Le recensioni di Viola: "L'anima nel metallo" di Harper Fox


Viola ci parla questa settimana di un romanzo edito Triskell Edizioni, L'ANIMA NEL METALLO di Harper Fox.


Titolo: L’anima nel metallo

Autrice: Harper Fox


Collana: Rainbow


Genere: Contemporaneo

Data di pubblicazione: 9 Maggio 2019


Prezzo: € 5,99



Sinossi


Nichol Seacliff sta affrontando il momento più difficile della sua vita. È l’unico erede di un allevamento di pecore sull’orlo del fallimento sull’isola di Arran, un giovane uomo che si sente molto solo. I suoi unici compagni sono il burbero nonno Harry e tre cani pastore che non obbediscono ai suoi fischi.
Proprio quando sta pensando di mandare tutto all’aria, in una notte ostile durante l’infuriare di una tempesta, un estraneo fa irruzione in una stalla. Con i nervi già a pezzi, Nichol è pronto ad affrontare la situazione con il fucile, ma subito si accorge che l’intruso non ha cattive intenzioni. Cameron è un ragazzo che si è perso e sta scappando da un passato equivoco e pericoloso vissuto a Glasgow.
Man mano che l’inverno dell’isola si scioglie in un’estate meravigliosa, Cameron trova un posto non solo alla fattoria ma anche nel cuore di Nichol. Persino Harry non riesce a resistere al suo fascino. Ma Cameron non può liberarsi dalle ombre che lo seguono, e il terribile segreto che nasconde ha la forza di una marea impetuosa che potrebbe portare via e distruggere la felicità che ha appena trovato con Nichol.





Recensione

Nichol Seacliff tutto si sarebbe aspettato dalla vita tranne di far ritorno sull'isola di Arran, e dover prendere le redini della fattoria di famiglia e di un allevamento di pecore. Quel ruolo spettava a suo fratello maggiore Al, lui sarebbe stato ben felice di seguire le orme di suo nonno Harry, ma il destino ha scelto diversamente e Nichol ha dovuto mollare gli studi di lingue, la possibilità di lavorare alle Nazioni Unite e alla libertà di poter essere se stesso e non dover tacere la sua omosessualità. Come se non bastasse la fattoria è sommersa di debiti e suo nonno è stato obbligato a licenziare anche l'ultimo bracciante nonostante il periodo delle nascite degli agnelli sia il più impegnativo dell'anno, oltre che per le rigide temperature, Nichol e Nonno Harry si impegnano con tutte le loro energie fermandosi solo il tempo necessario per mangiare e dormire poche ore.
Tutti i giorni sono cadenzati dalla stessa routine: controllare le recinzioni così da non dar la possibilità di perdersi le pecore nella vasta fattoria, dar da mangiare agli animali, pulire le stalle, controllare le femmine gravide, i piccoli, e ricominciare tutto da capo.

In una notte di tempesta Nichol sente il rumore di vetri rotti e decide di uscire col fucile pronto a difendere la proprietà e i suoi animali, trova un giovane nascosto tra il fieno, lo scambia per un ladro, ma davanti a lui si presenta un ragazzo che aveva bisogno di un riparo non solo dalla pioggia ma anche da qualcuno che lo stava cercando a Glasgow, Cameron, coi vestiti fradici, con uno zainetto e una parlantina e un modo di fare che non lo identifica come un ladro.

Cameron pur di poter rimanere si offrirà di dar una mano alla fattoria in cambio di vitto e alloggio, il suo carattere da mediatore lo porta a entrare in confidenza con un Nichol allo stremo delle forze e a entrare nelle grazie di nonno Harry e dei suoi tre fedeli cani da pastore. Nonostante i caratteri contrastanti e un pelo burbero dei due Seacliff, Cameron trova il suo ruolo e si rivela essere particolarmente d’aiuto nel cercare di sanare i debiti della fattoria.

Cameron non nasconde neanche per un solo secondo il suo orientamento sessuale e i due giovani provano attrazione reciproca ma per un motivo o per l’altro cercano di evitare qualcosa che potrebbe essere... Non vi dico altro!

Ovviamente in questo libro troverete anche dei bei colpi di scena, perché si sa tutto torna a galla prima o poi. Segreti, desideri, sogni, passioni e quell'affetto che si pensa non sia destinato per noi.

Devo dire che mi ha stupita la trama così ben elaborata e anche se pare complessa nel finale l’ho trovato l’unico modo i cui si poteva narrare per non svelare troppo al lettore. Quando l’ho scelto non ho dato peso al titolo, poi, mentre leggevo mi son chiesta che c’entrasse con un allevamento di pecore.. bhe il senso lo ha eccome e l’ho trovato magnifico.

Vorrei dirvi di più su tanti altri dettagli ma credo che forse finirei con l’esagerare e svelare quel troppo che non mi va di dirvi, non per cattiveria... o forse si... ma perché credo sia meglio che lo scopriate da soli insieme alla magnifica descrizione dell’isola di Arran e dei posti bellissimi che l’isola ospita.


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