Review Tour: "Alla ricerca del Principe Dracula" di Kerri Maniscalco
Continua il review Party dedicato a Kerri Maniscalco e alla sua magnifica serie. Oggi sarà Viola a parlarci del terzo volume pubblicato da Mondadori. Dracula sarà meglio di Jack? scopriamolo!
Autore: Kerri Maniscalco
Edizione: Oscar Mondadori
Prezzo: 20 € copertina flessibile
Genere: Narrativa, Mystery, Thriller
Data di pubblicazione: 15 Settembre 2020
Sinossi
Dopo aver scoperto con orrore la vera identità di Jack lo Squartatore, Audrey Rose Wadsworth lascia la sua casa nella Londra vittoriana per iscriversi – unica donna – alla più prestigiosa accademia di Medicina legale d’Europa. Ma è davvero impossibile trovare pace nell’oscuro, inquietante castello rumeno che ospita la scuola, un tempo dimora del malvagio Vlad l’Impalatore, altrimenti noto come Principe Dracula.
Strane morti si susseguono, tanto da far mormorare che il nobile assetato di sangue sia tornato dalla tomba. Così Audrey Rose e il suo arguto compagno, Thomas Cresswell, si trovano a dover decifrare gli enigmatici indizi che li porteranno all’oscuro assassino. Vivo o morto che sia.
Attenzione: la recensione può contenere spoiler, continuare SOLO se avete letto i primi due libri! io vi ho avvisato...
Kerri Maniscalco con questo secondo volume ci porta in Romania, al castello di Vlad l’Impalatore, meglio conosciuto come principe Dracula. Wadsworth e Cresswell hanno lasciato Londra subito dopo aver fermato Jack lo Squartatore, scoperta che ha lasciato Audrey Rose con più paure e dubbi che certezze ma, grazie all’intercessione di Thomas, è riuscita a esser ammessa insieme a lui alla rinomata accademia di Medicina legale in Romania, all’interno del castello di Dracula. Letteralmente un’ubicazione inquietante, lasciate che ve lo dica. Strane morti si susseguono, tanto da far mormorare che il nobile assetato di sangue sia tornato dalla tomba. Così Audrey Rose e il suo arguto compagno, Thomas Cresswell, si trovano a dover decifrare gli enigmatici indizi che li porteranno all’oscuro assassino. Vivo o morto che sia.
Recensione
Ritroviamo i due giovani sull’Orient Express in compagnia di uno chaperon, - non sia mai che una fanciulla a fine ‘800 fosse vista in compagnia di un giovane uomo – che compagnia non fa dato che prefersce un sonnellino al tener a bada Mr. Cresswell (e la sua lingua spavalda), il quale continua a provocare Wadsworth perché ceda alle tentazioni.
Audery Rose è turbata, è provata da ciò che si è lasciata alle spalle e la sua natura sicura vacilla, lasciandola sensibile al dubbio e all’incertezza sulle sue abilità deduttive e di apprendista, consapevole che le riesce difficile scindere le proprie emozioni come riesce, invece, a fare Cresswell.
Il loro viaggio prosegue fino a quando la quiete viene interrotta da rumori di colluttazione, e il conseguente ritrovamento di un giovane uomo ucciso in maniera decisamente particolare, proprio davanti alla loro cabina.
Nessuna traccia lasciata in giro, tutti i presenti sono terrorizzati dallo spettacolo che si ritrovano davanti e l’intervento della polizia rumena a interrompe i due ragazzi intenti a osservare nel dettaglio il cadavere.
Al loro arrivo all’Accademia si imbattono subito nel direttore che si rivela esser lugubre come il castello.
Audrey Rose e Thomas si ritrovano in un ambiente internazionale, dove la competizione è agguerritissima. Essere l’unica donna non è un problema per Audrey Rose nonostante sappia di partire già con i pregiudizi incollati alle sottane.
Le lezioni sono interessanti tanto quanto il castello. Avere la camera al piano superiore rispetto agli altri, essere da sola e adiacente a una delle stanze usate per conservare i cadaveri da analizzare è decisamente portatore di altre sensazioni poco piacevoli.
Se per di più Cresswell, nonostante le buone intenzioni, le provoca ulteriori disagi, per Wadsworth è ancora più complicato dimostrare di esser in grado di tener il passo con i suoi compagni di studi e persino con gli insegnanti.
Un altro uomo viene rinvenuto privo di vita pochi giorni dopo ma questa volta la causa della morte è opposta a quella dell’uomo sul treno, che ci sia un secondo assassino nella zona? È solo uno che si diverte a uccidere esattamente come Vlad o il principe Dracula è tornato a seminar terrore nel suo regno?
Passerò per matta da legare, ma non mi importa. Avevo letto altri libri sia su Jack lo Squartatore sia su Vlad di Valacchia/ Dracula e se per il primo volume di questa serie mi son ritrovata ad avere molti fatti realmente accaduti davanti agli occhi (e di cui ero già a conoscenza e che grazie agli indizi mescolati ad opera d’arte per la risoluzione del caso), con “Alla ricerca del principe Dracula” mi son trovata quasi totalmente fuorviata. Sono arrivata alla risoluzione del mistero decisamente a bocca spalancata, incapace di trovare a ogni personaggio la giusta collocazione. Le ambientazioni e la loro descrizione sono molto ben dettagliate ed evidenziano uno studio accurato, anche se qualcosa poi finisce per esser romanzato, come sempre specificato alla fine del libro.
Con questo secondo capitolo, l’autrice porta a galla altre paure della nostra protagonista. Audrey Rose arriva a mettere in dubbio l’amicizia che la lega a Thomas, anche a causa della sua ricerca dell’indipendenza e uguaglianza nei confronti del genere maschile. La mentalità della giovane è troppo all’avanguardia per il periodo storico in cui vive e questo le crea non poche difficoltà. In più, Thomas la vuole proteggere da altri traumi, ma i suoi tentativi sono interpretati male dalla ragazza e ciò finisce col portarli a un leggero allontanamento.
Thomas perde la sua aura di uomo di ghiaccio e si scopre esser sensibile solo nei confronti di Audrey Rose e, a volte, non riesce più a distaccarsi completamente da ciò che lo circonda.
Ma dove va Wadsworth va Cresswell, con la loro promessa di non dirsi bugie, con la loro sana curiosità e determinazione a trovare la soluzione e insieme riescono ad arrivare a deduzioni impossibili.
Inutile dirvi che la sfacciataggine di Thomas resta impunita e che, pian piano, il sentimento che lo lega a Audrey Rose li porta a trasgredire al buon costume e all’etichetta.
Ora, se non vi spiace, mi imbarco insieme ai protagonisti alla scoperta di chissà quale macabro scenario si presenterà.
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