Le recensioni di Viola: "L'ultimo sorriso di Sunder City" di Luke Arnold
Titolo: L’ultimo sorriso di Sunder City
Autore: Luke Arnold
Edizione: Nua Edizioni
Prezzo: € 4.99 formato ebook
Genere: fantasy
Data di pubblicazione: 10 Settembre 2020
Sinossi
"L'ultimo sorriso di Sunder City" è il primo romanzo della serie dedicata a Fetch Phillips, un investigatore privato che vive in un mondo rimasto senza magia.
"Voglio un caso vero. Un'occasione di fare qualcosa di buono. Perché è colpa mia se la magia non tornerà mai più. Mi chiamo Fetch Phillips, come è scritto sulla porta. Ci sono tre cose che dovreste sapere prima di ingaggiarmi: La mia sobrietà vi costa un extra. I miei servizi sono confidenziali. Non lavoro per gli umani. Niente di personale, perché sono umano anch'io. Ma dopo quanto successo, non sono gli umani ad aver bisogno del mio aiuto".
Recensione
Benvenuti a Sunder City, Disastri! Sunder City è una città in cui fino a qualche anno fa vivevano coloro dotati di magia, dai magus ai nani, dalle streghe alle sirene, dagli angeli ai demoni. Una città in cui la magia era di base anche per alcuni tipi di lavori. Ma da qualche anno la magia è sparita, in un secondo gli angeli hanno perduto le proprie ali, i maghi hanno perso la facoltà di usare i propri poteri, gli elfi hanno perduto l’eterna giovinezza sfiorendo in pochi minuti. E a Sunder City tutti hanno dovuto ricominciare da capo, a reinventarsi e ad adattarsi alla nuova condizione.
Recensione
Benvenuti a Sunder City, Disastri! Sunder City è una città in cui fino a qualche anno fa vivevano coloro dotati di magia, dai magus ai nani, dalle streghe alle sirene, dagli angeli ai demoni. Una città in cui la magia era di base anche per alcuni tipi di lavori. Ma da qualche anno la magia è sparita, in un secondo gli angeli hanno perduto le proprie ali, i maghi hanno perso la facoltà di usare i propri poteri, gli elfi hanno perduto l’eterna giovinezza sfiorendo in pochi minuti. E a Sunder City tutti hanno dovuto ricominciare da capo, a reinventarsi e ad adattarsi alla nuova condizione.
Tra gli abitanti c’è anche Fetch Phillips, un umano, un investigatore privato che si definisce un Uomo al soldo, al miglior offerente vende le sue abilità del suo mestiere ma a una condizione, i suoi servigi sono riservati a tutti ma non agli altri esseri umani. Fetch si presenta per quello che è: un uomo che tira avanti, dedito alla bottiglia e agli antidolorifici, vive nell’ufficio in cui lavora, tende a mettere i bastoni fra le ruote alla polizia quando li incontra su casi in comune, è educato al minimo indispensabile, cinico e irriverente ogni qual volta si sente libero di provocare gli altri, anche a costo di prendersi un pugno in faccia o essere pestato ben bene.
Fetch viene ingaggiato dal direttore dell’unica scuola mista della città con l’incarico di ritrovare un docente vampiro sparito dal giorno alla notte. Un insegnante di più di tre secoli che come ognuno della sua specie dopo la “Coda”, chiamata così la notte in cui la magia è svanita, ha cominciato ad indebolirsi e a risentire del peso dei secoli sulle spalle. A Fetch non resta altro che cominciare le indagini cercando di capire dove possa essere il professore e nel mentre affrontare i propri fantasmi, perché umano o no anche Fetch ha molti scheletri nell’armadio che cerca di ignorare nascondendosi dietro a un bicchiere di qualsiasi cosa riesca ad annebbiargli la mente.
L’ultimo sorriso di Sunder City mostra una città che potremmo trovare anche nella realtà, dai quartieri più eleganti ai vicoli bui dove cerca rifugio chi non può permettersi altro oltre ciò che ha addosso.
Con questo primo volume della serie l’autore ci mostra, alternando passato e presente, com’è ora la città e come è arrivata a essere senza magia.
Tramite i ricordi del passato di Fetch si scopre chi è stato prima di rivelarsi il cinico e menefreghista investigatore, incurante di sé e di ciò che lo riguarda e si finisce per capire perché ogni volta sembra voglia essere punito.
Il suo modo di essere rispecchia la sua incapacità di perdonarsi, il suo vivere prendendo le distanze mostra tramite le sue azioni la diversità di genere, e nello specifico di questo fantasy non solo accettazione tra umani e appartenenti al mondo magico ma addirittura tra ogni sorta di genere proprio di questi ultimi. Non so cosa aspettarmi di preciso dal prossimo libro della serie ma forse, e se fosse possibile quel forse sarebbe sottolineato duecento volte, un briciolo di speranza della redenzione che merita Fetch potrebbe arrivare.
L’ultimo sorriso di Sunder City mostra una città che potremmo trovare anche nella realtà, dai quartieri più eleganti ai vicoli bui dove cerca rifugio chi non può permettersi altro oltre ciò che ha addosso.
Con questo primo volume della serie l’autore ci mostra, alternando passato e presente, com’è ora la città e come è arrivata a essere senza magia.
Tramite i ricordi del passato di Fetch si scopre chi è stato prima di rivelarsi il cinico e menefreghista investigatore, incurante di sé e di ciò che lo riguarda e si finisce per capire perché ogni volta sembra voglia essere punito.
Il suo modo di essere rispecchia la sua incapacità di perdonarsi, il suo vivere prendendo le distanze mostra tramite le sue azioni la diversità di genere, e nello specifico di questo fantasy non solo accettazione tra umani e appartenenti al mondo magico ma addirittura tra ogni sorta di genere proprio di questi ultimi. Non so cosa aspettarmi di preciso dal prossimo libro della serie ma forse, e se fosse possibile quel forse sarebbe sottolineato duecento volte, un briciolo di speranza della redenzione che merita Fetch potrebbe arrivare.
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