Review party: "Lo spazio tra noi" di Andretta Baldanza


Review party dedicato a "Lo spazio tra noi" di Andretta Baldanza. La nostra Viola lo ha letto in anteprima e ce ne parla oggi.

Titolo: Lo spazio tra noi

Autore: Andretta Baldanza

Editore: Self-Publishing

Genere: Contemporary romance, Sci-fi

Prezzo: € 3,99


Sinossi

Quando sono arrivato ero solo un esploratore.
Poi il dolore, l’amore, la gioia, la paura, mi hanno cambiato.
Qui, tra di voi, sono diventato un uomo.
E non voglio mai più essere nient’altro
Io sono Malcom MacDubh.
Cosa vuol dire essere un uomo? Cosa vuol dire provare emozioni profonde e a volte violente come l’amore o la paura, la passione o il dolore? Sono sufficienti per potersi definire veramente e pienamente umani? A queste domande dovrà rispondere Malcom, appartenente a una razza aliena, giunto sulla Terra per una semplice missione esplorativa che si trasformerà in qualcosa di molto più complesso.
Grazie all’incontro con Caylin, una donna particolare nel cui passato c’è un efferato delitto, Malcom compirà un difficile viaggio all’interno di sé stesso dal quale emergerà cambiato per sempre, arrivando a modificare la propria identità e tutto ciò che credeva di sapere sulla vita.




Recensione

Chi ci dice che al di fuori della nostra galassia non vivano altre forme viventi? E se davvero non fossimo gli unici?
In questo libro si parla di viaggiatori, di esseri che si spostano da una galassia ad un'altra visitando vari pianeti con la missione di scoprire come vivono gli indigeni del loro paese ospite. Questi viaggiatori per potersi permettere spostamenti nell'universo ad una velocità superiore alla velocità della luce hanno però dovuto rinunciare alla loro forma fisica di origine e crearne una nuova una volta arrivati sul pianeta della nuova missione.. del come ovviamente non ve ne parlo altrimenti rivelerei un pò troppo.

Di norma ogni viaggiatore ha una squadra ad attenderlo per il recupero e per dargli l'aiuto che gli serve perchè per quanto veloce sia il suo sviluppo necessita comunque di supporto.
La missione del nostro viaggiatore protagonista è di atterrare a Edimburgo, trovare il materiale genetico necessario per poter aver di nuovo forma fisica e il suo ospite è un ragazzone di circa venticinque anni dai capelli rossi occhi di un blu particolare, simile a quello dei gatti, di circa due metri d'altezza e dalla stazza invidiabile a un giocatore di rugby.
Una volta terminato il processo di istruzione, grazie alla squadra di supporto, deve mescolarsi tra gli umani e comprendere lo sviluppo della tecnologia e lo sviluppo scientifico nello specifico per quel che riguarda la capacità di viaggiare nello spazio. Le precauzioni per ogni viaggiatore è di mantenere un basso profilo, non attirare troppo l'attenzione perchè poi una volta arrivati a fine missione poter "saltare" fuori dal corpo ospite, tornare informe e proseguire con la missione successiva andando nel dimenticatoio il più possibile per chi avesse incontrato e conosciuto nel pianeta precedente.

Malcom McDubth è il nome terrestre che il viaggiatore sceglie per se e per gli altri componenti della sua squadra, si iscrive al college ed è qui che per la prima volta si avvicina di sua spontanea volontà a qualcuno, ad una ragazza che tramite la memoria del corpo ospite gli ricorda una fata dei boschi, minuta, capelli nero corvino e occhi verdi, vestita con colori sgargianti senza un vero abbinamento cromatico. Lui cerca di aiutarla con dei libri caduti a terra e lei lo tratta coi piedi convinta che anche questo sconosciuto voglia prenderla di mira perchè lei è Crazylin Cameron.
Tutti a Edimburgo conoscono Crazylin, ma non Malcom, e lui la tratta in modo normale, la guarda senza astio od odio negli occhi ma con interesse e sembra alcuna ombra di scherno. Malcom deve imparare a conoscere e riconoscere sentimenti e le reazioni del proprio corpo e l'attrazione che lo calamita a Caylin lo porta a mettere in secondo piano la propria missione, non la scorda ma testa e corpo lo spingono a voler passare del tempo insieme alla ragazza che lo ha conquistato anche se non gli ha ancora rivelato perchè tutti la chiamano con quello strano soprannome. Perchè Caylin ha alle spalle un passato davvero particolare che lei cerca di non rivelargli all'inizio per paura di essere allontanata come da tutto il resto della popolazione di Edimburgo. Beh, di sicuro, sarà più facile confessarsi per lei che per Malcom rivelarle di essere un alieno, e se oltre a questi due " piccoli" dettagli un fantasma dal passato tornasse a darle fastidio? E che fastidio ragazzie mie...

Ero proprio curiosa di scoprire cosa l'autrice avesse in ballo dopo la dilogia dei Vichinghi e devo dire che mi ha piacevolmente colpita la scelta di un argomento così specifico. Ora mi trovo a farle i complimenti per la parte scientifica riguardante la stesura del libro e l'accurata ricerca di come spiegare al lettore nel modo più chiaro possibile. All'inizio pensavo che la storia si sarebbe sviluppata in maniera completamente diversa, diciamo più elaborata sempre parlando di parte scientifica ma non mi è dispiaciuto comunque ciò che poi invece ho trovato tra le pagine. I due protagonisti sono ben caratterizzati e Crazylin a momenti sembra davvero il soprannome adatto a Caylin. Mi è piaciuto molto, molto, molto e ribadisco molto il colpo di scena quando “quel” personaggio spiega e chiarisce la propria identità. Si lo so sembra che scrivo per enigmi, quindi per come è stato strutturata la trama lo trovo azzeccato.

Ma e ci sono sempre i ma con me...
Per quanto riguarda la parte scientifica ho fatto i complimenti per come è stato tutto accurato, ma nella parte più "semplice" mi son trovata di fronte a un po' troppi refusi. SI', LO SO CHE ALCUNI, SE NON TUTTI, VERRANNO CORRETTI MA A ME non interessa... li segnalo sempre con lo scopo di rendere migliore la lettura a chi lo acquista e con il fine superiore di rendere perfetto un libro che senza la presenza di questi errori avrebbe preso una valutazione molto più alta.
Le citazioni, i richiami a film o libri son stata cosa gradita e come cosa aggiuntiva alla lettura ho cercato di indovinarne quanti più possibili senza ricorrere alle postille in fondo al libro e come sempre ho apprezzato molto l'inserimento dello scozzese gaelico nei dialoghi e ovviamente la loro traduzione a fine testo. Quindi per me un 4 piume meno per la gioia delle mie responsabili lo scrivo così da non doverle obbligare a disegnare nella grafica!




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