Review Party: "A caccia del diavolo" di Kerri Maniscalco
La nostra staffetta di recensioni si conclude con il quarto libro di Kerri Maniscalco. Dopo aver inseguito Jack lo Squartatore, Houdini e Dracula, Per Audrey Rose e Thomas è arrivato il momento di dare la caccia al Diavolo in persona. Scopriamo cosa ne pensa Viola... e ringraziamo Oscar Vault Mondadori per aver portato in Italia questa autrice pazzesca, ma non solo: i libri cartacei sono veri e proprio gioielli!
Titolo: A caccia del diavolo
Autore: Kerri Maniscalco
Casa editrice: Mondadori Oscar Vault
Data di uscita: 11 novembre 2020
Trama
Audrey Rose Wadsworth e Thomas Cresswell sono giunti in America, una terra audace, sfrontata, brulicante di vita. Ma, proprio come la loro Londra adorata, anche la città di Chicago nasconde oscuri segreti. Quando i due si recano alla spettacolare fiera mondiale, scoprono una verità sconcertante: l'evento epocale è minacciato da denunce di persone scomparse e omicidi irrisolti. Audrey Rose e Thomas iniziano a indagare, per trovarsi faccia a faccia con un assassino come non ne hanno mai incontrati prima. Scoprire chi sia è una cosa, ben altra faccenda è catturarlo, soprattutto all'interno del famigerato Castello della Morte che ha costruito lui stesso, un covo di torture labirintico e terrificante. Riuscirà Audrey Rose, insieme al suo grande amore, a porre la parola "fine" anche a questo caso? O soccomberà, preda del più subdolo avversario che abbia mai incontrato?
Recensione
Ed eccoci al capitolo finale di questa serie che mi ha appassionata davvero tanto! Abbiamo lasciato Cresswell e Wadsworth nella Grande Mela dopo esser sbarcati dalla nave da crociera più inquietante in cui ci si possa imbarcare. I nostri protagonisti hanno dovuto affrontare parecchi ostacoli in tutti i precedenti volumi, li abbiamo visti e conosciuti grazie alle loro sfaccettature, i loro punti forti e soprattutto quelli deboli.
In questo quarto volume qualcosa però cambia, il lato romance prende il sopravvento lasciando in un angolo il dettaglio delle autopsie che a me piace così tanto. Scelta voluta e dovuta perché qualcosa nel rapporto tra Audrey Rose e Thomas subisce un bel contraccolpo, come se nei precedenti volumi non ne avessero già subiti. A NY ci sono degli omicidi che catturano la loro attenzione per alcune similitudini con quelli di Londra; alcuni indizi vengono studiati e ripassati fino a trovare quello che serve per spostarsi a Chicago e dare la caccia al responsabile prima di omicidi efferati e ora di sparizioni.
Si cambia città e insieme ad esso anche il modus operandi dell’assassino muta. Nessuna traccia da seguire, nessun cadavere da ispezionare ma è altro ad attirare l’attenzione alle indagini. Il colpevole di tutto sta muovendo le sue pedine, porta le paure di Audrey Rose a ritornare a galla e a vederle concretizzate, spingendosi ben oltre quando giocherà in attacco. Non è difficile capire chi sia il colpevole, l’autrice volendo fornisce l’indizio già dalla trama e i personaggi che ruotano intorno all’esser indicati come tali son pochi, ma è la bravura nello scrivere della Maniscalco a far insinuare il dubbio e l’incertezza nel lettore.
Altra cosa che colpisce è la diversità del vivere la vita da Londra agli States: mi ero abituata alla necessità di fine Ottocento di avere uno chaperon per le fanciulle e ho trovato adorabile ogni tentativo di Thomas di render tutto con una nota piccante quando voleva star da solo con Audrey Rose! Mentre negli States e, soprattutto a Chicago, questa necessità di salvaguardare l’innocenza delle fanciulle sparisce in toto: le donne lavorano, si muovono in autonomia senza esser per questo additate come poco di buono. Ma è questo dettaglio che le rende delle ottime prede per l’assassino…
Vari personaggi si ritrovano a presenziare in questo volume, anche qualcuno che si pensava non dovesse aver alcun rilievo invece… come ci spiazza la Maniscalco non ce n’è.
Ormai mi conoscete, sono più lato thriller rispetto al romance ma non posso certo esser sempre accontentata! Detto questo, consiglio la lettura di tutti i quattro volumi in fila così da avere tutto pronto e fresco al richiamo alla memori.., e se potete gustatevi i cartacei perché sono curati ad hoc, dalla copertina all’interno. Piccole chicche, veramente! e guarda a caso, Natale si sta avvicinando... pensateci!
Altra cosa che colpisce è la diversità del vivere la vita da Londra agli States: mi ero abituata alla necessità di fine Ottocento di avere uno chaperon per le fanciulle e ho trovato adorabile ogni tentativo di Thomas di render tutto con una nota piccante quando voleva star da solo con Audrey Rose! Mentre negli States e, soprattutto a Chicago, questa necessità di salvaguardare l’innocenza delle fanciulle sparisce in toto: le donne lavorano, si muovono in autonomia senza esser per questo additate come poco di buono. Ma è questo dettaglio che le rende delle ottime prede per l’assassino…
Vari personaggi si ritrovano a presenziare in questo volume, anche qualcuno che si pensava non dovesse aver alcun rilievo invece… come ci spiazza la Maniscalco non ce n’è.
Ormai mi conoscete, sono più lato thriller rispetto al romance ma non posso certo esser sempre accontentata! Detto questo, consiglio la lettura di tutti i quattro volumi in fila così da avere tutto pronto e fresco al richiamo alla memori.., e se potete gustatevi i cartacei perché sono curati ad hoc, dalla copertina all’interno. Piccole chicche, veramente! e guarda a caso, Natale si sta avvicinando... pensateci!
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