Review party: "La storia che volevamo" di Marion Seals


Buongiorno Disastri! iniziamo la settimana con il review party del nuovo libro di Marion Seals. "La storia che volevamo" è online da qualche giorno, grazie a Hope Edizioni... scopriamo cosa ne pensa Ilenia di questo sport romance e magari capiamo il significato dell'hashtag ufficiale #cèunafatanelmioletto

Titolo: La storia che volevamo

Autore: Marion Seals

Editore: Hope Edizioni

Genere: Sport romance

Data di pubblicazione: 25 settembre 2019


Sinossi

“Io avevo un unico obiettivo: giocare a football. Ero grosso e cattivo, veloce e coordinato, intelligente e determinato. Ecco perché risultavo un vincente, perché non permettevo a niente e a nessuno di ostacolarmi.”

La cosa che Gregory “Ego” Madden desidera di più nella vita è vincere il campionato con i California Bears, diventare il più famoso wide receiver della storia e riscattare un passato da emarginato. Il suo innato talento potrebbe garantirgli un futuro di successo e denaro, se solo fosse capace di controllare la rabbia che lo divora.
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“Io ero strana, non sapevo socializzare, ma ero brava in ciò che facevo, io non ero spazzatura, lo avevo dimostrato a loro e a me stessa, soprattutto. Il fatto che non lo urlassi al mondo, che non lo esprimessi con rabbia e aggressività, non significava che fosse meno vero.”

La cosa che Dawn Riddle desidera di più nella vita è laurearsi e poi specializzarsi in Paleontologia. Ha sempre preferito la compagnia dei libri a quella dei suoi coetanei e ha potuto frequentare l’università solo grazie a una borsa di studio. Nella sua vita, segnata dal dolore e dalle rinunce, non c’è spazio per niente altro.

Solo tra le braccia del buio, la luce risplende.
Questa è la storia del loro incontro.




Recensione

Che Marion Seals fosse in grado di scrivere bene, lo avevamo già appurato con i suoi lavori precedenti. Che fosse poco incline agli epiloghi, lo sapevano anche le pietre. Che le sue storie non fossero semplici... beh, non sarebbe Marion Seals!! con tutte le mie premesse, ho accettato di partecipare all'evento: autrice brava? c'è! sport romance? lo amo! Ragazzi giovani? ci sono! Soddisfatta a fine lettura? Sure!


La storia di Ego e di Dawn è piena di ostacoli: alcuni derivati dal passato, altri dal presente e non parliamo di quelli del futuro. Sono due personaggi che non hanno senso insieme: lui giovane promessa del football, schiacciasassi, punta di diamante delle feste, donnaiolo.
Twain diceva che i due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perché. Io ero nato per giocare a football. Ero grosso e cattivo, veloce e coordinato, intelligente e determinato. Ecco perché risultavo un vincente, perché non permettevo a niente e a nessuno di ostacolarmi.
Lei è chiusa al mondo esterno, vuole laurearsi in paleontologia, non ha bisogno di stare sotto i riflettori.
E' il caso di dire che gli opposti si attraggono? beh, NI. Certo, Dawn è colpita da Ego ma per quello che lui non mostra: un lato vulnerabile. Cosa vede Ego in Dawn? un appiglio per prendersi il suo futuro, quello che si merita.

Ego ha un problema con la rabbia e non parliamo di quella "sana" che tira fuori in campo: dopo aver picchiato un avversario fuori dal rettangolo di gioco, Ego è nei guai... per una volta, è ricorso alla violenza per una giusta causa, ma non tutti vogliono credergli. Sarà Dawn, la donzella in pericolo, a confermare la sua storia. Ed ecco che si presenta l'occasione: far credere agli altri che Dawn sia la ragazza che sta corteggiando. Certo, Dawn non è minimamente il suo tipo, né quello che gli altri si aspetterebbero al suo braccio.


Okay, sapete che sono un'amante della saga di Tolkien... ma quando Ego descrive Dawn come una fatina, a me è venuta in mente una Lady Galadriel, ancora più delicata, più pura, più innocente.

Dawn ha sofferto in passato, anche per la sua condizione: l'albinismo può essere "forte" da vedere, ma viverlo non lo è altrettanto. La gente si sofferma sul candore della pelle, sui capelli bianchi... ma Dawn deve convivere anche con i problemi fisici. Questo l'ha portata a crearsi un suo nido, una sua isola privata, dove gli altri non possono accedere, dove è felice.

Dawn non sa di essere solo una pedina , ovviamente. Quello che sa è che sta bene con Ego, lui allontana in parte il dolore del suo passato. L'aiuta ad aprirsi, a lasciarsi andare.
La loro storia nasce così. Il rude che si scontra con il candore. L'aggressività che si deve specchiare con la calma. Gli opposti che scoprono quanto possano essere distanti ma che, incredibilmente, trovano un punto di incontro. Due rette parallele che si scontrano e si intrecciano.

E allora, al diavolo cosa pensano gli altri, cosa può essere corretto. Entra in gioco un po' di sano egoismo: Ego e Dawn si prendono quello che vogliono, creano la loro storia.
«Credo di sì. Come hai detto tu: che cosa ho da perdere?» sussurrò. A giocare con il diavolo? L’innocenza, Fatina.
Ma non sarà una storia semplice, non ci sarà solo romanticismo o erotismo...il dolore è sempre lì, presente, nascosto sotto la cenere ma pronto a tornare a incendiare entrambi. E quando i nodi arriveranno al pettine, saranno forti abbastanza per reggere l'urto?

Beh... questo è quello che dovrete scoprire voi! Non potete non dare una possibilità a Ego e Dawn.
Marion Seals, con questo romanzo, ha confermato tutte le sue qualità. Addirittura ci stupisce e lo fa nell'unico modo che non pensavo possibile: non uno, ma ben due epiloghi!! Stappiamo lo spumante, ragazzi!

E' riuscita a scrivere una storia già vista (quanti libri abbiamo letto con un rapporto di facciata che diventa vero? io ho perso il conto!), ma è riuscita a mettere quel qualcosa in più: non abbiamo protagonisti che stravolgono il loro modo di essere. L'amore non cambia le persone, non se nascono dalla penna di Marion. I protagonisti della storia rimangono esattamente come all'inizio: sono coerenti con se stessi, con il loro passato. E, fidatevi... non è poco! Ego e Dawn sono due ragazzi che hanno dei sogni, dei progetti, e lottano per realizzarli. La loro coerenza è l'arma vincente, quel tocco che porta un romanzo dentro il cuore dei lettori. Perché va bene cambiare, migliorare se stessi... ma quanto è bello trovare qualcuno che ci ama per quello che siamo? che ama più i nostri difetti che i pregi?

Gli epiloghi, stranamente, sono l'unica pecca che ho trovato: mi sono sembrati troppo veloci per la storia scritta fino a quel momento. Avrei voluto arrivassero con più calma, scoprire qualcosa in più e non doverlo immaginare... Ma magari ve ne parlo quando avrete letto la parola fine!!
Complimenti Marion Seals! E complimenti Hope Edizioni, avete fatto un colpaccio.

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