Review party: I giorni del panda di James Gould-Bourn
Buon martedì! Oggi Rachele ci parla di "I giorni del panda", libro delicato, triste, doloroso ma con una punta di comicità scritto da James Gould Buorn, edito Mondadori.
Autore: James Gould-Buorn
Edizione: Mondadori
Prezzo: 17,10 € copertina flessibile; ebook 9,99 €
Genere: Narrativa
Data di pubblicazione: 08/09/2020
Sinossi
La vita di Danny sta andando a rotoli. Da che la moglie è morta in un incidente stradale, suo figlio Will, undici anni, non spiccica più parola. E a scuola è diventato facile preda dei bulli. Quando perde il lavoro per essere arrivato in ritardo, Danny è colto dal panico. Deve trovare una soluzione alla svelta per non finire in mezzo a una strada, come ha già pronosticato più volte il suo rude proprietario di casa. Un giorno, vagando senza meta in un parco nelle vicinanze, si ferma a osservare alcuni artisti di strada e con gli ultimi spicci che possiede decide di acquistare un improbabile costume da panda e inizia a ballare nel parco. Krystal, abile ballerina di pole dance dai modi ruvidi ma di buon cuore, prima lo prende in giro, poi però lo incoraggia a insistere. E Danny non molla. Finché un giorno, mentre si esibisce senza racimolare un centesimo, vede suo figlio insieme ad alcuni ragazzi che lo deridono pesantemente. Nel suo goffo costume da panda Danny scatta in difesa di Will che, per la prima volta dopo un anno, parla. Senza rivelare la propria identità per paura che il figlio si rifugi nuovamente nel mutismo, Danny inizia una bellissima conversazione con lui scrivendogli frasi su un blocchetto e tra i due nasce un'amicizia che permette a Will di sciogliere a poco a poco il suo dolore. Ma cosa succederà quando il ragazzo scoprirà che il panda è suo padre? E ce la farà Danny a venir fuori dal pantano in cui si è cacciato?
Recensione
Un brutto incidente ha portato via la moglie Liz, Will il figlio undicenne si salvò, ma da allora non ha più aperto bocca: ripetuti controlli chiariscono che in lui tutto funziona, ma che semplicemente ha scelto di non parlare, e quando sarà pronto lo farà.
Per Danny la vita non è più facile, già con Liz arrivavano a malapena a fine mese, ma da quando è morta i debiti hanno iniziato ad accumularsi e non sa come pagare gli arretrati dell’affitto. Tutto sta andando a rotoli, dalla casa sporca in cui le macchie sembrano accumularsi insieme al disordine generale, al suo rapporto con Will… era Liz che passava le sue giornate con il figlio, mentre lui lavorava tutti i giorni fino a tardi, adesso si sono ritrovati da soli e non riescono a comunicare, a capirsi, a trovare un punto di contatto.
Le cose peggiorano quando, dopo l’ennesimo ritardo, viene licenziato.
Si rimbocca subito le maniche pensando che trovare lavoro sia la cosa più facile di questo mondo, ma dopo due settimane capisce che non è così. Mentre sconsolato sta in un parco pubblico, nota quanti soldi riescano a fare degli artisti di strada e decide di provarci. Ma non ha fatto i conti con la propria mancanza di talenti, non sa ballare, non sa cantare, non sa suonare… era convinto che bastasse stare al parco e racimolare un bel gruzzoletto.
Un costume da panda puzzolente, la derisione di una ballerina di Pole Dance, che messa alle strette deciderà di aiutarlo, l’appoggio di un vecchio collega del cantiere di nome Viktor e l’amicizia di un altro artista di strada, lo risolleveranno, sia moralmente che economicamente, gli permetteranno di esibirsi in qualche modo ed iniziare a guadagnare; ma cosa più importante, scoprirà veramente suo figlio, trovando con lui un legame e degli interessi in comune che gli permetteranno di penetrare la corazza di Will e creare un rapporto adeguato.
Un libro stupendo, triste e travolgente. La storia non è mai noiosa o scontata, ti trascina con sé, facendoti vivere sconforto, tristezza e perfino gioia, pagina dopo pagina. Terribilmente drammatico in alcune parti, ma anche comico quando serve.
Recensione
Un brutto incidente ha portato via la moglie Liz, Will il figlio undicenne si salvò, ma da allora non ha più aperto bocca: ripetuti controlli chiariscono che in lui tutto funziona, ma che semplicemente ha scelto di non parlare, e quando sarà pronto lo farà.
Per Danny la vita non è più facile, già con Liz arrivavano a malapena a fine mese, ma da quando è morta i debiti hanno iniziato ad accumularsi e non sa come pagare gli arretrati dell’affitto. Tutto sta andando a rotoli, dalla casa sporca in cui le macchie sembrano accumularsi insieme al disordine generale, al suo rapporto con Will… era Liz che passava le sue giornate con il figlio, mentre lui lavorava tutti i giorni fino a tardi, adesso si sono ritrovati da soli e non riescono a comunicare, a capirsi, a trovare un punto di contatto.
Le cose peggiorano quando, dopo l’ennesimo ritardo, viene licenziato.
Si rimbocca subito le maniche pensando che trovare lavoro sia la cosa più facile di questo mondo, ma dopo due settimane capisce che non è così. Mentre sconsolato sta in un parco pubblico, nota quanti soldi riescano a fare degli artisti di strada e decide di provarci. Ma non ha fatto i conti con la propria mancanza di talenti, non sa ballare, non sa cantare, non sa suonare… era convinto che bastasse stare al parco e racimolare un bel gruzzoletto.
Un costume da panda puzzolente, la derisione di una ballerina di Pole Dance, che messa alle strette deciderà di aiutarlo, l’appoggio di un vecchio collega del cantiere di nome Viktor e l’amicizia di un altro artista di strada, lo risolleveranno, sia moralmente che economicamente, gli permetteranno di esibirsi in qualche modo ed iniziare a guadagnare; ma cosa più importante, scoprirà veramente suo figlio, trovando con lui un legame e degli interessi in comune che gli permetteranno di penetrare la corazza di Will e creare un rapporto adeguato.
Un libro stupendo, triste e travolgente. La storia non è mai noiosa o scontata, ti trascina con sé, facendoti vivere sconforto, tristezza e perfino gioia, pagina dopo pagina. Terribilmente drammatico in alcune parti, ma anche comico quando serve.
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