"Non mentirmi" di Sagara Lux
Adoro muovermi tra le pieghe dell’umanità, in mezzo ai turbamenti, alle imperfezioni, ai difetti, agli uomini che hanno paura, alle donne che fanno scelte avventate, consapevoli che non potranno tornare indietro, eppure spericolate e incoscienti.
Ecco, adoro l’incoscienza, e Sagara Lux con questo romanzo mi porta con sé in un viaggio poco elegante, nonostante i suoi protagonisti a tutti gli effetti lo siano, eleganti.
Nathan, un fiero avvocato, un professionista stimato, un individuo distrutto, un uomo che per sopravvivere è sceso a patti col Diavolo. La verità alla quale giungere attraverso vie indiscrete, le mani sporche, la disperazione, la colpa e il perdono che arriva attraverso la musica, trasportato dal suono di un violino.
La ragazza di questo romanzo è giovane anagraficamente ma molto indipendente, tenace nel perseguire i propri obiettivi e consapevole della propria unicità. Non elemosina affetto, non ha bisogno dello sguardo di un uomo per sentirsi completa. A lei spetterà l’onore e l’onere di sfidare il passato di Nathan e sarà brava a utilizzare tutte le armi in suo possesso per garantirsi la vittoria.
Il passato di Nathan è oscuro, perverso, al limite del lecito, tra il crimine e la follia. Il suo mestiere è la sua vita e allo stesso tempo la sua condanna. Considera la giustizia come un miraggio e l’amore, al quale ha smesso di credere è per lui null’altro che una perfida illusione. I desideri sono pericolosi e lo sono per diversi motivi, fra tutti perché la necessità di esaudire un desiderio ci rende fragili, deboli, vulnerabili. I desideri di Nathan però non sono solo pericolosi, hanno il potere di uccidere, l’oggetto del desiderio, l’anima e il desiderante stesso.
È una trama che prova a essere thriller e bisogna riconoscerle che una certa tensione si respira soprattutto nella prima parte, quella in cui il lettore sa che la battaglia si sta combattendo sul terreno del passato, ma ignora totalmente i fatti accaduti e dubita che possa esserci una via diversa da quella che ci si aspetta di percorrere.
Miranda vuole tutto: i segreti, gli sguardi, il calore delle mani, i demoni. È pronta ad accogliere emozioni, ricordi e rimpianti, tutto ciò che si cela dietro l’apparenza di un uomo che fa fatica a guardarsi allo specchio. La passione è coprotagonista tra le pagine, presente nelle note che escono dal violino di Miranda e in un piacere che rimane sospeso come una meravigliosa melodia che continui a sentire anche dopo che il sipario è calato.
Miranda è capace di vedere. Con il suo sguardo attento mette a nudo l’anima di Nathan che prova a fuggire da se stesso, da lei, dall’amore, pur non mancando mai di essere consapevole dell’inutilità della sua resistenza. Mi piace pensarli così imperfetti questi personaggi. Incapaci di smettere di guardare l’altro nonostante i pericoli e gli ostacoli che di volta in volta si presentano.
Miranda sa prendersi quello che vuole. È una protagonista che non scende a compromessi con se stessa pur facendolo a volte con la vita. Se è impensabile infatti vivere senza tener conto delle decisioni altrui è anche positivo pensare che una giovane donna si dimostri coraggiosa e consapevole anche nell’errore.
Riuscirà la bella violinista a spezzare le catene invisibili e robuste che bloccano il nostro bell’avvocato? Una cosa è certa, se c’è una forza che può spezzare le catene è proprio l’amore e in questo romanzo ne troverete in abbondanza. Capitoli brevissimi e un buon stile di scrittura renderanno piacevole la vostra esperienza.
Ecco, adoro l’incoscienza, e Sagara Lux con questo romanzo mi porta con sé in un viaggio poco elegante, nonostante i suoi protagonisti a tutti gli effetti lo siano, eleganti.
Nathan, un fiero avvocato, un professionista stimato, un individuo distrutto, un uomo che per sopravvivere è sceso a patti col Diavolo. La verità alla quale giungere attraverso vie indiscrete, le mani sporche, la disperazione, la colpa e il perdono che arriva attraverso la musica, trasportato dal suono di un violino.
Miranda è come la musica che suona. Pericolosa.
La ragazza di questo romanzo è giovane anagraficamente ma molto indipendente, tenace nel perseguire i propri obiettivi e consapevole della propria unicità. Non elemosina affetto, non ha bisogno dello sguardo di un uomo per sentirsi completa. A lei spetterà l’onore e l’onere di sfidare il passato di Nathan e sarà brava a utilizzare tutte le armi in suo possesso per garantirsi la vittoria.
Il passato di Nathan è oscuro, perverso, al limite del lecito, tra il crimine e la follia. Il suo mestiere è la sua vita e allo stesso tempo la sua condanna. Considera la giustizia come un miraggio e l’amore, al quale ha smesso di credere è per lui null’altro che una perfida illusione. I desideri sono pericolosi e lo sono per diversi motivi, fra tutti perché la necessità di esaudire un desiderio ci rende fragili, deboli, vulnerabili. I desideri di Nathan però non sono solo pericolosi, hanno il potere di uccidere, l’oggetto del desiderio, l’anima e il desiderante stesso.
È una trama che prova a essere thriller e bisogna riconoscerle che una certa tensione si respira soprattutto nella prima parte, quella in cui il lettore sa che la battaglia si sta combattendo sul terreno del passato, ma ignora totalmente i fatti accaduti e dubita che possa esserci una via diversa da quella che ci si aspetta di percorrere.
La vita è sbagliata: non ti propone mai la tua occasione quando sei nel pieno delle tue possibilità. Se la vuoi afferrare devi dimostrare di esserne degno, in qualsiasi condizione tu ti trovi.In mezzo alla storia sono presenti importanti spunti di riflessione che portano la lettura sul piano dell’immaginario e del vissuto personale di chi sta leggendo che si trova inevitabilmente a ripercorrere i fatti della propria vita per dare conferma a ciò che l’autrice scrive con evidente padronanza del tema.
Miranda vuole tutto: i segreti, gli sguardi, il calore delle mani, i demoni. È pronta ad accogliere emozioni, ricordi e rimpianti, tutto ciò che si cela dietro l’apparenza di un uomo che fa fatica a guardarsi allo specchio. La passione è coprotagonista tra le pagine, presente nelle note che escono dal violino di Miranda e in un piacere che rimane sospeso come una meravigliosa melodia che continui a sentire anche dopo che il sipario è calato.
Miranda è capace di vedere. Con il suo sguardo attento mette a nudo l’anima di Nathan che prova a fuggire da se stesso, da lei, dall’amore, pur non mancando mai di essere consapevole dell’inutilità della sua resistenza. Mi piace pensarli così imperfetti questi personaggi. Incapaci di smettere di guardare l’altro nonostante i pericoli e gli ostacoli che di volta in volta si presentano.
Miranda sa prendersi quello che vuole. È una protagonista che non scende a compromessi con se stessa pur facendolo a volte con la vita. Se è impensabile infatti vivere senza tener conto delle decisioni altrui è anche positivo pensare che una giovane donna si dimostri coraggiosa e consapevole anche nell’errore.
Riuscirà la bella violinista a spezzare le catene invisibili e robuste che bloccano il nostro bell’avvocato? Una cosa è certa, se c’è una forza che può spezzare le catene è proprio l’amore e in questo romanzo ne troverete in abbondanza. Capitoli brevissimi e un buon stile di scrittura renderanno piacevole la vostra esperienza.
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