Le anteprime di Francesca: La ragazza del giardino degli ulivi di Dinah Jefferies


Oggi esce "La ragazza nel giardino degli ulivi", il nuovo e atteso romanzo di Dinah Jefferies edito Newton Compton Editori. Francesca ha avuto la fortuna di leggerlo in anteprima: scopriamo cosa ne pensa!

Titolo: La ragazza nel giardino degli ulivi

Autore: Dinah Jefferies

Editore: Newton Compton Editori

In uscita il: 29/06/2020

Prezzo: € 5,99


Sinossi

Toscana, 1944. Nella splendida tenuta della contessa Sofia de’ Corsi la pace tra gli ulivi è bruscamente interrotta dall’arrivo dei soldati nazisti. L’antico palazzo medievale nel cuore della lussureggiante campagna toscana non è più un rifugio sicuro; come non lo sono le case del borgo, i cui abitanti diventano oggetto delle vessazioni dei tedeschi. Sofia tenta disperatamente di offrire protezione a quante più persone possibile, senza però rivelarlo a suo marito Lorenzo, preoccupato per le ritorsioni che l’altruismo della moglie potrebbe scatenare. Quando Maxine, una giovane reporter italoamericana, arriva in Italia con l’intenzione di raccontare le imprese degli Alleati, i destini delle due donne si intrecciano: Sofia e Maxine si ritrovano intrappolate in un gioco pericoloso che le costringerà a ricorrere a qualunque espediente pur di salvare quelli che amano…




Recensione

Che bella soddisfazione patriottica sapere che una grande scrittrice come Dina Jefferies ami così tanto il nostro Bel Paese da averci trascorso degli anni ed averci ambientato questo bel romanzo. Ed è bello sapere quanto e a lungo si sia informata sulla storia e la Resistenza italiana prima di mettersi a scriverlo.

Siamo in Toscana, in una tenuta alle porte di Firenze, in uno dei periodi più bui per l'umanità e per gli italiani, la seconda guerra mondiale.

Gli italiani, già provati dai precedenti anni del fascismo hanno cambiato casacca, mollando i tedeschi e combattendo ora al fianco degli Alleati. Conosciamo Lorenzo, conte de’ Corti e sua moglie Sofia. Il loro piccolo mondo fatto di cura delle terre a mezzadria e di ciò che ne consegue viene travolto dall’ occupazione nazista. E l'altro grande colpo alla loro quotidianità è dato dall’ arrivo di Maxine, giovane reporter italoamericana, venuta ad aiutare la resistenza per conto del governo inglese.

La vita del castello de’ Corti scorre relativamente serena ma tutti loro sono più o meno coinvolti nella lotta partigiana.

Lorenzo parte, richiamato al ministero dove lavora, lasciando il castello alle cure di Sofia, Maxine e tutto un gruppo di donne più o meno giovani, intimando loro, e in particolar modo alla moglie, di non compiere nulla di avventato. Sappiamo però tutti che non andrà così, vero?

Maxine conosce Marco, uno dei capi delle brigate nascoste nei boschi e i due si innamorano perdutamente.
Sofia accetta di nascondere ed aiutare James, un giovane operatore radio paracadutato lì vicino, giunto anche lui ad aiutare la resistenza mettendo in contatto quest’ ultima, disarmata e disorganizzata, con il governo di Sua Maestà.

Intorno a Sofia e Maxine vivono e si muovono una serie di personaggi che non sono semplici comprimari, ma parte viva e attiva della trama. Vi innamorerete di Carla e di Anna, Aldo, Gabriella e Maria.

Tra un crescendo di attacchi partigiani, rappresaglie tedesche, impiccagioni e sabotaggi, si resta col fiato sospeso, in bilico tra storie d'amore e fratellanza.
In lotta tra la vita e la morte, Sofia e Maxine stringeranno un legame che va oltre l'amicizia perché insieme hanno visto e superato l'inferno.
Quando finalmente gli Alleati arriveranno a Firenze scacciando gli invasori, sarà meraviglioso riabbracciarsi e dirsi: ce l'abbiamo fatta.

Devo dire che il libro mi è piaciuto davvero molto, perché sono riuscita a percepire il grande senso di comunità che il popolo italiano tira fuori in rare occasioni.

Penso sia stato proprio questo senso di appartenenza ad un luogo, che abbia spinto migliaia di nostri connazionali a darsi alla macchia e resistere strenuamente fino alla vittoria.

Sarebbe opportuno rifletterci quando diamo per scontate le nostre libertà civili e tutte le possibilità che ci sono offerte, grazie a coloro che ci hanno preceduto e che hanno creduto che un mondo libero fosse un mondo possibile.


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