Le Recensioni di Cecilia: "Mystic River" di Dennis Lehane


"Tra sospettati e indagini, ci troveremo catapultati in un thriller lento ma inesorabile."
Ecco la recensione di Cecilia per Mystic River di Dennis Lehane, edito Longanesi.

Titolo: Mystic River

Autore: Dennis Lehane

Edizione: Longanesi

Prezzo
: €9,99

Genere: Thriller

Data di pubblicazione: 20 Febbraio 2020



Sinossi

Quando erano ragazzini, Sean, Jimmy e Dave erano amici. Poi, un giorno, una strana macchina si è fermata nella loro strada e li ha avvicinati. Uno solo è salito su quell'auto che odorava di mela, mentre gli altri due sono rimasti fuori. E da quel momento tutto è cambiato.
Perché qualcosa di terribile è successo, qualcosa che ha segnato per sempre le loro vite.

Venticinque anni più tardi Sean è un detective della Omicidi e Jimmy, dopo qualche guaio con la giustizia, gestisce un negozio. Dave cerca di tenere lontano i demoni che lo perseguitano e che lo vorrebbero spingere a fare cose indicibili.
Quando la bellissima figlia ventenne di Jimmy scompare, tocca a Sean indagare. E a Dave rispondere di una notte randagia, piena di chiaroscuri. I tre uomini torneranno così tragicamente in contatto, costretti a fare i conti con il passato e il suo carico di segreti e ferite.
Teso e magnetico, Mystic River è molto più di un thriller psicologico: è un romanzo epico sull'amore e sulla lealtà, sulla vendetta e sulla famiglia, in cui personaggi indimenticabili mettono mirabilmente in scena, con gesti e dialoghi degni di un grande drammaturgo, le pulsioni più profonde, la parte più buia dell’animo umano.




Recensione 

I nostri tre protagonisti - Dave, Jimmy e Sean - si trovano a giocare davanti casa, in un pomeriggio che cambierà per sempre le loro vite. I tre sono molto diversi, sia per il carattere che per la posizione sociale. I primi due, infatti, vivono nei Flats, il quartiere più povero, Sean vive invece nel Point. I padri di Dave e Sean lavorano insieme, se pur con incarichi molto diversi, per questo i due si ritrovano a far amicizia e a loro si accoda Dave, un ragazzino insicuro che cerca figure di riferimento.

I tre ragazzini hanno 11 anni quando i loro giochi sfogano in una piccola rissa nel Point. Arriva un’auto con due uomini a bordo, li rimproverano per il baccano, dicono di essere poliziotti – hanno il distintivo. Costringono Dave a salire in macchina per riaccompagnarlo nei Flats: il piccolo, il più fragile, sale a bordo di quella macchina che odora di mele, piangendo. Ma i due non sono affatto poliziotti, rapiscono il ragazzo e lo portano in una cantina, da cui riuscirà a scappare solo dopo quattro giorni. Possiamo solo immaginare cosa sia successo in quei quattro giorni, ma il Dave che torna non è più lo stesso. Come non sono più gli stessi Jimmy e Sean, l’insicurezza e il dubbio che avrebbero dovuto capire, che avrebbero dovuto fare qualcosa, li tormenterà sempre.

Venticinque anni dopo i protagonisti, ormai adulti, conducono vite molto diverse. Finché si ritroveranno ad incontrarsi dopo la scomparsa della figlia di Jimmy, Katie. Sean, infatti, è un detective della squadra omicidi di Boston e sarà assegnato al caso. Qui scopriremo che, davvero, quell’evento ha cambiato le loro vite radicalmente.

Il libro ormai è basato su questa indagine, un’altra drammatica esperienza per il padre che non riesce a star fermo ad aspettare i risvolti della polizia. Si consola stando seduto in silenzio, solo, in veranda, quando ormai fa buio. Si incaponisce perché non riesce a piangere la scomparsa della figlia, non gli escono lacrime. Ha solo un dolore sordo in tutto il corpo. Richiama continuamente immagini di Katie, da bambina, con la madre, con le sorelle…
“e desiderò con tutto se stesso di poter congelare i momenti felici della vita come fotogrammi su cui poter indugiare tutto il tempo necessario – ore, o giorni – finché non si era pronti a lasciarli andare.”
Dave, d’altro canto, si è inventato mille storie da raccontare alla moglie. Mille bugie. Bugie sul passato. Bugie su quei quattro giorni ma anche bugie sul presente e su avvenimenti che scopriremo importanti per il susseguirsi della storia. La moglie accetta quelle bugie e quei silenzi, rendendosi però conto di quanto la vita del marito sia ormai diventata una menzogna.
“era convinta che lui avesse bisogno di quelle bugie, che sentisse l’urgenza di riscrivere la propria storia per rendersela più accettabile.”
Tra sospettati e indagini, ci troveremo catapultati in un thriller lento ma inesorabile.
Non è un libro “pieno di colpi di scena”, ma ti cattura, facendoti scoprire le mille sfaccettature che un uomo può assumere. Altro elemento importante della narrazione è la famiglia. Capiremo come tutti sono imparentati, in un modo o in un altro, formando un nodo che difficilmente si può sciogliere.
La caratterizzazione dei personaggi è incalzante, tanto da capirne la psicologia e la mente dei ragazzi, ormai uomini. Capiamo in che modo il rapimento di Dave ha pesato su ognuno di loro, in che modo li ha cambiati e come cercano di affrontare la vita con quel peso e quelle domande che si portano sulle spalle.

Un libro esasperante nella sua drammaticità per quanto lento, come thriller, è così coinvolgente e così oscuro che vien voglia, da un lato, di scoprire subito il colpevole, ma che, dall’altro, vorresti non si concludesse mai.


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