Review Party: "Ricordami nell'acqua" di Eloisa Donadelli
"questo libro ha il potere di meravigliare. Non solo per la trama, ma per la storia che si cela dietro; storia di scoperte e amicizia, di amore in tutte le sue forme. Ci racconta la libertà."
La nostra Cecilia apre le danze di questo martedì con la recensione del libro di Eloisa Donadelli, pubblicato da Sperling & Kupfer qualche giorno fa.
Titolo: Ricordami nell'acqua
Autore: Eloisa Donadelli
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: narrativa contemporanea
Prezzo: € 9.99
Data di pubblicazione: 9 Giugno 2020
Sinossi
La voce poetica e autentica di Eloisa Donadelli torna a raccontarci la magia dei luoghi dell'infanzia e della natura, il viaggio di una donna alla ricerca delle proprie radici e di quei legami indissolubili che crescendo si crede di aver perduto per sempre.
Suo padre Dino scelse per lei un nome importante, Neve, che parlasse dell'acqua nella forma da lui più amata. L'acqua che, nel bene e nel male, aveva accompagnato la loro vita: limpida e dissetante, come quella di montagna, calda ed eterea, come quel vapore che avvolgeva le pozze termali, per le quali il suo paese natio, Aquasalus, era conosciuto.
È l'ultima settimana di ottobre e Neve decide di lasciare Rocco, Milano e la loro vita insieme per tornare a casa, alle proprie radici, per salutare i suoi fantasmi. Sono passati vent'anni da quando suo padre, nota guida alpina, è scomparso sulle Alpi, durante un'escursione solitaria: il corpo non è mai stato rinvenuto e Neve si è sempre rifiutata di accettare la sua morte.
Questo ritorno alle origini avrà per la giovane donna il sapore dolceamaro di un sacrificio e di una scoperta, necessario per affrontare la sua infanzia e le sue mancanze, per comprendere cosa significhi essere figlia prima di soccombere all'impossibilità di essere madre.
Recensione
"Non hai mai paura, papà?" gli chiese, quella sera."A volte sì, ma ho un trucco. Quando ho paura rido e le ombre non se lo aspettano, le colgo di sorpresa e tutto passa."
In questo romanzo affrontiamo le nostre paure, i nostri fantasmi. Pensieri che non vanno via e ci torturano.
La storia parla di Neve e della scomparsa del padre. Il giorno dei morti decide di far ritorno ad Aquasalus, il suo paese di origine, lasciando il compagno per permettergli di avere una vita migliore senza di lei, per permettergli di avere figli ed essere felice.
Una volta arrivati nel paese, viaggiamo tra presente e passato. Tra i ricordi dell’infanzia di Neve e l’angoscia che prova nei suoi giorni. Ci viene raccontata la storia dei suoi avi, la storia del paese e, piano piano, tutto quello che succede nella sua infanzia ed adolescenza.
Io sono una scout da una vita e questo libro mi ha fatto riscoprire il richiamo della montagna, la sua voce, il suo silenzio, il suo invito a scoprirla. Ci sono passaggi molto narrativi e descrittivi, che non sono pesanti o esagerati. Anzi ci permettono di meravigliarci ancora.
Sì, direi proprio così, questo libro ha il potere di meravigliare. Non solo per la trama, ma per la storia che si cela dietro; storia di scoperte e amicizia, di amore in tutte le sue forme. Ci racconta la libertà.
Libertà di essere senza. Senza orari, senza obblighi, senza facciate di convenienza. Liberi di essere se stessi. Di stare in silenzio o di esprimersi liberamente.
Questo libro insegna tanto, dona tanto. Dona, appunto, la capacità di tornare bambini e meravigliarsi davanti alla straordinarietà del mondo. Dona la leggerezza di essere come fiocchi di neve: tutti diversi e tutti bellissimi. Dona il potere di “sciogliersi” negli stati emotivi, di saperli accettare e diventare parte di essi. Dona la bellezza.
C’è ancora bisogno che dica che mi è piaciuto tanto il romanzo? Dico solo che si è preso un angolino nel mio cuore, che mi ha fatto riscoprire passioni sopite in quest’anno di stallo.
Lo stile è scorrevole e, seppur molto descrittivo, mai ripetitivo o banale. L’autrice ha la capacità di scegliere sempre nuove parole e sempre le più adatte; che stia parlando di un’escursione in montagna o del burrascoso rapporto madre-figlia. Questo libro è poesia.
Vi lascio con le parole di Dino e la figlia Neve, e vi auguro buona lettura!
"Mi piace tanto l’acqua. Non ha colore, scorre tra le mani, porta via, riflette le stelle. Mi ricorda il cielo.""Allora tu ricordami così, Neve.""Come?""Ricordami nell’acqua."
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