Review Party: "L'ultimo regno oscuro Vol. 1" di Morgan Fairy
Ieri ve lo abbiamo presentato, oggi Viola ve ne parlerà! Scopriamo cosa ne pensa del nuovo libro di Morgan Fairy!
Titolo: L'ultimo regno oscuro Vol. 1
Autore: Morgan Fairy
Editore: Self publishing
Genere: Fantasy
Data di pubblicazione: 18 giugno 2019
Prezzo: 0.99 € ebook
Sinossi
La guerra si è protratta per sette lunghi anni ma ora, con l’ultima, schiacciante vittoria, re Aris ha trionfato sui nemici e potrà finalmente assicurare la pace al proprio regno. Tuttavia, nuove e assai più oscure minacce si annidano fra le mura del suo palazzo. Coloro di cui più si fida tramano contro di lui e contro suo figlio, il giovane principe Ivain, per impadronirsi del trono e, al loro fianco, si schierano alleati potenti, asserviti alle forze del Male, che nessuna magia sembra capace di sconfiggere: i Veglianti.
La battaglia decisiva si combatterà fra le tetre mura della fortezza di Kaer-Dun, l’ultimo Regno Oscuro, dove i Veglianti custodiscono un talismano dall’immenso potere.
Il romanzo, pubblicato nella Fantacollana Nord col titolo La Pietra di Moor nel 1995, rappresenta, assieme al secondo libro, Il Sigillo Nero, pubblicato nel 2002 e di nuovo disponibile dal 18 luglio in formato eBook con il titolo L’Amarillion, un segmento della mia produzione. Entrambi i romanzi sono autoconclusivi, tuttavia avrebbero dovuto far parte di una trilogia.
Gli elementi fondanti sono tipici del genere Fantasy, ma la vicenda si ispira alla Storia e fa riferimento ai leggendari sovrani Merovingi, precedenti ai Carolingi e noti anche come “i re taumaturghi”, perché pare avessero il potere di guarire. Prendendo spunto da questi sovrani e dalle loro travagliate vicissitudini: intrighi di palazzo, tradimenti, assassini e congiure, ho narrato (molto liberamente) la storia avventurosa dell’ultimo re merovingio Dagoberto, sostituendone il nome.
Molti luoghi e personaggi sono realmente esistiti, altri sono pura invenzione. Revisionato e modificato, con una nuova veste grafica e con il titolo L’ultimo Regno Oscuro, lo ripropongo in edizione digitale.
Recensione
Questo fantasy è suddiviso in tre parti: nella prima conosciamo molti dei personaggi importanti del libro tra cui il Principe dardanico di Austrasia Ivain. Il Principe è dotato (come ogni erede della sua dinastia) di poteri sovrannaturali, come la possibilità di parlare con gli animali e la natura, riuscire a guarire le persone grazie alle abilità taumaturgiche e a un pizzico di magia e all'essere destinato a ereditare anche la forza della pietra celeste, custodita in un luogo apparentemente sicuro ma che in molti cercano, proprio per il potere che concede a colui che la ha in suo possesso. Conosciamo la principessa Ainor e il figlio Aiglant e la loro voglia di potere e di dominio che li spinge a compiere atti deplorevoli e a non porsi alcun limite pur di ottenere ciò che desiderano: nel corso della prima parte, la vediamo riuscire ad arrivare alla corona eliminando chiunque si fosse trovato sulla sua strada.
Nella seconda parte del libro scopriamo come si sono susseguite le storie dei vari personaggi dopo un lasso di tempo abbastanza lungo da permettere ad Alinor e ad Aiglant di invadere i regni limitrofi pur di espandere il loro dominio, di come il principe Ivain prosegua il suo addestramento per ampliare i propri poteri, sempre con l'intenzione di ritornare in Austrasia e riprendere il posto che è suo per diritto di nascita, di come alcuni incubi infestino il suo sonno prendendo apparentemente sembianze di sogno premonitore del suo incontro con la regina Dragmar e i sentimenti che lo legheranno a lei nonostante lui provi a contrastarli.
La terza e ultima parte del libro troverà i nostri personaggi ad affrontare il viaggio verso il luogo il cui nome non si pronuncia, una terra desolata e lugubre dove sai quando entri ma non si sa se riuscirai ad uscirne perché abitata da esseri pronti a tutto pur di non farti procedere e arrivare alla meta. Riuscirà il principe Ivain a recuperare quel che ha di più prezioso?
Devo dire che la sinossi mi aveva colpito molto, sono sempre stata affascinata da magia e riti magici. I personaggi sono ben definiti ma mancano, per quanto riguarda il mio personale gusto, di un pizzico di carattere, tendono ad essere fin troppo arrendevoli a seguito dei dialoghi. Vi ho trovato qualche richiamo alla saga di Star Wars e mi son persino immaginata il principe Ivain nelle vesti di Jedi a "manipolare" la mente altrui quando necessitava di capire il vero nelle parole del proprio interlocutore, un chiaro richiamo al modo in cui il gruppo di Alinor e Aiglant utilizzino lo stesso modo che Ian Solo sceglie per salvare Luke dall'assideramento e, in ultimo, il fattore lampi sprigionati dalle mani dei Veglianti come l'imperatore Palpatine. La mia mente ha anche avuto un richiamo alla saga di Harry Potter con l'immagine dei dissennatori che attaccano i personaggi al fine di interrompere il loro cammino verso il recupero della pietra celeste.
Mi sarei aspettata il "voi" come forma di rispetto nei dialoghi nei confronti di chi ha un rango superiore alla servitù o a chiunque altro al di sotto del sovrano, ma è stata scelta una forma un po’ più confidenziale in tutto il libro che ha fatto passare in secondo piano il mio pensiero. Sono curiosa di sapere come procederà il volume successivo anche se sembra che possano essere letti distintamente uno dall'altro.
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