Review party: "Space. Lo spazio che ci unisce" di Penny Reid
Mentre si appresta a tuffarsi sulla lettura del capitolo finale di questa serie fantastica, leggiamo quello che pensa Ilenia di "Space. Lo spazio che ci unisce" di Penny Reid, uscito ieri grazie a Always Publishing. Piccolo avviso: non leggete la recensione se non avete ancora letto "Motion"! Disastro avvisato...
Titolo: Space. Lo spazio che ci unisce
Autore: Penny Reid
Edizione: Always Publishing Editore
Prezzo: €.4,99 (ebook)/ €.13,90 (cartaceo)
Genere: New Adult
Data di pubblicazione: 29 aprile 2021
Trama
Una settimana.
Uno chalet in montagna.
Un genio della fisica.
Un musicista di successo.
Un passato mai dimenticato.
Cosa potrebbe andare storto?
Mona DaVinci è una donna geniale, riconosciuta come una delle più grandi menti della sua generazione. In cerca di riposo e relax, si rifugia nello chalet di famiglia ad Aspen, il suo posto preferito per rilassarsi quando riesce a prendersi una pausa dalla sua vita frenetica.
Tutti i suoi piani dettagliati però vanno in fumo quando arriva ad Aspen e trova la baita di famiglia occupata dal fratello, Leo, e i suoi amici, tra i quali c’è anche il ragazzo da cui quasi tre anni prima Mona è scappata via, e a lungo lo ha rimpianto.
Abram, oggi, è il frontman di una band di successo: ha scalato le classifiche con le sue canzoni ed è in procinto di partire per una tournée.
Mona ha sofferto molto per il modo in cui lo ha ingannato. Ancora innamorata di lui, prende la decisione di offrirgli la sincerità che gli aveva negato, anche se in ritardo.
Ma Abram non è disposto ad ascoltarla.
Tradimento, rabbia e desiderio di vendetta ancora gli infuriano dentro. Ferito dal raggiro e dalle bugie di Mona, è convinto che per lei quella settimana trascorsa insieme non sia stata altro che un gioco, che non le sia mai importato niente di lui. La voglia di punirla lotta contro il desiderio di amarla, contro la chimica che li aveva già uniti e la mancanza di onestà che li aveva distrutti. Mona e Abram avranno una sola settimana per rimettere ordine nei loro cuori. Ci riusciranno?
Lui è in cerca di vendetta.
Lei desidera il suo perdono.Chi avrà la meglio?
Recensione
Ultima occasione: se non avete letto "Motion" non proseguite la lettura!Il primo libro si chiude con la scelta che deve fare Mona: ha due strade e sa che, qualunque prenda, qualcuno soffrirà... e allora sceglie la famiglia, sceglie di non smascherare sua sorella e di allontanarsi da Abram nel cuore della notte.
Si parte proprio da qui, dal nostro bel musicista. Conosce "Lisa" solo da 6 giorni, eppure sente qualcosa di forte. Ha trovato la sua musa... ma quando se la trova davanti capisce che qualcosa non va. Capisce che la persona davanti non è la SUA Lisa.
Due anni dopo, né Mona né Abram sono riusciti ad andare avanti. Mona si è buttata nel lavoro, non si è più lasciata andare alle emozioni. L'aver mentito ad Abram le toglie serenità ma sa di non poter tradire sua sorella... questo non significa non seguirlo online. No, non diventa una piccola stalker, ma si tiene informata: sa che Abram è caduto più volte in una spirale distruttiva, ma ha avuto la forza e il coraggio di rialzarsi. Sa che deve andare avanti, ma non ci riesce. E allora che fare? La soluzione è lo chalet di famiglia ad Aspen. Accompagnata dalla sua migliore amica parte: non si aspetta di trovare lo chalet pieno di gente invitata da suo fratello, men che meno che tra queste persone ci sia Abram.
Pensavo che sarei stata al sicuro nella mia corazza, ma a quanto pare non era così. Abram era lì, reale, in piedi davanti a me. Aveva il profumo di Abram. Aveva l’aspetto di Abram, ma anche no. Era Abram, ma anche no. Mi feci una domanda che non mi era mai venuta in mente prima di allora: Che cosa speri di ottenere da tutto questo? La risposta fu un immediato e sonante Niente.
Anche per Abram è uno shock, soprattutto l'ondata di rabbia che arriva all'improvviso. Quel giorno di due anni prima, ha perso la sua musa, si è sentito tradito e non è mai riuscito ad andare avanti, non veramente. Dovrebbe essere felice, la sua band sta raccogliendo successo, sta per partire per un tour, eppure l'unico pensiero è farla pagare a Mona per tutto il dolore che gli ha arrecato.
Dato quello che mi aveva fatto, come sarebbe stata una vendetta nei confronti di Mona DaVinci? Cosa avrei potuto fare per pareggiare i conti con l’Einstein di questa generazione?
Mi manca. Sì. Esatto. Mi mancava. E sentire la mancanza di una persona non è soltanto sentire la sua assenza. La distanza esiste. La separazione è reale. È un concetto misurabile, ma anche intangibile. Cos’è questo spazio fra noi? Questo spazio di separazione?
Oh, Disastri, che libro!!! Motion mi aveva ammaliata, ma Space mi ha proprio conquistata. Il pov di Abram dà veramente quel qualcosa in più che mancava nel primo libro, il ritmo di narrazione diventa incalzante, avvolgente, catturando il lettore. Non ci sarà erotismo (e non se ne sente la mancanza), ma non manca nulla. Risate, lacrime, dolore... sentiamo tutto sulla pelle. Finalmente una trilogia new adult pura, curata in ogni particolare, coerente.
Non vedo l'ora di scoprire come finisce la storia di Mona e Abram, due elementi che sulla carta non possono legare, ma che in realtà creano qualcosa di esplosivo! Penny Reid mi aveva conquistato con i fratelli barbuti, ma con questo libro ha fatto centro. E se non avete ancora inquadrato la storia, non vi è chiaro quello che potreste leggere...
«Posso ascoltare il battito del tuo cuore?» Sussultai e sbattei gli occhi, confuso «Cosa?» «Posso ascoltare il battito del tuo cuore? Ovviamente, va benissimo se mi dici di no. È perfettamente sensato. Anzi, mi aspetto che tu mi dica di no. Ma dato che ho già confessato a livelli plasmatici di essere pazza di te, e di essere ancora innamorata di te, potrei benissimo fare una tripletta di egoismo e mortificazione…una tripletta al quadrato? Una tripletta esponenziale? Un trittico di vergogna? Non lo so, finisci tu la frase…e chiedimi che cosa voglio davvero.» Cosa? «Vuoi…ascoltare il battito del mio cuore? È questo ciò che vuoi?» «Sì.» Annuì con un’espressione sincera e decisa. «Voglio sdraiarmi accanto a te.» Spostò lo sguardo sul lato sinistro del mio petto, e deglutì, fissando quel punto con evidente desiderio. «Voglio poggiare l’orecchio proprio lì.» Alzò la mano e si fermò appena prima di toccarmi. Il suo respiro si fece accelerato, e la sua voce più dolce. «E voglio ascoltare il tuo cuore. Lo voglio più di quanto non voglia respirare, se devo essere sincera. E adesso lo sono, come abbiamo stabilito.» La fissai. La fissai, e la fissai, e la fissai. La fissai e cercai di mantenere l’equilibrio, perché il pavimento e il terreno sotto i miei piedi si muovevano. La caverna si aprì e si allungò davanti a me. La fissai e provai paura, perché capii. Per tutta la mia vita, da quel momento in avanti, sarei stato pazzo di Mona DaVinci.
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