La recensione di Ilenia: "Nessuno mi può giudicare" di Paolo Chiozza
Può un libro scritto per divertire cambiare il lettore? La risposta ce la da Ilenia parlandoci di "Nessuno mi può giudicare" scritto da Paola Chiozza e pubblicato poche settimane fa. Scopriamolo insieme!
Titolo: Nessuno mi può giudicare
Autore: Paola Chiozza
Editore: Self publishing
Genere: Chick-lit
Prezzo: € 2,99
Data D’uscita: 21 febbraio 2021
Trama
Dicono che quando smetti di cercarli, gli uomini iniziano a bussare alla tua porta.
È proprio quello che succede a Sienna Nolan, trent’anni appena compiuti e una carriera in ascesa nel mondo del giornalismo. Non cercava un ragazzo, ma solo una promozione… invece si ritrova improvvisamente disoccupata, in crisi esistenziale e con due corteggiatori di troppo.
Quando la direttrice della rivista le offre la possibilità di scrivere un ultimo articolo, Sienna non ha dubbi: farà qualsiasi cosa per riavere il suo lavoro. Anche sfruttare la sua assurda situazione sentimentale e usare due uomini come cavie per un’inchiesta sulla differenza d’età nelle coppie.
L’imbarazzo della scelta non è solo un modo di dire. Sienna è in imbarazzo davvero perché, be’… non ha una relazione decente dai tempi della scoperta della ruota! Come ci si comporta con un uomo di dieci anni più grande? E con un ragazzo di dieci anni più giovane?
Brandon ha quarant’anni ed è un medico di successo, con un’interminabile fila di donne in sala d’aspetto. È normale che sembrino tutte pronte a spogliarsi, e non solo per farsi visitare?
Hunter invece è un ventenne sfacciato e malizioso, con troppi tatuaggi e troppo poco senso del pudore. Un bad boy da manuale che la desidera e non ha paura di dirlo. Un cliché vivente, se non fosse per quello che nasconde dietro le apparenze. Sienna non è mai stata il tipo che tiene un piede in due scarpe, ma… ehi, siamo ragazze! Adoriamo le scarpe, e queste a lei piacciono davvero un sacco.
Divertimento, nessuna complicazione sentimentale e un solo obiettivo: riprendersi il posto in redazione. Ma cosa succede se l’amore ti prende alla sprovvista? Se ti fa dimenticare che doveva essere tutto un gioco?
Un casino. Ecco.
Recensione
«I libri sono la memoria del tempo, affidiamo ogni cosa a loro. Sono il rifugio delle nostre emozioni.» Solomon sorride. «Ogni volta in cui chiudiamo un libro, non siamo gli stessi che eravamo quando l’abbiamo aperto.»
Non è vero, miei amati disastri? Leggiamo storie – indipendentemente dal genere, dall’autore o da chi lo pubblica – e viviamo avventure, proviamo emozioni… Iniziamo il libro e siamo una persona, lo finiamo e ci siamo trasformati: a volte in modo indelebile ed evidente, altre volte sono piccoli cambiamenti che facciamo fatica a riconoscere allo specchio ma sono lì. Ora vi chiederete: come puoi cambiare leggendo “Nessuno mi può giudicare”, un chick lit?
Domanda onesta, onestissima… ma è proprio in questa domanda che risiede la magia della lettura. Prendete un libro scritto per far divertire: esempio perfetto per #NMPG, la stessa Paola lo ha detto. Abbiamo tra le mani un libro ironico, accattivante, con una protagonista che rappresenta tutte noi, le Bridget Jones che non toccano mai il fondo della sfiga, perché scoprono che c’è sempre un nuovo livello. Sierra pensa di aver in mano la promozione tanto ambita, alla soglia dei 30 anni (che brutto risveglio, ti capisco Sierra. All’alba dei miei trenta, ho pianto una settimana!) sa che non può sostituire un letto freddo con il lavoro, ma ehi! Lo conoscete il detto “Piuttosto che niente, è meglio piuttosto”? Okay, forse in dialetto suona meglio, ma ci siamo capite! Meglio vedere il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto… e se l’amore fa schifo, gli uomini pure, evviva il lavoro! Maaaaaaaa… no, non va come pensava. Se da una parte il lavoro rischia di colare a picco peggio del Titanic, dall’altra il fato esagera.
Sierra, con una relazione decente mai pervenuta, si ritrova ad avere due spasimanti, uno il completo contrario dell’altro. Da una parte c’è Brandon: medico quarantenne che sembra aver mangiato il manuale della perfezione. Uscire con lui è sicuro… tutto ciò che non può esserlo con Hunter. Eh, dall’altra parte c’è il Bad Boy che fa sospirare tutte, dalle adolescenti alle mamme. Giovane, sfrontato, irriverente, Hunter non sa cosa sia la perfezione, come sia l’uomo modello. Non gliene frega niente, sa che vuole Sierra e la spinge oltre i suoi limiti. Tenere il piede in due scarpe non è giusto… ma a Sierra piacciono entrambi, che male c’è a vedere come va? A maggior ragione se può ricavarci qualcosa, no? La strada per il successo passa attraverso il suo cuore… ma niente andrà come immagina.
Sta succedendo qualcosa dentro di me, e non si tratta solo del respiro di XXXXXX che mi entra nei polmoni e li fa suoi. È lui… lui, che si sta prendendo tutto con un bacio. Le mie paure, le mie aspettative, i miei desideri. La sua bocca è un problema e un rimedio. Non cercavo un uomo e non ne volevo uno mi facesse sentire così. Come se tutto avesse finalmente un senso.
Insomma… un libro fatto per divertire, ma che fa anche sospirare. Un libro che, tra le righe, ha dei piccoli messaggi subliminali, se li vogliamo chiamare così. Spesso giudichiamo senza sapere. Oh, è facilissimo, basta scorrere la bacheca di Facebook, leggere due commenti qui e lì. Puntare il dito sembra essere diventato un passatempo ed è semplice fare affidamento ai giudizi. Il bad boy tatuato? Sarà un delinquente, non può essere affidabile per costruire qualcosa, ecc… vi ritrovate, vero? Sono pensieri che spesso leggiamo nei libri, ma che sono così veri da poterli associare anche nella realtà. E allora basterebbe fare come Sierra: puntare i piedi, stabilire una strategia e prendersi quello che si vuole… ma ecco l’altro insegnamento: i piedi di piombo non servono, bisogna essere sempre pronti ad adeguarsi. La sorpresa è dietro l’angolo, chi si impunta è perduto. I sogni non si avverano?
Scherzi a parte… Sierra ci mostra che i piani sono utili, ma che bisogna essere pronte a cambiare tutto, a rivoluzionare anche la propria identità, il proprio modo di pensare e, perché no, le proprie convinzioni. E se la protagonista è reale, tanto potrebbe essere la tua copia, e leggi che riesce a raggiungere un obiettivo nonostante la strada a curve, come puoi non cambiare? Come puoi essere la stessa persona di prima?
Ho apprezzato tanto questo romanzo, nonostante avessi capito da subito l’effetto sorpresa. Sierra, Brandon e Hunter sono uno dei triangoli più riusciti che ho letto recentemente.
Ve lo consiglio!
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