Le recensioni di Viola: "End of the road bar" di Daniele Batella


Prendiamo una pausa dai romanzi MM, giusto il tempo di leggere cosa ne pensa Viola del libro di Daniele Batella, pubblicato a dicembre da DarkZone.


Titolo: End of the road bar - parte prima

Autore: Daniele Batella

Editore: DZ Edizioni

Data di pubblicazione: 12 dicembre 2018


Sinossi

All'End of the Road non si arriva per caso. È uno strano luogo, un vecchio bar nascosto nel vicolo di una metropoli, a metà strada tra una bettola e la sala di un cinema. È un locale d'altri tempi, lontano dalla frenesia delle notti di baldoria della città. Ma l'End of the Road ha anche un'anima. È questa l'unica certezza che colpisce i sette avventori che ci arrivano per caso, in una sera di aprile, condotti là da un curioso scherzo del fato. Penny, l'algida e imperscrutabile cameriera, li accoglie e serve loro da bere. Ma sarà il pretesto di una violenta tempesta a far avvicinare i sette l'uno all'altro, a sciogliere imbarazzi e timori prima, e a condurli in un viaggio lungo il viale dei ricordi poi. Uno a uno cominceranno a raccontare la loro esistenza, fatta di amori, gioie, dolori, segreti mai confessati e peccati indicibili. Sette vite si snodano nel flusso dirompente della memoria, svelando poco a poco le trame di un sorprendente destino.




Recensione

Benvenuti Disastri al the end of the road bar, prego accomodatevi e la nostra Penny vi servirà da bere.
Penny è tutto sommato strana agli occhi di chi, chissà per quale motivo, si spinge ad oltrepassare le pesanti tende di questo bar.

"All'End of the road nessuno faceva domande, nessuno parlava con i vicini al tavolo, non si poteva ascoltare un allegro chiacchierio mischiato a una scoppiettante musica funky, con il tintinnio dei bicchieri a tenere il ritmo.
Non era un locale triste, era un locale con un'anima...
Quello che l'End of the road faceva agli uomini e alle donne che si avventuravano al suo interno, era spingerli a vuotare il sacco."

Di solito questo bar è poco frequentato ma Penny, un po' sensitiva, un po' maga, un po' schizzata sa che sta per succedere qualcosa di raro.
Sa che devono presentarsi in sette.
Sette sconosciuti che però hanno  qualcosa in comune oltre essere stati tutti e sette presenti sulla nave da crociera dalla quale sono appena scesi e che l'End of the road reclama a confessarsi.

Due coppie, un uomo, una signora giapponese, una donna nel corpo di un uomo  hanno appena varcato la porta e si ritroveranno a voler raccontare di se davanti agli altri sconosciuti ciò che hanno fatto fino al loro ingresso nel bar, dai momenti di gioia a quelli tristi fino a trovare due dettagli che pian piano li accomuna alle altre persone sedute attorno a loro..

Devo dire che ho cominciato a leggere il libro e devo ammettere che all'inizio non abbia ben capito cosa mi sarei trovata davanti e son partita con quel senso di malfidenza che ritroviamo descritta nei sentimenti iniziali dei sette personaggi. In questa prima parte ci viene svelato il passato e i segreti delle storie di quattro tra loro, trovando i  punti focali per tutti e quattro e si rimane con un bel ma perchè finisce. Adesso quando arriva la seconda parte che devo sapere tutto il resto?

Perchè è questo che fa l'End of the road bar, ti fa sembrare di essere Penny pronta ad ascoltare le parole che nascono spontanee pronunciate dai suoi clienti e ti calamita a volerne sapere ogni minimo dettaglio. Ed è esattamente ciò che avrete. Bello o brutto avrete esattamente ogni dettaglio. Quello che ancora non ho capito ahimè è dove conduce l'End of the road una volta che si è finito di raccontare la propria storia seduti al tavolo e finito il proprio drink.




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