Review party: C'era una volta... o due? di Aya Ling


Torniamo ad Athelia, disastri. Ad accompagnarci in questo viaggio è Viola che, stra stra stra felice, ha potuto leggere in anteprima C'era una volta... o due? di Aya Ling, edito Hope Edizioni.

Titolo: C'era una volta... o due?

Autore: Aya Ling

Serie: Le favole incompiute #2

Editore: Hope Edizioni

Genere: Fantasy; Retelling

Data di pubblicazione: 10 marzo 2020


Sinossi

Sono passati sette anni da quando Kat ha lasciato Athelia. A causa dell'intervento della figlioletta del re dei Goblin, il libro è stato riaperto, e Kat è trasportata di nuovo nel Mondo della Fantasia. Dopo aver scoperto che le è stata data una seconda occasione, questa volta Edward è determinato a non lasciarla andare. La sua possibilità di riuscirci, comunque, sembra nulla. Kat non ricorda niente del suo passato, detesta la vita a corte, ed è ansiosa di tornare nel mondo moderno. Senza contare che c'è un prezzo da pagare quando si altera di nuovo il libro...

Recensione

Quando ero bambina amavo quando mi raccontavano le favole, soprattutto quando chi leggeva aggiungeva quel pizzico di enfasi in più permettendomi di viaggiare meglio con la fantasia. Quei momenti mi entusiasmavano o terrorizzavano tanto da farmi perdere il sonno. A onor del vero i momenti che son rimasti indelebili nella mia mente sono quelli in cui il mio nonno materno mi raccontava degli orchi che sarebbero venuti a rapirmi se non mi fossi messa a dormire e me la raccontava così bene che finivo col temere di addormentarmi perché così non li avrei sentiti arrivare, quindi ero più spaventata che entusiasta. Col passare degli anni ho amato di più le favole in videocassetta e, per la gioia dei genitori, continuare a vedere la preferita del momento in loop fino a impararne le battute e le canzoni a memoria.
Perché vi racconto questo stralcio? Perché la me bambina è tornata a galla con il primo volume di questa serie, tanto da averlo riletto tre volte, e la successiva novella, ed è ricomparsa appena ricevuto C'era una volta... o due?, trovandomi a condividere la passione per la storia di Kat ed Edward con Pippi, principessa dei globlin e figlia di cinque anni di Re Baltherius e la Regina Morag.

Pippi adora rileggere la favola de “La Cenerentola sbagliata” e nel suo aver cinque anni vorrebbe avere un finale diverso nonostante tutti le dicano che non si può. A quell’età si è più circuibili, è più facile che un adulto faccia promesse per un suo tornaconto ed è così che Pippi fa un patto con suo zio e Katherine Wilson si ritrova ricatapultata nel libro.

Sono passati sette anni da quando Kat ha fatto ritorno da Athelia senza mantenerne i ricordi. Non ricorda di aver cercato di  aggiustare la storia di Cenerentola per far ritorno a casa, non ricorda di averla inavvertitamente stravolta ed essersi innamorata del principe - chi non si innamorerebbe di questo principe- e soprattutto non ricorda di esser stata ricambiata dal principe Edward.
In sette anni è cresciuta, è cambiata, si è trasferita a Portland per studiare, ha un lavoretto part time e ha anche un ragazzo da ben due anni. In pratica ha continuato la sua vita come se la favola che ha contribuito a ricostruire fosse solo una favola. Una favola letta e riletta e che è rimasta la sua preferita.

Ma non ha fatto i conti con i goblin e di punto in bianco si ritrova in uno stanzino con della lingerie che lascia poco all'immaginazione, con una sconosciuta che la cambia d’abito e uno sconosciuto che dice di conoscerla, che le fa domande personali e che finisce col riconoscerle alcune piccole differenze fisiche rispetto a quando aveva diciassette anni e, udite udite, che sostiene di essere suo marito.

Okay è uno scherzo…
Okay sono finita su un set cinematografico e il gran bel pezzo di ragazzo di fronte a me è una comparsa…
Questo ciò che Kat pensa mentre cerca di capire qualcosa di ciò che le è successo mentre lo sconosciuto le dice che devono partire per la luna di miele.

Edward cerca di raccontarle ciò che hanno vissuto insieme, ma è consapevole che lei non ricordi nulla e che voglia solo tornare a casa. Anche la comparsa di Krev non le fa tornar alcun ricordo se non per quel che riguarda il libro della favola che ha a casa.
Ma quando la memoria pian piano torna, è l’avvertimento del goblin a frenare Kat perché, col suo ritorno ad Athelia, tramite l’uso di un incantesimo particolare, le cose non sono più come quando è stata la stessa Kat a far scattare la magia.
Ci sono state molte conseguenze e verranno tutte quante fuori per essere affrontate e porteranno lontano il loro lieto fine.

In questo secondo volume scopriamo un Edward ancora più gentiluomo, capace di contenere i suoi forti sentimenti per dar modo a Kat di riscoprirlo e di innamorarsi di lui di nuovo… alla fine lo ha fatto una volta perché non dovrebbe farlo una seconda?
Lo scopriamo perdere il suo aplomb quando Kat è così vicina e le legge negli occhi lo stesso desiderio che prova lui, ma sempre pronto a fare un passo indietro quando lei non è pronta e scopriamo anche un suo lato del carattere ancora un pelo immaturo in alcuni momenti.
Lo vediamo “combattere” con la presenza del pretendente di Kat fino a quando lei capisce che il legame che la unisce al principe è unico, raro e insostituibile.
Lo osserviamo non riesce a nascondere il suo essere geloso quando la sua sposa tenderà a essere comunque se stessa e voler esser libera di indossare qualcosa in cui mostri qualche centimetro in più di pelle.

E se un’evoluzione è ben marcata in Edward, per quel che riguarda Kat lei è rimasta se stessa, la ragazza che è cresciuta e cambiata nel primo volume, che è stata capace di far innamorare il principe nonostante non sia accondiscendente, che vuole cambiare alcune leggi di Athelia, che per far parte del quotidiano del marito trascina la propria scrivania nel suo ufficio, e vediamo inoltre crescere il loro rapporto di complicità da far invidia a qualche personaggio del libro.
Non mancheranno le figuracce di Kat a corte, scopriremo come procedono le vite delle amiche Poppy ed Elle, avremo stralci di qualcosa che troveremo nel volume successivo nonostante…

Questa serie mi ha entusiasmata come non succedeva da tempo, è raro che diventi necessario rileggere un libro più volte.
Cover e trama sono in sintonia con lo spazio temporale con cui è narrato questo secondo volume, e mi piace così tanto che da subito è diventata sfondo del telefono e sfondo chat whatsapp.
Anche questo volume non è solo una favola classica ma l’autrice ci aggiunge tematiche importanti, dallo sfruttamento del lavoro minorile - e da qui la necessità di cambiare le leggi, all’istruzione totale delle donne e non solo nell’arte di essere la donna perfetta di casa ma istruita a essere “indipendente”, concetto che ad Athelia è ancora al pari del medioevo.

Detto ciò resta la valutazione finale. Per quanto sappia che non finisce qui, per quanto sappia che nel prossimo volume ci sarà ancora tanto da scoprire e immagino che il lieto fine sia ancora paragonabile a un miraggio per me è assolutamente INDIMENTICABILE.





Commenti

  1. Questa serie ha risvegliato anche il mio lato bambina. Come non apprezzare Edward e il suo amore per Kat? Non si può <3

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