Le anteprima di Viola: In the labyrinth di H. Joking
Recensione in anteprima per "In the labyrinth" di H. Joking a cura di Viola che dopo qualche mese ha potuto leggere il secondo romanzo di questa autrice Triskell Edizioni.
Titolo: In the labyrinth
Autore: H. Joking
Edizione: Triskell Edizioni
Prezzo: 5,99€ per formato ebook
Genere: urban fantasy
Data di pubblicazione: 10 agosto 2020
Sinossi
Da sempre, una ragazza cresce con l’illusione di poter trovare il proprio principe azzurro e di realizzare così il lieto fine di cui tanto si sente parlare.
Anche Muluc è alle prese con la stessa ricerca e i suoi pensieri sono costantemente rivolti a Jason, il ragazzo più carino della scuola, persino quando, durante una gita scolastica al sito archeologico di Palenque, la guida scorta il suo gruppo all’interno del famoso Tempio delle Iscrizioni, dove è custodita la tomba del grande re del passato Pacal.
Costretta ad attardarsi più del dovuto in quel luogo, la ragazza spalanca inavvertitamente un passaggio nascosto tra le pietre dell’antica piramide Maya, in cui lei, Jason e un piccolo gruppo di amici si trovano presto intrappolati.
Innanzi a loro si apre un’unica strada ed enigmatici indizi sembrano rivelare che soltanto percorrendola fino alla fine sarà possibile ritrovare l’uscita.
Presto però il gruppo si rende conto di essere prigioniero di un immenso labirinto, sconosciuto in superficie e pieno di trabocchetti azionati da occulti meccanismi ancora funzionanti.
Nel frattempo, i sentimenti di Muluc diventano confusi innanzi all’ardore nel proteggerla dimostrato dal compagno di scuola Ryan, del quale fino ad allora si era a malapena accorta.
Le tenebrose mura del labirinto però custodiscono altri sconvolgenti segreti, che sembrano riguardare addirittura il passato della ragazza.
Riusciranno Muluc e i suoi amici a tornare in superficie e come potrà la giovane fare chiarezza nel suo cuore?
Recensione
Muluc - un nome particolare per una ragazza particolare- ha quindici anni, frequenta il terzo anno liceo ed è in gita in Messico per visitare il sito archeologico di Palenque; entrare nel tempio delle Iscrizioni e ripercorrere la civiltà dei Maya e in contemporanea rivivere parte della sua infanzia. Per Muluc i Maya hanno un valore affettivo aggiunto, è appassionata della loro storia in particolare oltre che amare la storia in generale. A quindici anni è facile sognare di trovare il principe azzurro ma quando quello che si ritiene tale è impegnato e non ci degna di uno sguardo se non per il proprio tornaconto allora non si può far altro di sperare che “una mosca bianca si interessi a un moscerino della frutta” per citare la stessa autrice tramite le parole della migliore amica di Muluc.
Quando si è in tanti a dover visitare una piramide con passaggi e stanzine strette è un attimo rimanere un pelo indietro, se poi qualcuno si ferma a battibeccare e ostruisce il passaggio l’unica cosa che si può fare è guardarsi attorno e essere calamitata vicino ai glifi incisi alle pareti e leggerli - già la nostra protagonista è capace di leggerli e anche di…ahahah non ve lo dico –, e finire con l’appoggiarsi al muro e precipitare tutti insieme appassionatamente attraverso un passaggio sconosciuto dopo aver inavvertitamente schiacciato il meccanismo di sblocco.
Risalire non si può, urlare non serve a nulla dato che lo spessore dei muri non consente agli altri già lontani di sentirli e Muluc insieme a Emily la sua migliore amica che tende ad andare in iperventilazione o a cedere al panico, a Thomas il più affamato del gruppo tendente a paragonare tutto ciò che gli capita a qualche film o saga, Ryan diciamo che al momento è solo al livello di conoscente, un ottimo osservatore, con l’abilità di essere l’uomo giusto al momento giusto e sempre pronto ad aiutare gli altri. Per ultimi abbiamo Alyssa, neo ex del principe azzurro di Muluc, una delle ragazze più carine della scuola che sa di esserlo e che pensa che quello che non può avere lo può ottenere comportandosi da xxxxxxx e per ultimo Jason, il presunto principe azzurro, che sa di essere popolare, non disdegna le attenzioni su di lui, che si mette in mostra solo per poi finire col prendere decisioni sbagliate e che stranamente si avvicina a Muluc dopo la rapida discesa in quel posto sotterraneo.
I ragazzi all’inizio non sanno come muoversi ma pian piano scoprono di esser stati catapultati in un labirinto dalle pareti altissime sulle quali ogni tanto trovano dei glifi che solo Muluc sa leggere ma di difficile interpretazione. Un passo falso e un trabocchetto potrebbe minare il loro percorso, sei persone che vogliono uscire da questo labirinto ma che per farlo devono imparare a collaborare e a stare a stretto contatto per non perdersi tra loro. Avere quindici o sedici anni però può causare incomprensioni e atteggiamenti contrastanti con la riuscita del piano di restare uniti. Se poi due dei ragazzi cominciano a comportarsi come due galli nel pollaio beh, possono solo creare scompiglio e incomprensioni se la persona della contesa è proprio Muluc. Ma il labirinto nasconde molto di più di quanto ci si possa aspettare e passato e presente finiscono col mescolarsi e dare a Muluc molto di più da pensare rispetto a chi sia davvero il suo potenziale principe azzurro.
I ragazzi riusciranno a trovare l’uscita del labirinto e così tornare in superficie?
Muluc avrà le risposte alle domande che la hanno tenuta ancorata al passato? Troverà la risposta nel suo cuore su chi possa essere il fantomatico principe azzurro?
Non sono un’appassionata di storia, non lo sono mai stata a dirla tutta ma ho rivalutato il mio interesse quando ho conosciuto questa autrice e il suo modo di presentarmela mescolandola alle vicende narrate dei suoi personaggi.
In ognuno dei suoi due libri l’autrice ci prende per mano e ci mostra molto chiaramente la cultura del periodo storico scelto, in questo caso il popolo Maya e tutto ciò che li circonda, dalla divinazione del Re Pacal alla credenza di dover fare dei sacrifici alla divinità di Kukulcan (sperando di averlo scritto nella maniera corretta) per calmare la sua ira e avere sempre il dio a proprio favore. Ci sarà altro nel labirinto che colorerà tutto ciò che i ragazzi troveranno nel loro percorso con sfumature diverse e particolari tanto realistici da poterli immaginare nella propria mente con forme e colori.
Quando leggo qualche libro con protagonisti e personaggi in età scolare devo ricordarmi che anche io ho avuto la loro età e i loro dubbi per evitare di farmeli diventare antipatici. La “confusione” di Muluc ne è per me il chiaro esempio, ho mugugnato e borbottato come una pentola a pressione per la sua non capacità di scelta o di capire o la sua volontà di ignorare la natura reale dei comportamenti dei ragazzi insieme a lei.
Il libro cattura l’attenzione sin da subito, il labirinto non è solo un percorso difficile da percorrere per le sue insidie ma è anche un modo per imparare a fare delle scelte, alcune risultano all’apparenza facili altre saranno ancora più difficili soprattutto per Muluc.
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