Review party: Dopo il fuoco di Felice Stevens


Viola ci presenta il secondo capitolo della serie Inferno e ritorno di Felice Stevens che vede protagonista l’ortopedico Jordan Peterson, già presente nel primo volume ma che qui impareremo a conoscere di nuovo.
Ecco la sua recensione per Dopo il fuoco edito Triskell Edizioni.

Titolo: Dopo il fuoco

Serie: Inferno e ritorno #2

Autrice: Felice Stevens

Editore: Triskell Edizioni

Data di pubblicazione: 6 giugno

Genere: Contemporaneo

Prezzo Ebook € 4.99


Sinossi

È bastato un solo proiettile per distruggere i sogni del dottor Jordan Peterson. Quando il suo compagno muore, Jordan precipita in una spirale infinita di autodistruzione che quasi gli costa gli amici, la carriera e la vita. Quando si ritrova a lavorare a stretto contatto con il distaccato Lucas Conover, il passato misterioso e l’inaspettata gentilezza del consulente finanziario lo sconvolgono, suscitandogli sensazioni che credeva perdute per sempre.
Il tradimento subito dal fratello acquisito, che adorava, ha insegnato a Lucas a non fidarsi e a non credere più in nessuno. La vita solitaria che conduce non lo libera dagli incubi della sua giovinezza, invece rafforza la sua convinzione che non si innamorerà mai. Quando la morte di uno dei suoi clienti lo costringe a lavorare accanto al dottor Jordan Peterson, Lucas incontra una persona le cui sofferenze eclissano le sue. Anche se Jordan rifiuta i suoi tentativi di aiutarlo, qualcosa spinge Lucas a scoprire di più sul primo uomo che gli sia mai entrato nella pelle.
Mentre Luke abbassa la guardia e Jordan lascia andare il dolore, il desiderio prende il controllo. Ciascuno dei due deve scendere a patti con il proprio passato, se vogliono costruirsi un futuro insieme. E imparare a fidarsi l’uno dell’altro e dell’amore, dopo una tragedia e una vita di sofferenze, potrebbe essere l’unica cosa che alla fine li salverà.

Recensione

È bastato un solo attimo per stravolgergli la vita. Un solo colpo di pistola sparato dalla spavalderia di un ragazzino che cambiare radicalmente tutto e a trasforma il dottor Peterson nell’ombra di se stesso. Prima era felice, innamorato della vita che stava costruendo con quello che sarebbe stato il suo futuro marito, un’ottima carriera e gli amici di sempre al suo fianco nel progetto di Drew per aiutare i ragazzi con difficoltà della città.

Ora, meno di un anno dopo da quella tragedia, si ritrova a vivere annegando il dolore e la rabbia nell’alcool, ad allontanare chi vuol tendergli una mano per provare ad andare avanti e a covare rancore verso colui che ritiene essere la causa della morte di Keith. Vedere la felicità nei suoi amici lo porta a mescolare le sue emozioni tra l’essere invidioso delle relazioni altrui e un senso di impotenza perché l’amore che provava per Keith era unico nel suo genere; dolore e rabbia si mescolano fino a ridurre Jordan in cocci talmente piccoli da finire col credere che mai nessuno vorrà provare a rimetterli insieme.

La morte di Keith gli ha lasciato anche il progetto del poliziotto per la creazione di una struttura per aiutare i ragazzi ad avere un’adolescenza migliore, per provare a rendere la vita di strada un pochino più sicura, e per provare ad evitare che qualcun altro soffra lo stesso dolore di Jordan.
Jordan vive alla giornata, non gli interessa niente di niente e di nessuno, vorrebbe potersi annullare continuando ad alzare il bicchiere e solo una lettera del consulente finanziario di Keith riesce a far si che abbia un motivo per uscire e a presentarsi nel suo ufficio.

Lucas Conover ha trent’anni, occhi e capelli scuri, un fisico allenato da ore di palestra e un carattere e un modo di fare tipico di chi non vuole lasciare che gli altri tentino un approccio diverso da quello amichevole o professionale.
La sua infanzia è stata segnata da molti episodi spiacevoli che lo hanno costretto a costruirsi una corazza spessa per andare avanti, a non concedere la propria fiducia perché tradita troppe volte, in primis da chi aveva promesso di proteggerlo e stargli accanto. E quel qualcuno lo sta cercando dopo esser stato anni in attesa ma ora per Lucas è troppo tardi. L’odio e il risentimento che prova verso quello che si era definito suo fratello si manifesta chiudendo qualsiasi tipo di spiraglio, mettendo blocchi sempre più spessi ad ogni tentativo di contatto.

L’incontro tra Jordan e Lucas è l’opposto di quello che entrambi avrebbero immaginato. Lucas crede di incontrare la persona sicura  tendente all’arrogante e di carisma che Keith gli aveva descritto e invece si ritrova di fronte un uomo totalmente distrutto e decisamente alticcio di prima mattina. Ottenere la collaborazione di Jordan per realizzare il centro è l’obiettivo principale di Lucas perché Keith aveva instaurato un rapporto d’amicizia con lui nonostante le sue barriere e rendere il suo sogno reale diventa una necessità anche per lui.
Jordan ha bisogno di supporto ma non vuole chiederlo ai suoi amici di sempre, loro sono felici e accasati e lui non vuole essere loro di peso anche se continuano a ripetergli che per qualsiasi cosa lui può chiamarli, non vuole vedere la felicità altrui e non vuol vedere nei loro occhi quello sguardo che gli rivolgono ogni qualvolta si incontrino.

Lavorare fianco a fianco permette a questi due protagonisti incasinati di trovare una sintonia e di avvicinarsi come non avrebbero mai pensato di poter fare fino a quando una debole fiammella si riaccende nei loro cuori sommersi di cenere.
Riusciranno a costruirsi un nuovo futuro come quello he augurano di trovare ai ragazzini che vogliono aiutare?

Premetto che il personaggio di Jordan nel primo volume mi è andato di traverso quasi subito e che ho fatto fatica a trovare un senso di simpatia per lui, devo dire che l’autrice è stata in grado di trasformare il senso di antipatia in empatia per il dolore della perdita. Chi ha perso qualcuno che amava con tutto se stesso sa quanto sia difficile affrontare ogni singolo giorno svegliandosi col desiderio di aver avuto un incubo e ritrovarsi da soli con quel dolore sordo addosso quando si capisce che l’incubo lo si vive a occhi aperti.
Lucas e Jordan sono due personaggi con un passato diverso che li ha portati a forgiare il proprio essere in modo simile ma per fini diversi. Jordan cresciuto con l’amore della propria famiglia, supportato e consigliato in ogni occasione mentre Lucas ha dovuto affrontare la sua crescita inizialmente con il sostegno di quello che credeva essere suo fratello acquisito poi da solo, subendo l’abbandono della famiglia affidataria e scoprendo a sue spese che nessuno fa qualcosa solo per gentilezza nel prossimo.

Questo libro ci mostra quanto sia fragile una persona nel periodo buio che sta affrontando, quanto sia difficile riuscire da soli ad affrontare il tutto ma ci mostra anche la rinascita e le seconde possibilità per i protagonisti; tratta in parte alcuni argomenti già affrontati nel primo volume come abusi su minori, la detenzione di armi illegali ma soprattutto manda il messaggio che si può essere migliori di quello che siamo, che basta anche che solo una persona inizi a voler cambiare le cose per dare il buon esempio.
Dopo Drew e Asher è stato difficile affezionarsi per me a questa nuova coppia, Jordan rischierà sempre di starmi sulle scatole mentre Lucas penso di averlo apprezzato quasi alla fine del libro.





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