Le recensioni di Barbara: La lettera perduta di Auschwitz di Anna Ellory


Barbara ci parla di un romanzo che affronta un argomento delicato e ancora oggi doloroso: La lettera perduta di Auschwitz di Anna Ellory, edito Newton Compton Editori.

Titolo: La lettera perduta di Auschwitz

Autore: Anna Ellory

Editore: Newton Compton Editori

In uscita il: 31 ottobre 2019

Prezzo: € 9,90


Sinossi

Berlino, 1989. Mentre il muro crolla, Miriam Winter si prende cura di suo padre Henryk ormai in punto di morte. Ma rimane sconvolta quando scopre, sotto il cinturino dell’orologio di Henryk, il tatuaggio di Auschwitz, tenuto segreto per molti anni. Come è possibile che le abbia nascosto una parte così terribile della sua vita? E chi è Frieda, il nome che suo padre invoca quando è incosciente? Alla ricerca di indizi sul passato dell’anziano genitore, Miriam trova tra gli oggetti della madre un’uniforme da detenuta del campo femminile di Ravensbrück. Tra le cuciture ci sono decine di lettere destinate a Henryk, scritte da una donna di nome Frieda. Le lettere rivelano l’inquietante verità sulle “ragazze coniglio”, giovani donne vittime di sperimentazioni disumane durante i loro giorni al campo. Attraverso quei racconti di sacrificio e resistenza Miriam scopre, lettera dopo lettera, una storia d’amore che Henryk ha custodito nel cuore per quasi cinquant’anni.

Recensione

Accudendo il padre Henryk in punto di morte, Miriam scopre sul suo polso, ben nascosto sotto il cinturino dell'orologio, un numero tatuato e tutte le sue certezze crollano. Nel delirio della malattia l'uomo invoca costantemente un nome di donna che non è quello della madre e capisce quindi di non aver saputo niente della vita dei genitori prima della sua nascita. Inizia così la sua ricerca di indizi e dettagli tra le cose appartenute alla madre, ormai deceduta, alla scoperta della verità.

Sepolto in fondo ad un armadio, ben nascosto e custodito, trova un involto contenente una divisa del campo di concentramento di Ravensbruck e cucite all'interno degli orli scopre inoltre numerose lettere scritte in tedesco e in francese e si rende conto che in realtà non possono appartenere a lei, poichè non parlava altre lingue, ma ad una donna di nome Frieda, la stessa nominata dal padre.

La storia ci viene raccontata su due piani temporali e a pov alternati da Miriam nel presente ed Henryk  nel passato.
Viviamo così con l'uomo il suo rapporto d'amore con le due donne della sua vita, la moglie Emilie e Frieda, giovane studentessa di cui si innamora perdutamente, l'avversione al regime che lo priva del suo lavoro di insegnante universitario e della libertà, e il senso di colpa che lo accompagna per tutta la vita.

Con Miriam scopriamo attraverso le lettere, recuperate e fatte tradurre, la detenzione di Frieda prima a Ravensbruck e poi ad Auschwitz, il sentimento profondo che la donna nutriva per Henryk nonostante la prigionia, dettagli raccapriccianti su esperimenti condotti su donne chiamate " ragazze coniglio" e l'intenso rapporto di amicizia creatosi nel lager tra lei e le sue compagne, la loro forza e il loro spirito indomito.
Conosciamo meglio anche Miriam e il suo difficile rapporto coniugale, la sua fragilità e il suo coraggio.
Personaggi sia narranti che di contorno  che catturano il lettore per la loro forza, per il dolore nelle loro storie ma anche per sensibilità e grande amore.

Come ogni volta che leggo un libro ambientato in epoca nazista, rabbrividisco per l'orrore e l'impotenza.
Emergono in questo libro dettagli orribili su esperimenti fatti a scapito di persone innocenti, su crudeltà gratuite e volontarie, e se anche della maggior parte di questi atti ne siamo purtroppo al corrente non  si smette mai di soffrirne. Ma la cosa che ho apprezzato tantissimo è la cruda esposizione dell'animo umano di fronte alla certezza della propria morte e il realizzare che se in un primo momento si è disposti a tutto pur di  salvarsi, alla fine dei conti anche in situazioni così agghiaccianti e disperate l'amicizia, l'amore, la pietà trovano il modo di emergere.

Un libro che parla d' amore e di odio, di passione e di coraggio, di paura e di dolore sullo sfondo di due importanti momenti storici. Una storia d' amore che supera gli orrori dell' Olocausto e non finisce mai.


Commenti

Post più popolari