Hidden Corner - L'Angolo Nascosto: Scatola nera di Jennifer Egan


Per la rubrica, la nostra Giulia ha incastrato altri tre disastri: Elisa, Ilenia e Stefania. In quattro hanno tentato un esperimento assurdo? geniale? di sicuro c'è solo una cosa: ha iniziato Jennifer Egan con la sua "Scatola nera". Riuscite a dire chi ha scritto cosa? il tutto in 140 caratteri!

Titolo: Scatola nera

Autore: Jennifer Egan

Editore: minimum fax

Data di pubblicazione: 1 novembre 2012

Prezzo: 1.99 € ebook


Sinossi

Dall’autrice premio Pulitzer di Il tempo è un bastardo, arriva un intrigante esperimento letterario: un’originalissima spy-story scritta per essere pubblicata su Twitter, ossia scandita in brevi porzioni di testo non più lunghe di 140 caratteri. In un futuro non troppo lontano, la lotta al terrorismo ha radicalmente cambiato volto; a difendere gli Stati Uniti non sono più corpi speciali di agenti segreti, ma comuni cittadini, appositamente addestrati, che si offrono volontari per singole missioni, tornando poi alla vita normale dopo aver dato il loro anonimo contributo alla sicurezza del paese. E così l’eroina del racconto (che i lettori attenti riconosceranno come uno dei personaggi di Il tempo è un bastardo), una professionista borghese felicemente sposata, si ritrova a infiltrarsi, sfruttando la sua bella presenza, nell’harem di un misterioso miliardario dedito al crimine organizzato internazionale, con l’incarico di sottrargli dei dati di enorme importanza; riuscirà a uscire viva dall’incantevole isola del Mediterraneo in cui si svolge l’operazione in incognito? Sotto una storia che ha il ritmo incalzante e la suspense dei migliori film d’azione, e che trova nel susseguirsi conciso dei tweet la sua forma espressiva perfetta, Scatola nera nasconde una profonda riflessione sui temi più cari a Jennifer Egan: il rapporto fra immagine e interiorità, fra individuo e comunità, fra tecnologia e sfera emotiva nel mondo contemporaneo.

Recensione

C'erano tre donne innocenti dalle lunghe recensioni e una carnefice. Juls è il mostro che ci ha incastrato in questa impresa folle.

140 caratteri per tirare fuori la recensione folle del libro partorito da un altro genio del male.

La carnefice ha impartito l'ordine e noi, piccole anime pure, non abbiamo saputo dire no. Sindrome di stoccolma o fiducia nelle sue idee?

Jennifer Egan e la sua scatola nera prendono un'idea assurda e la rendono geniale.

Poco più di un'ora può cambiare la tua percezione della lettura per sempre.
Il mare contro gli scogli si sente molto prima di vederlo.
La traccia di straniante bellezza di un libro si sente molto dopo averlo terminato.
Come è possibile riuscire a percepire tutto quanto non è scritto come se lo avessi davanti agli occhi?

Dopo averlo terminato serve una enorme immaginazione per riuscire a dimenticare di averlo letto.
Nessuna bellezza è realmente una bellezza.
Nessun libro è realmente un libro. Piuttosto la collisione di un mondo altro con il tuo.
Più che a chiunque altro, esitiamo nel fare male a chi ci ricorda noi stessi.
Se leggendo un libro ricordiamo noi stessi è come ci avessero sparato. E mancato per un soffio.
“È raro che la gente abbia l’aspetto che credevi, anche quando l’hai già vista in fotografia.”
In 47 capitoli Jennifer Egan capovolge ogni certezza. Uno spy-story che cattura l’attenzione non per la storia narrata ma per gli spunti di riflessione che con maestria – e molto inganno – ti piazza al suo interno.  

140 caratteri per tweet che sembrano sconclusionati ma in realtà perfettamente uniti l’uno con l’altro.
“Se di una persona sai che è violenta e spietata, vedrai violenza e spietatezza anche in gesti semplici come una bracciata di nuoto.”
Immagine di sé e immagine che hanno di te, due facce della stessa medaglia che non coincidono mai.
Pensieri, emozioni, azioni. Tutto in questo mondo è e non è. Solo leggendo lo capisci veramente.
“Rifletterai sul fatto che è inutile riflettere troppo.”
Non ci sono altre parole da scrivere per un libro che sa raccontare una storia senza di esse.

Diamo loro un tale valore che quando non ci sono siamo estraniati da una tale bellezza, tanto che ci appare irreale.
Noi siamo la Scatola nera di noi stessi.

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