"Se fossi il mio per sempre. Before I let go" di Kennedy Ryan

 

Kennedy Ryan ci propone un romanzo molto intenso, ben scritto, con dei personaggi molto, molto veri. Mentre ero completamente immersa nella lettura, mi rendevo conto che quello che affrontano, in maniera molto dignitosa, Josiah e Yasmen potrebbe accadere ad ognuno di noi.

I due protagonisti appena si conoscono si innamorano perdutamente e, sebbene non abbiamo soldi e vivano in un appartamento molto fatiscente, decidono di fare dei progetti insieme. Primo fra tutti il matrimonio, dalla loro unione nascono due bellissimi figli e poi decidono di aprire un ristorante che propone le ricette della cara zia Byrd. Fin da subito sentono di avere un legame e una connessione molto profonda, come se le loro anime si appartenessero. E li posso capire perché anche a me è successo di provare queste stesse emozioni con una persona, pur conoscendola pochissimo.

La scrittura ti cattura e ti fa provare sentimenti contrastanti: gioia, rabbia, delusione e poi felicità. Io mi sono riconosciuta molto in questa storia, oserei dire molto contemporanea ed attuale e sicuramente avrà un posticino nel mio cuore.

Dei gravi lutti mettono a dura prova la coppia, facendola vacillare. La forza di Yasmen, ferita in quanto mamma e moglie, viene meno. Cade, infatti, in quel pozzo oscuro chiamato depressione. Non riesce più a tenere unita la famiglia e perde sè stessa. La depressione che la tiene in ostaggio prende scelte sbagliate al posto suo, facendole chiedere il divorzio dal suo grande amore. Il loro dolore li allontana e li divide. Entrambi non riescono ad affrontare la perdita subita insieme e inevitabilmente non ne parlano, non affrontano il dolore come coppia.

Questa parte del libro in cui si parla di depressione, mi ha colpita personalmente; mi sono sentita anche io un pò Yasmen, perché in passato anche io ho vissuto dentro un tunnel oscuro che mi aveva risucchiato la voglia di vivere. Anche l'autrice ha vissuto un periodo brutto e il fatto che l'abbia messo su carta, anche per aiutare altre persone, le fa onore. Rivivere quei brutti momenti sarà stato per lei difficile, ma il fatto di averli affrontati, esternati e superati l'ha aiutata nella stesura del libro, come fosse una sorte di liberazione.

Nel libro, le vicende sono raccontate in maniera eccelsa, senza essere tristi, ma solamente molto reali e toccanti. Questo libro non è manuale contro la depressione ma ti fa capire che c'è sempre una soluzione, anche quando la tua testa si sente completamente avvolta da una nube nera, ci sono gli amici, c'è la psicoterapia, ci sono i farmaci, ci sono un sacco di attività che possono tenerti occupata. Anche quando credi che tutto possa andare in pezzi, ricordati che tutto passa e si trasforma. Yasmen, con i dovuti aiuti, riesce a superare il periodo duro e diventa quasi un'altra persona, più forte, più consapevole dei suoi limiti, con alcune cicatrici in più ma assolutamente resiliente.

Non aggiungo altro ma vorrei che, tramite le mie parole, abbiate voglia di immergervi in questa storia dolce-amara che rappresenta un inno alla felicità, alla speranza e alla sensibilità. E, cosa che ho trovato molto divertente e carina, alla fine del libro ci sono pubblicate tutte le ricette più famose del ristorante... che sono assolutamente da provare!