Le recensioni di Viola: "La Regina di Athelia" di Aya Ling
Ed eccoci al capitolo finale di questo retelling di Aya Ling. Viola è felice di tornare ad Athelia insieme a Kat e Edward per scoprire finalmente se il loro sarà un vero lieto fine degno di una favola. Scopriamo cosa ne pensa del romanzo pubblicato a gennaio da Hope Edizioni.
Titolo: La Regina Di Athelia
Serie: Le Favole Incompiute #4
Autore: Aya Ling
Editore: Hope Edizioni
Genere: Retelling, Fantasy, Young Adult
Prezzo: € 3.99
Data Di Pubblicazione: 22 Gennaio 2021
Trama
Kat ora è mamma di un principino di otto mesi. Pazza di gioia per il piccolo Eddie, dedica gran parte delle sue energie a crescerlo, pur di non lasciarlo in mano alle tate, come tradizione vorrebbe. Impegnata nel duplice ruolo di madre amorevole e degna sovrana, Kat ha sempre meno tempo da dedicare al marito Edward, il quale non è molto contento di questa situazione. Riuscirà Kat a gestire il suo ruolo di moglie, madre e membro della famiglia reale?
Recensione
Ed eccoci al capitolo finale di questo retelling di Aya Ling. Sono felice di tornare ad Athelia insieme a Kat e Edward per scoprire finalmente se il loro sarà un vero lieto fine degno di una favola. Perché dico così? Per il semplice fatto che tutte le favole con le quali sono cresciuta mostrano il lieto fine con il coronamento del matrimonio tra i due protagonisti. Beh, la Ling questa soddisfazione o illusione non ce la da e per ogni volume abbiamo sì raggiunto qualcosa di positivo ma con poco di solido.
Edward e Kat sono riusciti finalmente a coronare il loro amore e hanno potuto sposarsi cambiando le leggi di Athelia, ora sono genitori di un piccolo monello di circa otto mesi affamato delle attenzioni della madre. Il protocollo prevede che il bambino debba essere lasciato alle tate ma sapete bene tanto quanto me che Kat si farebbe scorticare viva piuttosto che non occuparsi del proprio bambino. E chi è mamma lo sa che con un bambino piccolo il tempo da concedersi per altro è ridotto ai minimi termini. Kat è felice di essere madre e non lo cambierebbe con niente al mondo ma questo suo nuovo “ruolo” la tiene lontana dal resto: lo stare nello stesso ufficio insieme al marito, discutere con lui cosa poter fare per migliorare le cose, trovare il modo di parlare col Parlamento per modificare quelle leggi ormai obsolete, curare la scuola per ragazze. Anche passare qualche momento di più da sola con Edward è ormai un miraggio. Piccoli screzi e piccole incomprensioni portano la coppia a trovarsi a fare i conti con quel lato della medaglia che i cartoni animati non mostrano, a trovarsi poco in sintonia su qualcosa di specifico e il non volersi mettere a parlarne perché fermi nella loro testardaggine di essere nel giusto. È l’amore che provano reciprocamente a essere messo sulla bilancia, a essere messo sotto esame ancora di più e solo una spintarella in una direzione ben precisa li può portare a ritrovare la giusta intesa. Ci riusciranno?
La Ling ci fa sognare ad occhi aperti ma stando ben piantate coi piedi a terra, il lieto fine sembra scontato ma è pieno di insidie. Come ogni altro volume, l’autrice tocca temi attuali e cerca di suggerire una soluzione. Inoltre, inserisce ancora la difficoltà del gentil sesso di esser trattata da pari da un uomo nonostante tutto, questa volta tramite la “bicicletta” e ogni volta vi troverete a sorridere quando la menzioneranno.
Di per sé la storia si legge in maniera scorrevole, ho avuto qualche difficoltà in alcuni tratti perché odio i “ma” ogni due righe e non sono una simpatizzante della troppa punteggiatura che addirittura in alcuni casi ho trovato superflua. Il file donato dalla casa editrice doveva ancora subire qualche modifica di impaginazione e quindi evito di menzionare certi errori, ma ho trovato anche parecchi refusi che, in un file che aveva subito la lettura finale da parte del loro staff, non dovevano esserci. Peccato.
Per quel che riguarda la storia la valutazione è quattro piume, per il resto ahimè si scende un bel po’. Sarò anche la classica rompipalle al quadrato ma ormai avete imparato a conoscermi! Cosa intendo per resto? Eh! I primi due volumi e la novella avevano una marcia in più, curati in ogni dettaglio, mentre gli ultimi due no, proprio per gli errori di cui sopra. Purtroppo, è una serie in calando, ed è un peccato.
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