“Noi… le imperfezioni dell’amore” di S.P. Hopeful

Recensione a cura di Jessica

Eccoci al bis di questa seconda stagione sportiva firmata Hopeful. Abbiamo amato Daniel e Aurora, li abbiamo supportati nelle loro difficoltà, abbiamo tifato per un amore che ha combattuto contro il destino vincendo.

Fuoco, fiamme, tempesta è quello che provo nella frazione del secondo in cui tutto ciò accade.

Pochi attimi capaci di racchiudere in sé un sentimento difficile da imbrigliare. Cassandra, gemella di Daniel, deve giocare bene le sue carte fra l’acqua e la terraferma, al bordo della sua Audi TT RS, la sua Priscilla, il simbolo di un’autonomia che tutte le ragazze dovrebbero pretendere.

Che sia un’auto, uno sport fisico, una posizione dirigenziale o un boccale di birra, ogni donna dovrebbe sentirsi libera di esprimere se stessa nei tempi e nei modi che vuole, senza avvertire su di sé il peso del giudizio altrui.

Le braccia che mi stringono, i baci delicati, il suo sorriso e il suo esserci, sono ciò che dava più senso a tutto.

L’amore è presenza forte, sa essere ingombrante e totalizzante, sa monopolizzare il tempo e lo spazio, sa pretendere per sé e per gli altri, non ha paura, non teme il giudizio, non rimane sorpreso della propria forza ma riesce sempre a sorprendere gli altri.

L’amore non ha limiti nella dolcezza e nell’irruenza. Non si chiede il perché ma è presenza costante e assenza di limiti. È in grado di riempire e soprattutto di dare senso. È un esserci quello del giovane nuotatore Enea che da senso alla vita della nostra Cassandra alla quale non mancano di certo dubbi e preoccupazione.

E poi il male nascosto dietro alle pagine, un male oscuro che miete vittime tra le nostre giovani e maggiormente tra gli sportivi. Un male che si nutre della fragilità emotiva di Cassandra, delle sue debolezze che si intrecciano paradossalmente con i suoi sogni.

Quando non si sta bene con se stessi non esiste medicina che possa guarirci, neanche l’amore stesso perché non possiamo amare un altro se non impariamo prima ad amare il bene più prezioso, la nostra sola e unica vita.

Allora occorre ricostruire e ricostruirsi. Rinunciare a tutto ciò che si è ottenuto. Riprendere in mano la propria vita e tuffarsi letteralmente in un percorso che ci vede in prima linea come soldati sul fronte di una guerra invisibile e subdola.

Riuscirà Cassandra a vincere?

Ad Enea d’altronde non mancano le guerre da combattere. La prima e più importante con se stesso e con le delusioni che lo hanno reso arido e sterile nei sentimenti e nelle emozioni.

Enea ha bisogno di una carica, di una spinta verso l’ignoto, ma anche lui per lasciarsi andare veramente avrà necessità di tornare a scavare nel proprio passato e di chiudere fuori dalla propria vita ciò che non merita di starci, nonostante il ruolo e l’importanza.

Due ragazzi giovani con la passione per uno sport, il nuoto, capace di regalare grandi soddisfazioni, ma anche di chiedere in cambio un enorme impegno come tempo e di inghiottire ogni altro interesse che non siano allenamenti, tuffi e medaglie.

Eppure l’amore quando arriva è in grado di travolgere tutto per poi scoprire che ci rende più forti e non più deboli come temevamo.

Cassandra ed Enea, il fuoco, le tartarughe marine, la pace della notte, le corde dell’anima, per una lettura intensa ed emozionante.

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