Review Party: "La fine di ogni brava ragazza" di Holly Renee
Buon sabato disastri! Iniziamo questo sabato con un review party. Esce oggi "La fine di ogni brava ragazza" di Holly Renee, edito Triskell Edizioni, e Viola lo ha letto in anteprima per noi.
Titolo: La fine di ogni brava ragazza
Autrice: Holly Renee
Serie: The Good Girls #1
Casa editrice: Triskell Edizioni
Genere: Contemporary Romance / Second Chances
Data di uscita: 13 giugno 2020
Prezzo: preorder e-book 2,99 € - poi 3,99 €
Sinossi
Era stata una pessima idea fin dall’inizio.
Lui era il migliore amico di mio fratello, perciò INAVVICINABILE per definizione.
Ma io me ne sono fregata. Perché sono innamorata di lui da che ho dei ricordi.
Mi sono detta che valeva il rischio. Valeva tutto per lui.
E ho finito per bruciarmi…
Tanto facilmente come io mi ero innamorata, lui mi ha spezzato il cuore.
Fino all’ultimo ho sperato che mi salvasse, che mi porgesse una mano, e invece mi ha lasciata cadere.
Così non mi è rimasto che correre. Scappare. Mettere una grande distanza tra noi.
E sono passati quattro anni, e mai più mi sarei aspettata di rivederlo.
Era sempre il migliore amico di mio fratello, ed era più off-limits che mai.
Tatuaggi e sorrisetto storto, aveva ancora quell’aria da cattivo ragazzo che mi aveva fatto perdere la testa.
Perciò dovevo stare attenta. Molto attenta.
Perché Parker James era la fine di ogni brava ragazza.
Ma, purtroppo per lui, io non ero più una brava ragazza.
Recensione
La fine di ogni brava ragazza ci presenta fin dalle prime pagine Liv mentre si prepara a iniziare il proprio turno nel locale dove lavora e ce la presenta grazie ad alcune descrizioni che la protagonista fa di se stessa, di come si arrivata proprio lì, cosa l’abbia spinta a fare quella scelta. Questo metodo ci fa capire esattamente il suo stato d’animo e come quel senso di perdita e dolore sia ancora persistente nonostante sian passati anni. Ma facciamo un piccolo passo indietro esattamente quattro anni e mezzo prima dell’inizio narrativo del libro…
Liv ha poco più di sedici anni, frequenta l’ultimo anno liceo e sa già dove vuol proseguire i propri studi. È una ragazza acqua e sapone, pochi grilli per la testa, ha sempre un sorriso sulle labbra, è brillante in mezzo agli altri e ha una passione sfrenata per un paio di occhi verdi che sembrano davvero troppo irraggiungibili.
Parker è il proprietario di quegli occhi verdi, amico da sempre del fratello della sua Livy – e se ve lo state chiedendo, solo lui la può chiamare così – è al primo anno di college e come ogni diciassettenne che si rispetti tende a fare come un’ape operaia quando si parla di ragazze. Ama disegnare, fare ritratti e ha un talento particolare a disegnare il suo soggetto preferito… devo dirvi quale sia? Dai, è facile!
Liv e Parker si conoscono da sempre, hanno un solo anno di differenza e grazie a Mason, fratello maggiore di lei e migliore amico di lui, e alla compagnia di alcuni amici comuni di scuola passano molto tempo insieme. Liv è innamorata da sempre di Parker, fare buon viso a cattivo gioco è diventata la sua specialità ogni volta che lui ha una ragazza che lo tiene per mano e lo bacia: vorrebbe essere lei l’unico pensiero di Parker, ma non può permettersi di far capire né al diretto interessato né a suo fratello i sentimenti che prova. Ogni attenzione che le viene concessa per lei è un tesoro da custodire, fino a quando quelle azioni non subiscono un leggero cambiamento e portano la nostra protagonista a percepire che Parker le si sta avvicinando talmente impercettibilmente che gli altri non se ne accorgono nemmeno. Ma Liv li vede, lo sente e la speranza di essere quello che ha sempre sognato germoglia fino a sbocciare in un fiore primaverile quando Parker decide per la prima volta di bussare per la prima volta alla porta di casa sua e le chiede di uscire con lui. Stare insieme a lui è necessario come respirare, pensare a lui quando non sono possono stare insieme è come avere un sciame di farfalle nello stomaco che decidono di librarsi tutte insieme e Liv non potrebbe chiedere di più. Ma...
Avete davvero pensato che che non finisse con l’esserci un ma?
Il libro si divide tra passato e presente, ci racconta di come sia facile per due ragazzini cadere nel gioco del fraintendimento e dell’arrivare a conclusioni affrettate quando non si riesce ad avere la forza di affrontare l’ostacolo, soprattutto quando è insormontabile.
Nel presente, Liv non è più la ragazzina che Parker e suo fratello conoscono, ha costruito una corazza tale da far fatica a far entrare gli altri oltre al livello di amicizia.
Il loro incontro dopo anni è a tutti gli effetti atipico e, se Liv pensava che il suo già frantumato cuore potesse rimanere tale, aveva sbagliato di grosso. Tornare a casa e finire con lavorare inconsapevolmente per il negozio di tatuaggi dove Parker è socio, sorridere a tutti è facile, parlare educatamente e mantenere le distanze da quello che è stato il tuo più grande amore un po' meno.
Le giornate lavorative sono più leggere grazie a Staci e Brandon – questi due personaggi sono davvero spettacolari - ma anche se Liv preferirebbe farsi cavare un occhio piuttosto che passare più del necessario, a volte quando non si rende conto di farlo e abbassa le sue difese, mostrando la Livy che una volta era stata di Parker. Entrambi i protagonisti mostrano il loro evolversi negli anni passati lontani, affrontano più consapevolmente il passato quando non avranno altra scelta che confrontarsi e accettare che forse ora potrebbero…
Il primo volume di questa serie si presenta con un senso di perdita che condividi con Liv - sfido i più a non aver sofferto per amore - ma finisce con trasformarsi in una narrazione scoppiettante quando la complicità coi personaggi secondari mettono in crisi un Parker che è ineluttabilmente legato a una ragazza che lo vede per chi è davvero e innegabilmente legato a un’altra. Parker è un tatuatore richiestissimo per i suoi disegni particolari e, grazie alla descrizione dettagliata dell’autrice, sembra di vederli realizzarsi davanti ai propri occhi e volerne uno simile inciso sulla propria pelle. Pure a me è venuta la voglia, e ho il terrore degli aghi!
Ho quasi il doppio degli anni dei personaggi del libro e il mio sbuffare in alcuni atteggiamenti o risposte di Liv temo siano dovuti dal fatto che ragiono con una testa più matura rispetto a una ventenne: se in alcuni istanti sono finita col pensare che si stesse comportando un pochino da immatura, allora significa che il suo personaggio diventa realistico e ben presentato. Ora, la scimmia curiosa annidata nel mio cervello sta scalpitando per andare a googlare per sapere se il secondo capitolo in lingua sia già online, giusto per vedere chi saranno i prossimi protagonisti che ci verranno presentati. Resisterò? si accettano scommesse...
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