"Dimmi che mi vuoi" di Kandi Steiner

 

Kandi Steiner è la mia copertina di Linus. So che, con le sue storie, vivrò tutte le emozioni, anche quando non sono preparata psicologicamente.

Il primo volume mi aveva fatto sorridere, aveva instillato in me la voglia di mandare al diavolo il patriarcato, le regole maschiliste di un gioco chiuso al gentil sesso. Il secondo volume ha mostrato quanto sia divertente stabilire regole che, sotto sotto, sappiamo già che non rispetteremo. Mi aspettavo che questo libro fosse su quella scia. Leggero e piccante, con spunti di riflessione e il sorriso sulle labbra.

Sì, c'è anche quello... ma la storia di Holden e Julep è molto più di quanto ci si aspetti. Sì, lui è il quarterback della squadra e lei la figlia dell'allenatore. Sì, si respira aria e football. Ma non è lo sport romance il trope con cui merita di essere catalogato.

"Dimmi che mi vuoi" è un grumpy for sunshine. Ma che va oltre ai canoni standard. Non è solo questione di essere un Brontolo qualsiasi, troppo semplice così.
Holden e Julep vanno oltre. Sono le loro anime piene di cicatrici, quelle tenute insieme con il nastro adesivo, a riconoscersi. Ancora prima che lo facciano loro due. 

Ognuno di noi reagisce alla vita in modo diverso, è il bello di non essere tutti uguali, omologati. Holden ha un modo ottimista di approcciare a ciò che la vita gli ha riservato, il famoso bicchiere mezzo pieno. Cerca di essere solare, di vivere ogni istante al meglio delle proprie opportunità, senza rimanere in balia del dolore logorante. 

Julep è la parte grumpy di questa coppia. Dopo tutto quello che ha vissuto, non riesce a vedere la gioia del quotidiano, non vuole provare altro che dolore. Lascia che esso la mangi dall'interno, un pezzo alla volta, seppur cerchi di non lasciarsi andare. Lo deve a suo padre, pertanto cerca di tenere lontano i sentimenti, quelle sensazioni che strisciano sulla pelle come un serpente. 

Sono vicini di casa, lui è la star della squadra della quale lei lavora come fisioterapista. Lei è off limits per chiunque, essendo la figlia del nuovo coach. Lui non ha mai avuto altri pensieri all'infuori del suo futuro nella NFL. Lo sentite anche voi l'odore del disastro, vero? Perché, quando incontri l'altra metà perfetta della tua mela, non ci sono scuse, ostacoli. Ci sei tu, c'è l'altra persona e tutto il resto scompare.

Kandi Steiner è una professionista quando si tratta di delineare personaggi uguali nonostante le loro diversità. Riesce a farti empatizzare con entrambi, rendendoti parte viva della storia. Ti scuote come un terremoto, togliendoti le poche certezze che hai dopo qualche pagina. Perché questa storia è molto molto più di quello che sembra. E la vostra anima si ritroverà a sanguinare, prima di tornare a brillare più di prima.

Non vedo l'ora di leggere la storia di Leo, mi aspetto i fuochi d'artificio.



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