Le recensioni di Viola: Bacio immortale di Aurora R. Corsini


Oggi, disastri, torna Viola e ci parla del primo volume della trilogia dedicata agli Dei dell’Olimpo di Aurora R. Corsini. Ecco la sua recensione per Bacio immortale edito Triskell Edizioni

Titolo: Bacio immortale

Serie: Bacio immortale #1

Autrice: Aurora R. Corsini

Editore: Triskell Edizioni

Genere: Urban fantasy

Data di uscita: 22 Febbraio 2020

Prezzo: ebook 3.99€


Sinossi

Penny si trascina indifferente in un’esistenza che non pensa di meritare, gravata da una colpa terribile e determinata a sopprimere ogni scintilla che renda la sua vita degna di essere vissuta, in attesa di una fine quasi agognata.
Negli spiriti di Valo e Atena, la fiamma della vita rischia di spegnersi. I due antichi dèi greci vagano per il mondo da tempo immemore, privando dell’energia chiunque toccano, rassegnati a un destino da assassini; il loro cammino li sta lentamente, ma inesorabilmente, guidando verso l’oblio. Il fato però li conduce fino a una giovane umana ferita nell’animo, la chiave segreta di un mistero perduto.
Oltre lo scintillante sguardo di smeraldo di Valo, che un tempo era il dio Apollo, Penny trova un amore travolgente, un sentimento all’apparenza impossibile che sovverte tutte le leggi degli immortali e riaccende la speranza nei loro spiriti.
Ma un essere millenario, terribile e potentissimo, si è risvegliato su un’isola remota: la sua è una fiamma che potrebbe brillare per poco e poi spegnersi, oppure incendiarsi e divampare fino a inghiottire l’umanità intera. L’incontro di due mondi, di tre anime antiche e provate, potrebbe rappresentare l’unica salvezza.
Un soffio di vita o di morte. Il tocco delle labbra di un amante o di un assassino. Un bacio immortale in grado di cambiare il mondo.

*Seconda edizione riveduta e corretta con l’aggiunta di nuovi contenuti e del racconto inedito “Profetesse di sventura”.

Recensione

Io e la storia non siamo mai andate d'accordo, di conseguenza anche le divinità greche non sono mai state il mio forte non tanto per ricordarne i nomi ma per l’associazione della loro divinità, i ruoli e quant’altro escludendo i più rinomati.

Ho conosciuto l’autrice tramite la serie sui vampiri e lupi mannari quindi fare un salto in quel che è questa nuova trilogia è un salto nel buio totale, quindi sono partita con calma e circospezione con la paura di fallire nel finire la lettura.  Dopo un inizio lento sia di scrittura, perché questo libro necessita di un inizio lento per darci modo di entrare in sintonia con Penny, che di lettura per la mia difficoltà a ricordare i dettagli degli Dei, il ritmo cambia.

Sono passati millenni dalla nascita degli Dei dell’Olimpo, Zeus li ha creati a immagine perfezionata degli umani, ognuno con caratteristiche e doti diverse, ma a differenza di come li abbiamo studiati a scuola non si cibano solo di nettare degli Dei e non banchettano con cibi e pietanze degni del loro status, bensì nutrendosi dell’energia vitale degli umani. Un tocco, tramite le mani, per assorbirne una parte, un bacio per prosciugare l’ignara e circuita vittima.

Iniziamo a conoscere nelle prime pagine la Dea Atena e gli Dei Apollo ed Ermes.
Atena la dea della sapienza, sempre pronta a fare la cosa giusta e a seguire il suo istinto e con la necessità del supporto di Apollo, con cui ha creato un rapporto unico a confronto con gli altri fratelli dei. Si capiscono con uno sguardo e si supportano da millenni. Hanno gli stessi ideali nonostante siano agli antipodi, si differenziano nelle scelte quando si devono nutrire, affrontano la loro immortalità in maniera diversa ma possibilmente sempre insieme.
Apollo, il dio del sole e delle belle arti, che rinnega chi è stato in passato e che preferisce cambiare spesso nome, in apparenza in base all’umore, e che per sé ha scelto il nome Valo.
Ermes il dio dei mercanti e dei ladri, all’inizio l’ho paragonato a una bandiera mossa dal vento del suo banale interesse, alla fine mi è parso più uno stratega pronto a muoversi con una motivazione precisa e in base alla tutela di qualcuno che non ci viene mostrato in questo primo volume.

Gli Dei possono percepire la scia del passaggio dei loro simili, seguire queste tracce per ricongiungersi o per tenersi a debita distanza, possono sentire le aure anche a km e km di distanza e percepire il richiamo di quelle stesse aure.
Richiamo che porta a scoprire che molti loro simili stanno morendo per mano di qualcuno e poi un richiamo che porta i tre a dividersi: Atena e Valo a trovare una sistemazione temporanea in una cittadina in Spagna, in un appartamento vicino a quello della famiglia di Penny.

Penny è una ventiquattrenne che nell’ultimo anno ha perso interesse nella vita, vive chiusa in una stanza per scelta e passa le sue giornate in un limbo di dolore e sofferenza incapace di reagire. Ogni giorno è uguale, suo padre e la matrigna cercano di farla uscire in modi differenti, lui con gentilezza lei con un modo più brusco e Penny rifiuta di uscire dalla penombra della sua stanza preferendo osservare il poco che la finestra le concede di vedere. Finché qualcosa nel suo flebile equilibrio esterno cambia e nell’appartamento della vicina anziana scorge due nuovi inquilini che attirano il suo interesse, una donna dai lunghi capelli dorati che indossa guanti fino al gomito e occhiali da sole enormi a celarne parte del volto e un uomo dai lineamenti perfetti, con la pelle bronzea che tende a dar contro alla coinquilina e che spesso e volentieri è poco vestito.
Un incontro fugace sul balcone mentre le due donne leggono un libro - Penny è stata “spinta” a uscire - scoprire di avere gusti affini in merito a ciò che stanno leggendo e il finire con l’origliare una conversazione tra i due fratelli trovando la motivazione valida per uscire.

Un approccio spavaldo di Penny, il vano tentativo di Valo di non toccare la vicina per non far uscir di senno la sorella nutrendosi di qualcuno troppo vicino alla loro dimora temporanea e finire con lo scoprire che quella ragazza minuta dagli occhi tristi e spenti è sopravvissuta al tocco e ai baci di Valo.
Incredulità, sconcerto e diffidenza la prima reazione, necessità di dar un senso a ciò che han trovato gli uni per l’altra. Col passare dei giorni le due donne instaurano un rapporto di fiducia e protezione, per quanto riguarda Penny e Valo ci vorrà un po’ di più, l’attrazione che provano uno per l’altra porta a galla il desiderio e la paura di un Apollo desideroso di poter finalmente sfiorare, toccare e baciare qualcuno senza dovergli far del male e magari essere ricambiato.
Gli equilibri subiscono una scossa quando si presenta qualcuno con un messaggio per i due fratelli mentre sono in presenza di Penny, cercare una soluzione e finire con un senso di allerta costante fino a quando…

La lettura del libro inizia con un ritmo lento per poi aumentare sempre in crescendo. Si ha l’impressione di vivere nei panni di Penny e insieme a lei vivere le sue sensazioni e il suo stato d’animo. I personaggi hanno personalità ben distinte e realistiche: i battibecchi tra Atena e Valo sembrano essere quelli di qualsiasi fratello in un mondo reale.
Come accennato a inizio recensione, passare dai vampiri dell’altra serie agli Dei dell’olimpo per me era un possibile salto nel vuoto ma devo dire che poi tanto lontana dai vampiri l’autrice non ci porta, sono le letture preferite delle due ragazze e il loro modo di nutrirsi è molto più raffinato rispetto a un classico vampiro ma pur sempre riconducibile. Una chiave di lettura diversa indirizzata sempre a richiamare una sorta di vampirismo alternativo che comunque ha finito col conquistarmi.


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