Le recensioni di Viola: "La cenerentola sbagliata" di Aya Ling


Viola si è cimentata nella lettura di un retelling edito Hope Edizioni. Ecco la sua recensione per il primo volume della serie Le favole incompiute, La cenerentola sbagliata, di Aya Ling.


Titolo: La cenerentola sbagliata

Serie: Le favole incompiute #1

Autore: Aya Ling

Data pubblicazione: 12 Aprile 2019

Editore: Hope Edizioni

Genere: Retelling, YA, fantasy

Prezzo: €3.99 ebook


Sinossi

Quando Kat strappa accidentalmente un vecchio libro illustrato, viene magicamente trasportata nel mondo di Cenerentola – come Katriona, una delle brutte sorellastre! La vita si è capovolta adesso che è una signora nobile di nascita e deve imparare come sopravvivere alla stagione mondana, compreso passare attraverso la porta indossando una gonna con un enorme cerchio di metallo. Per tornare indietro, dovrà completare la storia, dritta fino al lieto fine, ma tutto sembra essere a suo sfavore: l’altra sorellastra è bella da impazzire, la fata madrina è introvabile e il principe, nonostante sia incredibilmente sexy, detesta apertamente i balli. Potrà mai tornare nel mondo attuale?




Recensione

Chi non ha mai sognato di essere Cenerentola da bambina? Non la parte in cui vieni trattata da serva, ma quella in cui la fata madrina muove la sua bacchetta magica e d'improvviso siete bellissime e pronte per il gran ballo al palazzo reale? Se ci ho fantasticato io che da bambina mi son sempre paragonato a una delle sorellastre cattive allora son sicura lo abbiate fatto anche voi.

 La cenerentola sbagliata è una versione di Cenerentola del tutto nuova, fuori dagli schemi ma l'amerete alla follia.

Katherine è una ragazza di diciassette anni, ha capelli castano ramati, occhi grigi e qualche lentiggine sul naso, non si può definire bellissima ma è una ragazza di discreto aspetto. Ama i libri, le piace immergersi nella storie ed estraniarsi dal mondo esterno, le piace la scuola ma non è popolare e nemmeno le interessa esserlo. E' un po' goffa, tende a non vedere gli ultimi scalini di una qualsiasi rampa di scale finendo sempre e comunque col cadere, e non succede mai in solitudine, c'è sempre qualcuno che la vede nei momenti peggiori. Se ci mettiamo una spruzzatina di timidezza e di balbuzie quando deve parlare con i ragazzi, ho l'ingrediente finale per descriverla. Vive insieme a sua sorella minore e alla madre, ed è quest'ultima che le chiede di fare una selezione tra i suoi libri accantonati in soffitta per poterli poi vendere ad un mercatino dell'usato.

Kat ne trova uno che la attira, è la favola illustrata di Cenerentola, le pagine sono sottili, la copertina le sfugge di mano e finisce col rompere il volume prima di correr giù dalle scale richiamata da sua mamma. Ricordate che ho detto che è goffa? E la parte in cui sottolineo che manca sempre uno scalino?
Kat si trova a svegliarsi in una stanza non sua, con abiti pregiati non suoi e le persone che le sono attorno la chiamano Katriona o Miss.
Kat è nella confusione più totale, finché un goblin di nome Krev le spiega cosa è successo. Come se fosse facile crederci.

 Kat ha rotto il libro creato dal Re dei goblin.
Kat è stata catapultata nella storia per poter rimediare al danno.
E per farlo dovrà portare a termine la favola fino al vissero felici e contenti.

Ma Kat non è la Cenerentola predestinata della favola.
Kat è finita nei panni di una delle sorellastre, la più simile a lei nel mondo reale.
Poteva andarle peggio?

Tornare a casa è la sua priorità e volente o nolente ci prova. Ogni passo che fa in avanti la porta a dover affrontare imprevisti, la storia prende forma ma non come dovrebbe essere. Seguendo il suo istinto e la sua natura di donna moderna, in mezzo a quelle persone che ritengono le donne utili come soprammobili, con il suo comportarsi in maniera gentile con Elle, la Cenerentola predestinata della storia, finisce con l'attirare e l'interesse su di sé del principe Edward.
Un principe che ama la solitudine, che ama il giardinaggio, che rifugge appena può i compiti di corte e che tende a mescolarsi alla popolazione per andar in giro indisturbato, ma che appena può cerca di allontanarsi dalle sue ammiratrici. Bello come il sole, educato e disponibile con il prossimo, è mira di ogni ragazza con un ceto adeguato per provare ad attirare su di sé l'attenzione di Sua Altezza, sia mai che finalmente si decida a scegliere la sua futura sposa.
Tra queste "adorabili" fanciulle Bianca, la sorella di Katriona, tanto bella quanto arpia, pronta a tutto pur di mirare in alto e poter attirare lo sguardo del principe.

Kat, nel cercare di far realizzare la favola per come è conosciuta, finisce con lo stravolgere le carte e rischiare di rovinare tutto. Complice un goblin che scommette contro di lei col suo Re, una fata madrina che è tutto un programma, e si scopre come la storia prosegue prendendo una direzione del tutto diversa.
Quello che inizia a provare per Edward la porta a compiere scelte che razionalmente le sembrano corrette ma che, se si sofferma a pensarci e a ragionare col proprio cuore, le sembrano completamente sbagliate.
Se il lieto fine sembrasse impossibile da raggiungere?

Questa rivisitazione della favola di Cenerentola mostra più di quel che ci si aspetta quando si sceglie di leggerlo. Affronta tematiche importanti e vengono inglobate nella storia alla perfezione. I personaggi son ben caratterizzati e vediamo evolversi Kat in una ragazza più matura e pronta a far sentire la propria voce quando serve, anche se ciò la porta a dover affrontare le ire della "madre" nella favola.
Ho comprato questo libro come regalo per il mio compleanno da parte del Boss Ilenia, me lo sono letto e gustato fino alla parola fine.
Un paio di settimane fa mi è capitato di vedere un estratto di quello che sarà il secondo volume e come un elefante impazzito ho supplicato di poterlo richiedere, recuperando la recensione di questo primo libro e della novella successiva perché, per quanto io non sarei in grado di resistere dieci secondi nel seguire l'etichetta e viaggiare con abiti pomposi, tornare ad Athelia e immergermi di nuovo con Kat ed Edward mi sembra l’unica scelta da fare per mantenere la lucidità mentale.




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