a distoglierla e un altro triste avvenimento inaspettatamente legato ai fatti del passato le porteranno un po' di pace.




Recensione

L'idea di base è buona ma questo romanzo è l'esatta riprova di uno degli assiomi della scrittura: 
scrivere ciò che si conosce. 
Non basta parlare con chi ha subito una violenza per saperla raccontare, per saper scendere profondamente nella mente e nel cuore di un personaggio narrativo che l'ha subita e raccontarne la psicologia, oltretutto in prima persona.
Per oltre la metà del romanzo, la protagonista racconta se stessa descrivendosi per farla breve, come una sfigata a cui tutto va al rovescio, che non beve, non mangia carne, evita i dolci e via così.

Si continua a leggere aspettando che accada qualcosa ma non succede niente. Ogni incontro con familiari, amici o conoscenti  è svilito da dialoghi scialbi in cui non viene mai detto nulla d'importante. Perfino quando Tommaso svelerà il proprio segreto Lena ha la reazione di un'ameba o poco più. Insomma non si capisce bene dove sia la tempesta del titolo. E in quanto a quello dell'ultima parte “la catarsi” vorrei poter dire di non voler anticipare nulla se non fosse che non c'è niente da anticipare.
La scrittura è buona, scorre tranquilla, senza intoppi ma è l'unico motivo per leggere il romanzo fino alla fine.



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