Review Party: Il nostro oceano per sempre di Kate Stewart


"Dopo aver letto il prologo... beh, aiuto. Volevo scappare! temevo di aver preso un libro troppo pesante per il mio stato attuale: potrei dirvi cosa succede, dopo tutto è nel prologo... ma preferisco ometterlo, perché l'effetto sorpresa che destabilizza il lettore è necessario. Sì, perché iniziando a leggere il libro senza sapere, ogni certezza traballa, viene a meno lasciandoti instabile sulle gambe. Guardi il kindle in cerca di appigli e continui a leggere nella speranza di trovarne uno."

Con una premessa simile, non resta che leggere la recensione di Ilenia al nuovo libro di Kate Stewart, edito Triskell edizioni!


Titolo: Il nostro oceano per sempre

Autore: Kate Stewart

Editore: Triskell Edizioni

Genere: Contemporary Romance

Data di uscita: 16 luglio 2020


Sinossi

La prima volta che ho incontrato Ian Kemp davanti alle scintillanti acque blu di St. Thomas, avevo sei anni e insieme a lui ho passato l’estate più indimenticabile della mia vita.
Con lui ho assaggiato i dolci più buoni che abbia mai mangiato, mi ha insegnato a nuotare e ad accettare le mie debolezze.
Rivederlo, così abbattuto, l’ombra del ragazzo di un tempo, è stato un vero shock, tanto che all’inizio non l’avevo neppure riconosciuto. La rabbia e l’angoscia lo divorano e sono così forti da fargli rifiutare anche solo un sorriso da parte mia.
Abita nella casa accanto, gemella della mia, ma potremmo anche essere su due pianeti diversi.
Io confido in St. Thomas però, perché quest’isola è magica e lo so che può donare la pace a chi ci viene per cercarla. Per me è stato così, quando sono scappata qui un anno fa.
Ian ed io forse non siamo tanto diversi. Entrambi siamo vittime della vita. Entrambi abbiamo deciso che quest’oceano poteva aiutarci a ritrovare l’equilibrio e la pace.
Ma forse, per cessare di essere zattere alla deriva, dobbiamo solo imparare a tenderci la mano.




Recensione

Le uscite di questa casa editrice sono oggetto di contesa tra me e Viola: la mail arriva e iniziamo a bisticciare, con Stefania che deve fare da mediatrice. In questo caso, ammetto, ho fatto l'egoista!

Dopo aver letto il prologo... beh, aiuto. Volevo scappare! temevo di aver preso un libro troppo pesante per il mio stato attuale: potrei dirvi cosa succede, dopo tutto è nel prologo... ma preferisco ometterlo, perché l'effetto sorpresa che destabilizza il lettore è necessario. Sì, perchè iniziando a leggere il libro senza sapere, ogni certezza traballa, viene a meno lasciandoti instabile sulle gambe. Guardi il kindle in cerca di appigli e continui a leggere nella speranza di trovarne uno.

è grazie al prologo se Koti e Ian si incontrano nuovamente sulla magica isola di St. Thomas: lei ha trovato in quel posto circondato dall'oceano il proprio salvagente, lui ci arriva con un carico di rabbia, angoscia e dolore da rinnegare anche solo un gesto gentile.
I due si conoscono, Koti ha molti ricordi della sua infanzia/adolescenza legata a Ian ma l'uomo che abita nella casa affianco sembra essere tutt'altra persona.

Sono due persone che scappano dalla realtà, che cercano un posto sicuro dove poter respirare, poter essere liberi. Koti non ha intenzione di lasciare l'isola che ha il potere di guarirla, di farle vivere una vita normale nonostante tutto; Ian non può rimanere, ma ha tanto da elaborare, una rabbia crescente da combattere.
Possono essere amici anche se l'attrazione fisica è dirompente? Il sesso li porterà a dividersi? e quando i loro difetti, le loro imperfezioni si mettono in mezzo, riusciranno a scendere a compromessi?

E' stata una lettura piuttosto impegnativa, sia per la storia in sè che per quanto riguarda una revisione non troppo curata - cosa rara nei testi Triskell, per fortuna. Ho trovato parecchi errori che, per quanto mi riguarda, mi hanno fatto storcere il naso, rileggere più volte le frasi incriminate, distogliendo momentaneamente l'attenzione dalla storia.
Ian è un personaggio a cui ti affezioni, col quale non puoi non entrare in sintonia: dolore e rabbia sono così forti che sembra di poterle toccare con mano.

Non è una storia da leggere in poco tempo, nè un romanzo frizzante e brioso. E' una storia che torce le budella, che ti fa schiumare dalla rabbia, ti lascia incredula e - a tratti - invidiosa.


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