Review party: "La mossa dell'assassino" di Angela Marsons

Sono qui a parlarvi de "La mossa dell'assassino" di Angela Marsons, ma devo iniziare con una piccola premessa: il primo lavoro che leggo di questa autrice e, specialmente all'inizio, mi sono dovuto un attimo ambientare per capire la situazione nella quale mi calavo. Colpa mia, diciamo, ma la trama era troppo interessante per iniziare la serie dal primo!

Con il passare dei capitoli, è aumentata a dismisura la voglia di scoprire di più sul passato della detective Kim Stone e della sua squadra. I personaggi sono caratterizzati, per me, in modo davvero intrigante!

La storia si basa principalmente su due temi: l'indagine per la cattura di un serial killer e la fase processuale di un caso avvenuto antecedentemente alla serie di assassini.

Il mio primo pensiero è stato: finalmente un thriller fatto a modo, con tutto quello che serve al posto giusto. Non sono un lettore scheggia, ma facevo fatica a staccarmene, segno della buon riuscita. Curato e tecnico, ma affatto eccessivo. Una lettura perfetta per l'estate!

Ho apprezzato in particolar modo da parte dell'autrice il voler affrontare un tema delicato che la incuriosisce e cucirci attorno un vestito su misura. Nelle note positive, ci tengo a sottolineare l'unicità di scrivere (se possibile) un giallo "delicato", anche riflessivo: i sentimenti dei protagonisti vengono quasi prima delle colpe e dei colpevoli. Lo so, ho volutamente evitato di darvi qualche input sull'argomento, merita di essere letto e scoperto.

Unico piccolo punto negativo che però, con onestà intellettuale, voglio far notare: in alcuni brevi tratti ho notato delle imprecisioni o delle contraddizioni nella traduzione. Non influiscono sulla comprensione e godibilità del testo, ma che mi hanno comunque fatto storcere il naso. È un dispiacere quando sono presenti in un libro ben scritto.

Con la promessa di un arrivederci con la Marsons e le sue indagini, vi consiglio decisamente di lasciarvi conquistare dal suo libro.