Le anteprime di Viola: La maledizione di Timber Manor di F.E. Feeley Jr


Chiude Viola questa lunga settimana con una recensione in anteprima. Esce oggi "La maledizione di Timber Manor" di F.E. Feeley Jr, horror edito Triskell Edizioni che ha tenuto sulle spine la nostra disaster.

Titolo: La maledizione di Timber Manor

Serie: Memorie delle ombre umane #1

Autore: F.E. Feeley Jr.

Editore: Triskell Edizioni

Genere: Horror

Data di pubblicazione: 23 maggio 2020

Prezzo: Ebook € 4.99 - cartaceo € 12.00


Sinossi

Mentre è ancora in lutto per la perdita dei suoi genitori, Daniel Donnelly riceve la chiamata inaspettata di una zia che non ha mai incontrato e che, di punto in bianco, gli affida il controllo della fortuna di famiglia e della tenuta dei Donnelly, Timber Manor. Anche se suo padre lo aveva sempre tenuto all’oscuro del passato del loro nome, la curiosità e il bisogno di ritrovare la sua famiglia portano Daniel a fare un tuffo nel passato.
Nascosta in un’area remota del nord-ovest, nel corso degli anni Timber Manor è diventata un luogo silenzioso. Le sue camere vuote ospitano solo vecchi mobili coperti da teli bianchi e impolverati. Quando Daniel arriva e sua zia avvia il restauro della casa in suo onore, strani avvenimenti iniziano a scuotere la quiete della magione. Daniel viene perseguitato da incubi e ricordi che non sono i suoi. Tornata in vita con tutte le tragedie del suo passato, Timber Manor minaccia di schiacciarlo sotto il peso della sua storia.
Lo sceriffo Hale Davis è cresciuto lavorando nella tenuta dei Donnelly. Nel vedere Daniel in difficoltà, giura di proteggere l’uomo che ha catturato il suo cuore e di aiutarlo a svelare il mistero che si cela dietro alla maledizione e a confrontarsi con il passato: non c’è in gioco solo la vita di Daniel, ma anche la salvezza della sua famiglia.

Recensione

Per chi già mi conosce sa che sono il Disastro versatile del blog, non mi tiro mai indietro anche quando una trama risulta essere stravagante, ma mai prima d’ora mi sono lanciata sugli horror. Era ora di provarci ho scelto questo libro come primo approccio, incuriosita e leggermente terrorizzata dalla trama.

Daniel Donnelly sta affrontando un viaggio attraversando mezzi Stati Uniti per raggiungere Emerson in Oregon e per conoscere sua zia Carol. Dopo aver perso i genitori a causa di un incidente in barca, Daniel ha dovuto caricarsi di ogni onere inerente, dalle pratiche al riconoscimento delle salme, dalla preparazione del funerale alla scoperta di avere ancora un parente in vita e non essere più completamente solo. In ventitré anni di vita ha sempre viaggiato molto per seguire gli spostamenti del padre arruolato nei Marines e, a causa del non aver mai parlato del passato e dell’essere  iperprotettivo nei confronti del figlio, Daniel ha coltivato solo poche amicizie da quando è andato al college.

Arriva a Timber Manor dopo parecchie ore di guida con soste minime accompagnato da un temporale di quelli che rendono difficile anche il procedere lentamente, dopo l’incontro con un lupo solitario e soprattutto dopo aver incrociato lo sceriffo Hale Davis che lo scorta nell’ultimo tratto che lo separa dalla congiunta.
Timber Manor prende il nome dai lupi grigi che abitano nel bosco della tenuta; è una casa enorme, bellissima vista dal di fuori in una giornata di sole ma agli occhi di Daniel risulta tetra e cupa quando la scorge sotto il diluvio torrenziale al suo arrivo.

L’accoglienza che gli viene riservata è calorosa, sua zia Carol sembra conoscerlo da sempre e per mostrargli la tenuta al meglio ha deciso di tirarla a lucido e riaprire la maggior parte delle stanze per quando gliel'avrebbe mostrata nella sua quasi interezza.
Carol non si è mai sposata, vive sola nella tenuta e nella quotidianità è affiancata da Anita e Thomas , mentre lo sceriffo Hale spesso viene ad aiutare occupandosi della stalla e dei cavalli.
Sembra tutto troppo bello per essere vero, sembra tutto troppo in generale per Daniel essere erede delle attività del padre ed essere anche l’unico erede della fortuna dei Donnelly.

Daniel e Hale entrano subito in sintonia e sono reciprocamente attratti e, grazie allo sceriffo, Daniel scopre che nella villa sono successe anche alcune tragedie e che ogni tanto succedono cose strane: cambi repentini di temperatura, la sensazione di essere osservati, luci che sfarfallano e oggetti che cadono o che si spostano da soli. Ma sono successe anni fa, ora la casa sembra essere tornata nella quasi totale tranquillità.
Quanto si sbagliano...

Qualcosa si muove nell’ombra cibandosi della paura altrui, alimentata dalle ombre e manifestandosi inizialmente a notte inoltrata, andando persino a turbare i sogni dell’ultimo arrivato; quegli incubi sembrano così reali, sembrano avvertimenti velati all’inizio e suppliche di allontanarsi da quella casa in un secondo momento quando sogna un essere mostruoso che incombe su di lui e suo padre che prova ad aiutarlo.

Timber Manor nasconde più di un segreto, molte cose sono accadute al suo interno e nel corso della lettura verranno man mano svelate portando alla luce una maledizione che potrebbe persistere negli anni se Daniel decidesse di allontanarsi. E se scegliesse di restare e liberare la tenuta da ciò che la minaccia?

Non guardo film horror ne in televisione ne al cinema, mi spavento facilmente, salto come una stupida dalla mia seduta e mi guardo alle spalle ogni qual volta mi ritrovo al buio o debba fare una rampa di scale. E' sempre stato così e non penso che migliorerò nel corso degli anni. Tendo a leggere prima di mettermi a dormire MA ho interrotto questa lettura nella fascia serale impegnandomi a leggere solo nelle ore diurne onde evitare qualche notte insonne e per la mia salute mentale è stato meglio così perché quando “l’ombra” sceglieva di mostrarsi all’inizio del libro pelle d’oca, brivido lungo la spina dorsale e un minimo di agitazione erano pari passo alle emozioni dei personaggi coinvolti nel libro. Sarà che sono fifona ma se quello era l’obiettivo dell’autore con me gli è andata di lusso.

Il libro si legge fluidamente ed è un crescendo in intensità, tutti hanno qualcosa da confessare, non sarà facile farlo ma sarà necessario. La comparsa di Francine ci permette di capire il legame dell’ombra con la casa e di dargli un nome per poterlo affrontare nel caso Daniel decidesse di farlo, cosa che denota l’approfondimento dell’autore per la corretta scelta dei termini inseriti. E penso che continuerò a leggere anche questo genere, sempre di giorno e con qualcuno attorno.



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