Le recensioni di Viola: "In frantumi" di Eli Easton


Viola ci parla di un romanzo intenso che è riuscito a tenerla incollata alle sue pagine fino alla fine. Ecco la sua recensione per In frantumi, di Eli Easton ed edito Triskell Edizioni.


Titolo: In frantumi

Autrice: Eli Easton

Editore: Triskell Edizioni

Genere: contemporaneo

Data di uscita: 13 Aprile 2020

Prezzo: 4.99€ ebook


Sinossi

Brian, l’atleta più popolare del liceo, ha tutto, finché non rischia di perdere la vita durante una sparatoria a scuola. Sopravvive al massacro grazie all’aiuto di un eroe, il suo compagno di scuola Landon, che ha affrontato la morte per aiutare gli altri e che non ha problemi a parlare della propria omosessualità. Brian sarà anche vivo, ma non riesce ad affrontare le sue paure e ad andare avanti, soprattutto perché i responsabili della sparatoria non sono stati ancora catturati. È a pezzi. Non può fare altro che affidarsi a Landon, nella speranza che accetti di aiutarlo una seconda volta.
Landon si è comportato come avrebbe fatto chiunque quando ha trovato Brian morente sul pavimento della mensa. Non si ritiene un eroe, ma è pronto a prendere una posizione contro la violenza che ha distrutto le vite di tanti giovani… persone come Brian, che è tornato a scuola come l’ombra del quarterback felice e spensierato che aveva sempre ammirato. Brian ha ancora bisogno di lui e, mentre la loro amicizia diventa sempre più forte e profonda, alcune ferite cominciano a rimarginarsi. Il legame che condividono potrebbe portare a un nuovo inizio per entrambi.
Tuttavia, l’orrore che ha sconvolto la Jefferson Waller High School non è ancora finito.




Recensione

Brian ha diciassette anni, ha appena iniziato il quarto anno alla Jefferson Waller High School, soprannominata il Wall, ama gli sport e pratica il baseball, il basket ed è in assoluto il miglior quarterback dell’istituto.
È inseparabile dal suo amico Jack, fa gruppetto con altri due compagni di scuola, Cameron e Gordo, anche se con loro non ha lo stesso rapporto d’amicizia che ha con Jack; se si ha bisogno di loro siete sicuri di trovarli o al tavolo vicino alle finestre della mensa al turno 2 o sul campo da football a fare qualche tiro.
Come ogni ragazzo di quella età, Brian ha sogni nel cassetto, desideri da realizzare, un segreto da mantenere fino a quando andrà al college e potrà fare coming out perché la sua famiglia è molto conservatrice e non riuscirebbe ad accettare la sua omosessualità tanto da spingerlo a mostrarsi al fianco di qualche ragazza anche se il suo sguardo, quando può, si posa spesso su un ragazzo del quinto anno: Landon. 

Landon è solare, gentile, sempre pronto ad aiutare gli altri, si è portato avanti con gli studi tanto da non dover frequentare alcune lezioni, al secondo anno aveva già dichiarato di essere gay e ha una famiglia sempre pronta a supportarlo a ogni evenienza. Nei momenti di pausa a  scuola è sempre in giro con i suoi due migliori amici e spesso all’ora di pranzo preferiscono stare all’aria aperta piuttosto che in mensa. Mensa che è a disposizione in due turni divisi per dar modo a tutti gli studenti di poter accedere. La struttura della scuola viene soprannominata ragno, un corpo centrale e vari corridoi che portano alle varie ali in base ai corsi che gli studenti devono seguire.

Siamo a fine settembre, è una giornata qualunque e Brian decide di anticipare il pranzo andando al turno 1. Landon è in sala prove ma per necessità si trova a dover andare agli armadietti e all'improvviso si accende la luce della sirena senza alcun suono. 
C’è un uomo o più uomini armato/i a scuola.
Non è una esercitazione.
La sola presenza del lampeggiare della sirena permette di sentire gli eventuali spari e di capire in base alla lontananza o la vicinanza di trovare riparo, barricare le entrate delle aule o provare a uscire dalle porte di sicurezza e allontanarsi quanto più possibile dagli aggressori.

Per quanto si possano fare esercitazioni, quando la situazione è reale, la paura ti fa perdere lucidità e il tempo di reazione è l’unica cosa che ti può permettere di metterti in salvo o di poter trovare una soluzione, una qualsiasi anche se ti trovi nell’unica stanza che non può essere barricata dall’interno e le finestre non si possono aprire tanto da permetterti di scappare.
Ed è lì Brian.
Con il rumore degli spari che si avvicina.
Troppo poco tempo per reagire.
Troppo poco tempo per trovare il modo di scappare.
L’unico punto che sembra permettergli copertura è in un angolo e ci si va a rannicchiare con la speranza che chi spara non lo veda.
Il rumore degli spari, le urla, il silenzio totale. 

Landon è in corridoio e quando la luce rossa si accende sa che deve trovare un posto sicuro ma, dopo aver capito che gli spari si stavano allontanando da lui, la paura che uno dei suoi migliori amici si trovasse in mensa lo porta ad andare verso quella stanza.
Landon trova Brian ancora cosciente e cerca di tenerlo vigile nonostante stia perdendo molto, troppo sangue, e cerca di fornirgli una sorta di primo soccorso in attesa dei paramedici.
Risvegliarsi in ospedale non piace a nessuno, essere intontito e per un minuto credere che sia un giorno qualunque per poi ricordare quanto accaduto è estenuante ma voler sapere il numero delle vittime e sapere che chi ha sparato è ancora a piede libero è di gran lunga peggio di qualsiasi altra cosa. 
Del ragazzo sorridente e amante degli sport non è rimasto quasi niente. Lo stress post traumatico gli provoca incubi, attacchi di panico, e anche avvicinarsi alla finestra della propria stanza lo mette in ansia. 
L’unico che riesce ad avere accanto, e stranamente a mantenerlo calmo, è quel ragazzo che lo ha salvato nella mensa nonostante prima fossero quasi estranei.
Perché per Brian, Landon è sicurezza, era li con lui quando ne aveva bisogno, sembra che riesca a capirlo anche prima che parli, sembra essere la sua ombra quando deve tornare a scuola senza che glielo abbia chiesto o che lo abbia mai sentito dire prima che la Wall è l’ultimo posto in cui vorrebbe andare.

Imparano a conoscersi, passano molto tempo assieme, tanto da acquisire una confidenza tale da permettere a Brian di confessare la sua natura e il suo interesse per Landon e condividere le stesse idee sulle armi. Dalla sparatoria Landon è diventato popolare a seguito delle interviste ed è diventato portavoce della scuola dell’esperienza e si è attivato contro la legge USA sulle armi.
E questo si scontra con le idee della famiglia di Brian.
Come si evolverà la storia tra Brian e Landon? E soprattutto i colpevoli della sparatoria verranno trovati?

In frantumi è un libro difficile da digerire.
I personaggi sono tutti ben delineati e caratterizzati, soprattutto Brian che si fa portavoce delle emozioni, del percorso di guarigione fisica e mentale, in quanto superstite. 
Landon è il portavoce della disputa americana per quel che riguarda le armi, a mio avviso dovrebbero modificare qualcosa dato che pistole e proiettili sono acquistabili con bel poche restrizioni.
In frantumi è un libro che ti porta a spaziare tra emozioni, ansia, orrore, incredulità, dolore, dato che le scene prendono forma mentre le si legge, ma che pagina dopo pagina ti spinge a trasformare il negativo in positivo, speranza, amore e la voglia di combattere per quel futuro che qualcuno ti ha quasi strappato dalle mani.

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