Le recensioni di Maria Rosa: La corte di rose e spine di Sara J. Maas


Ultima recensione per oggi. Maria Rosa ci delizia con un fantasy di inizio anno. Ecco la sua opinione per La corte di rose e spine di Sara J. Maas, edito Mondadori.

Titolo: La corte di rose e spine

Autore: Sara J. Maas

Collana: Chrisalyde

Editore: Mondadori

Genere: Fantasy

Prezzo: E-book 8,99  Cartaceo 14,36


Sinossi

"Un paio di occhi dorati brillavano nella boscaglia accanto a me. La foresta era silenziosa. Il vento non soffiava più. Persino la neve aveva smesso di scendere. Quel lupo era enorme. Il petto mi si strinse fino a farmi male. E in quell'istante mi resi conto che la mia vita dipendeva da una sola domanda: era solo? Afferrai l'arco e tirai indietro la corda. Non potevo permettermi di mancarlo. Non quando avevo una sola freccia con me." Una volta tornata al suo villaggio dopo aver ucciso quel lupo spaventoso, però, la diciannovenne Feyre riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L'animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge "ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita". Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l'allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente. Quando poi un'ombra antica si allungherà minacciosa sul regno fatato, la ragazza si troverà di fronte a un bivio drammatico. Se non dovesse trovare il modo di fermarla, sancirà la condanna di Tamlin e del suo mondo...

Recensione

Questa è la storia di una guerriera, una piccola umana, che combatte ogni giorno per sopravvivere.
Figlia minore di un commerciante fallito, anche come padre, che non trova la forza di reagire alla morte della moglie e alle pessime scelte d'affari, e trascina la sua vita senza il coraggio di prendere una decisione, lasciando che sia la figlia più piccola a badare a due sorelle maggiori, una la bontà in persona e l'altra la freddezza.
Si ritrova a dover rinunciare a tutto anche alla sua passione per la pittura, sua unica gioia, per andare a caccia nei boschi al confine con Prythian, il regno dei Fae, per sfamare le sorelle che ancora sognano gli agi passati.

Dare la propria vita in cambio della vita del Fae che ha ucciso, non è un sacrificio in se, la sua preoccupazione sono le sorelle, che non apprezzano i suoi sforzi, che non sanno del giuramento che ha fatto alla madre in fin di vita, di badare a loro.
Ben altri sacrifici ha fatto in passato, e altri la attendono nel regno Fae.

Giorno dopo giorno Feyre impara a conoscere Tamlin, non è la bestia feroce che l'ha portata via dal mondo umano, ma un guerriero costretto a diventare il Signore Supremo della Corte di Primavera e fare tutto ciò che è necessario per salvare la propria terra e il proprio popolo, anche rinunciare alla donna che ama.
E mentre Tamlin tiene al sicuro il proprio regno dalle creature delle altre corti, la minaccia incombe  la maledizione che lo costringe a indossare una maschera e che indebolisce la sua magia sta arrivando al termine. Vi è solo un modo per scioglierla, ma rinuncerà a Feyre per tenerla al sicuro nel regno umano.
Ma l'amore che Feyre ha scoperto di provare per Tam la riporterà a Prythian a combattere Amarantha fino all'estrema conseguenza, un legame magico con Rhysand, Signore Supremo della Corte della Notte che, in cambio del suo aiuto la obbliga a passare una settimana al mese nella sua Corte, che la costringe a sembrare la sua amante e che la aiuta a superare le tre prove che Amarantha le propone in cambio della libertà di Tamlin.
La conseguenze saranno inaspettate e devastanti.

Ho adorato il modo in cui lo sguardo di Feyre dà forma al suo carattere e ai suoi sentimenti, il suo sguardo che sonda e analizza anche la più piccola sfumatura di colore, le permette di avere una visione di ciò che la circonda realistica, a volte cruda, ma sempre a fuoco, che le permette di comprendere e cambiare il suo parere sui Fae, di vedere la perfezione magica del regno fatato, ma anche le brutture che vi si nascondono dietro.
Mai si aspetterebbe di affezionarsi a Tamlin, un  Fae Maggiore, Re di un regno di questa razza potente e malvagia, ne si aspetta che l'odio e la paura che prova verso i Fae cambi in comprensione e accettazione, anche per se stessa.
Tamlin è l'uomo perfetto, o il Fae perfetto, cerca di comprendere la debolezza umana, ma in Feyre non ne trova. Anche quando ammette di non saper leggere, lei riesce a trasmettere i propri sentimenti attraverso i suoi dipinti. Feyre è indipendente, non ha bisogno di essere salvata da lui, ma ha bisogno di condividere con lui la bellezza della corte di Primavera e il peso del dovere di mantenerla libera dal giogo di Amarantha.

Questo è un libro completo, nessun aspetto è stato trascurato, l'ambientazione, il carattere e i sogni dei personaggi anche quelli secondari, la storia d'amore, l'intrigo e la magia, la suspense rimane altissima fino all'ultimo, stupendo il lettore con un finale inaspettato e trovo che sia ASSOLUTAMENTE DA LEGGERE!!



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