"From me to us" di Naike Ror

 

Perdersi tra le pagine di un libro…è quello che mi accade ogni volta che leggo una storia di quest’autrice e lo so, sono clamorosamente di parte perché della Ror leggerei anche la lista della spesa. Comunque, ho dovuto aspettare un giorno per riuscire a scrivere queste righe, dovevo metabolizzare e mettere in ordine le emozioni che ho provato durante la lettura. È un amore dolce e intenso quello fra Boyce e Sandy, di quelli che fanno battere forte il cuore, ma che, quando arrivano, riescono a mettere a soqquadro l’intera esistenza.

Insaponai il viso, passai il rasoio attentamente, poi mi buttai sotto la doccia e quando uscii dal box vidi Sandy appoggiato alla porta che mi fissava con lo stecchino del lollipop tra le labbra. «Hai bruciato la camicia?» «No.» «Ti serve qualcosa nel bagno?» «No.» Si affiancò a me, davanti allo specchio appannato, ancora avvolto nell’accappatoio. «Devo preoccuparmi?» Rimase qualche istante in silenzio a guardarmi attraverso il riflesso dello specchio. «Io ti vedo» disse. «Anche io ti vedo nonostante il vetro appannato.» Sandy pulì il vetro con un asciugamano e si rimise al mio fianco. «Io ti vedo nel mio futuro, Boyce. Vedo me in questa città, vedo noi a Dallas, e mi immagino a prendere da solo un aereo. Mi vedo passeggiare in una città in Germania e a guardare il tramonto in Grecia. Io, adesso, ci vedo.»

Tutto si svolge in una piccola cittadina dell’Alabama, Sweet Albany, un posto dove nessun segreto riesce a rimanere tale, perché come si dice da noi, il paese è piccolo e la gente mormora. 

Boyce, vent’anni prima, era il bullo del liceo che aveva preso di mira Sandy perché si vestiva con colori sgargianti. Personalità dirompente la sua, determinato, arrogante e presuntuoso che però gli è valsa una sfavillante carriera come architetto a San Francisco. Sandy invece è un uomo mite, altruista e accomodante con tutti, che è rimasto invischiato in quel paesino del profondo sud diventandone sindaco e preside del liceo. Una sorta di ringraziamento per l’intera comunità visto che lui e Bella, sua sorella più grande, sono rimasti orfani di entrambi i genitori, quando erano piccoli e l’ex Sindaco si è fatto carico della loro Patria Potestà. 

Perfetta scelta di ambientazione della trama, a mio parere, proprio per delineare, definire e dare un senso forte alla personalità di Sandy. Perfetta l’evoluzione di Boyce, sempre coerente con sé stesso, ma capace di gesti grandiosi (e non poteva essere diversamente) per far capitolare l’uomo dei suoi sogni. 

Perfetta scelta stilistica quella di dare il giusto spazio sia ai dialoghi che sono a tratti irriverenti, laddove c’è un serrato botta e risposta tra i due, e a tratti sofferti, sia a quella parte che riguarda più l’introspezione dei personaggi. Perfetto il colpo di scena che non mi sarei mai aspettata e che crea quello scompiglio che ti lascia con il fiato sospeso fino a che Boyce non ci mette una pezza (e qui avrei preso volentieri a schiaffi Sandy…). Perfetto il finale, una sorta di chiusura di un cerchio fatto con il compasso. Quindi tutto perfetto? Avendo iniziato a leggere appena è uscito, ho trovato dei refusi. Niente di esagerato o grave, ma l'autrice ha già corretto. Se come me avete fatto click immediatamente, aggiornate il file nella vostra libreria Kindle prima di leggere!

Comunque, le storie della Ror vanno lette in due fasi differenti: la prima è quella della curiosità, il libro va divorato per la trama emozionante, avvincente e accattivante che lei, come poche, sa scrivere; la seconda è quella della calma, della consapevolezza, quel modo di assaporare lentamente tutti i dettagli che sono sfuggiti alla prima lettura. C’è bisogno quindi di chiedermi se mi è piaciuto? L’ho semplicemente adorato. Ho amato Boyce e Sandy e ne ho carpito tutte le emozioni grazie al pov di entrambi, ma ho amato anche tutti gli altri personaggi che sono sì secondari, ma che sono fondamentali al fine della storia.

Piccanti il giusto le scene hot… Quindi, ne consiglio vivamente la lettura, non può mancare nella libreria di noi lettrici che amiamo questo genere di trame e che, mi ripeto, adorano perdersi tra le pagine di un libro.



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