Le recensioni di Viola: "Cherries" di Cinnie Maybe


Prima recensione della settimana a cura di Viola. Ha letto "Cherries" di Cinnie Maybe, contemporary romance edito Triskell Edizioni. 

Titolo: Cherries

Autore: Cinnie Maybe

Edizione: Triskell Edizioni

Genere: Contemporaneo

Data di pubblicazione: 29 Giugno 2019

Collana: Romance

Prezzo: € 4,99


Sinossi

Melanie è un'addetta stampa che lavora per una prestigiosa azienda di comunicazione, è di buon cuore, adora la torta di ciliegie ed è in abbondante sovrappeso. I chili di troppo sono sempre stati oggetto di prese in giro e vessazioni al liceo, soprattutto da parte del ragazzo più carino della scuola, per cui lei aveva una cotta: Charlie Rhodes.
Dieci anni dopo, nonostante la sua vita ora sia completamente diversa e lei viva a Los Angeles, lontana da Hoboken e dai suoi bulli, Melanie si ritroverà a fare i conti con quella parte di passato che ha cercato di dimenticare e con i suoi sentimenti per Charlie. Ma lui, ormai famoso attore di Hollywood, sarà in grado di andare oltre l’aspetto di Melanie e amarla come merita?




Recensione

Cari i miei disastri, sarà l'estate, sarà che ultimamente ho letto libri con la frutta in copertina, sarà che quando ho visto la cover mi sono illuminata e mi è uscito un "oh finalmente una curvy in cover", sarà che mi ha attirata il titolo che, esattamente come una ciliegia tira l’altra, ha fatto cadere i miei occhi anche su Cherries di cui vi parlo oggi.

Melanie ha  occhi verdi, capelli lunghi e castani ed è da sempre in sovrappeso. Taglia 50 fin da quando era ragazzina (e mantenuta anche grazie al suo dolce preferita: la torta di ciliegie). E si sa, se sei fuori da quegli stereotipi che giornali e televisione impongono in periodo adolescenziale si tende ad essere oggetto di scherno da parte dei coetanei. Ma quando a farlo è il ragazzo per cui hai una cotta allora ha tutto un altro "peso". Scusate il gioco di parole.

Melanie è stata la studentessa modello di una scuola di Hoboken, tanto da dare ripetizioni ai ragazzi che avevano qualche difficoltà tra cui Charlie Rodhes, il campione di football della scuola con la passione per la recitazione ai cui piedi cadevano tutte le mutandine delle studentesse, e i cui occhi azzurri guardavano tutte tranne Melanie. No, ho detto una cavolata... i cui occhi azzurri si posavano su Mel solo ed esclusivamente per prenderla in giro e finire col scriverle sull’armadietto un soprannome idoneo alla stazza di quella ragazza fuori forma che gli da ripetizioni di trigonometria.
Ecco quindi perchè Mel, nata sulla costa orientale, desidera quanto prima di trasferirsi su quella occidentale, lontano da tutti, lontana soprattutto da Charlie Rodhes.

Studiare comunicazione e essere assunta per una grande azienda nel settore rendono lontani i ricordi delle prese in giro ma ogni tanto la memoria ritorna involontariamente a tutto ciò che ha dovuto subire: guardarsi e non piacersi per ciò che vede riflesso nello specchio.
Come fosse un sogno premonitore che inconsciamente la mette sul chi va là, la nostra Mel si troverà a dover essere l'assistente di Charlie. Già perchè uno come lui non poteva che esser diventato uno degli attori più famosi di Hollywood. E lui le si presenta a casa come se non fossero passati anni dal loro ultimo incontro e la saluta sempre con quel fastidiosissimo soprannome.

Charlie sembra non essere cambiato per nulla. Era figo, è rimasto sempre figo con la delicatezza e il tatto di un imbecille con zero tatto esattamente come a scuola. Nel corso del libro dimostra di essere maturato, anche se mostra sempre il lato peggiore e capisce tramite le risposte dirette di Melanie e anche tramite il suo manager che il modo in cui si è comportato con lei da ragazzini le ha creato insicurezze, grazie anche al soprannome che le ha dato. Ma per lei nonostante tutto l'uomo dei suoi sogni è proprio chi la bullizzava a scuola davanti agli altri ma che le mostrava anche raramente di non essere così sxxxxxo.

 Anche il mondo dello spettacolo ha il rovescio della medaglia. Una volta che i riflettori si spengono ti trovi a far i conti con quello che hai e ti accorgi che, per quanto bello sia avere tutto ciò che i soldi ti permettono di comprare, avere le più belle donne che ti scaldano il letto che però ti vogliono solo per avere luce riflessa,  alla fine ti ritrovi da solo a immaginare di volere di più e non vedere che quel di più è a portata di mano. E quando lo capisci i tempi sono sbagliati, per andare avanti bisogna avere lo stesso ritmo e soprattutto serve lasciarsi il passato alle spalle perchè, per quanto la situazione più complicata sia quella di Mel, anche Charlie ha un lavoro da fare con se stesso per essere quel Charlie che dimostrava il suo esser anche bello dentro nei rari momenti durante le ripetizioni e non così stupido quanto dimostrava invece di essere.

La storia include altri personaggi che alla fine si rivelano essere determinanti per entrambi i protagonisti; la sorella e la migliore amica di Mel, il manager di Charlie. Tutti danno il loro supporto e la spintarella necessaria ai due per trovarsi di nuovo sulla stessa lunghezza d’onda.
Ma sarà sufficiente o quella sintonia e affiatamento trovati dai protagonisti non saranno abbastanza?

Il libro è scritto in terza persona e si legge tutto d’un fiato. Un momento hai voglia di asfaltare Charlie, un minuto dopo lo vorresti realmente accanto a te per poi tornare a prenderlo a calci. Melanie rispecchia le insicurezze di molte donne, mentre si legge del suo passato in molte si troveranno ad avere un sorriso tirato sulle labbra ricordando qualcosa di simile che si possa aver vissuto nella realtà per poi trasformarsi in un sorriso divertito nel leggere le risposte che da finalmente ad alta voce.
Sono riuscita benissimo a entrare in sintonia con la protagonista,dato che da adolescente ero robusta, lo sono ancora tranquille, quando qualcuno mi prendeva in giro mi chiudevo a riccio proprio come Mel, però avevo un fratello che per quanto non ci andassi d'accordo, se qualcuno mi prendeva in giro andava diretto a dire "ma lo sai che è mia sorella?". Poi mi son fatta le ossa rispondendo alla mia maniera (posso assicurarvi che hanno ben capito che dovevano smetterla) a chi mi continuava a dire che il mio nome fa rima con una parolaccia e da quel giorno hanno smesso.

Non sempre va così, non tutti i ragazzi presi di mira dalla stupidità dei coetanei reagiscono e ottengono risultati, a volte provarci serve solo a peggiorare la situazione e gli si ritorce contro. Purtroppo i ragazzini non capiscono che ciò che dicono può essere dannoso per chi riceve l'insulto, il nomignolo, l'essere indicato come inadeguato, finire col pensare di non essere abbastanza e non essere preso in considerazione se non per farti subire un torto. In questo libro sono bene descritte le sensazioni di ciò che la protagonista o chiunque nella vita reale affronta o ha affrontato. Sperare che la situazione in generale nella vita reale migliori male non fa.
Date una possibilità a Charlie e fate il tifo per Melanie, si sa mai che voglia condividere con noi una fetta di quella torta alle ciliegie che solo a pensarci mi si deposita sui fianchi.



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