"Santuario dell'ombra" di Aurora Ascher


Harrow è la cartomante del circo degli Elementali di Salizar, capelli corvini con ricci indomabili, occhi argentati e un segreto che cela da moltissimo tempo: fa credere a tutti di essere un’umana per proteggere la sua stessa vita perché, in realtà, è l’ultima Veggente. Il suo potere è l’idromanzia e, da che ha memoria, sa che deve ascoltare l’Acqua per prendere la strada giusta. Seguire il suo istinto e quello che le suggerisce, è ciò che sua madre le ha insegnato prima di essere uccisa insieme al resto delle Veggenti, prese di mira e sterminate per capriccio in una guerra tra regine.

Da qualche tempo, i suoi sogni e le sue letture l’avvertono che qualcosa sta per accadere ma non riesce ad avere una visione chiara, poiché il suo potere non funziona perfettamente con lei o le persone che le sono care. Ed è ascoltando l’Acqua e il suo istinto che una notte si infila nel tendone principale del circo una volta chiuso al pubblico e trova un uomo imprigionato in una gabbia il cui nome è scritto su un cartellone: Raith.

Raith non ha memoria antecedente il suo ritrovamento, è stato recuperato nel deserto senza null’altro che la propria pelle, è stato torturato, legato e venduto per essere la nuova attrazione di punta di un circo itinerante di Elementali. Non ricorda proprio nulla, ma sa che la sua natura è malvagia poiché quando viene pungolato, legato e trattato come un animale, il suo unico pensiero dettato dall’istinto è di vendicarsi e far più vittime possibile. Nella stessa situazione, avrei avuto sicuramente anch’io questo atteggiamento!

L’uso della propria voce gli è estraneo, preferisce non farlo. Quando, in piena notte, una donna gli si avvicina con gentilezza e cortesia, osservando e studiandolo senza il disgusto che gli hanno riservato le altre persone fino a quel momento, Raith sceglie di ammirarla a sua volta, di dividere il cibo che lei gli offre e ascoltare tutto ciò che lei gli dice. Inizia una serie di nottate passate di nascosto a conoscersi, entrambi sentono che il loro legame è più forte di tutto; Harrow decide che è ora di smettere di nascondere la propria natura e che per lei e Raith l’unica cosa da fare è scappare e cercare di mettere più strada possibile tra loro e il resto del mondo. Ma il prezzo di ogni cosa ha un valore e un sacrificio, riusciranno ad avere un lieto fine?

Per quanto affascinante sia il mondo del circo, questo ambiente non è il centro della storia, Harrow lavora nel suo caravan in separata sede e va nel tendone principale solo quando la sua migliore amica e sorella per scelta si esibisce nelle acrobazie aeree. Poi lo scenario si sposta e il circo diventa solo un ambiente secondario. Harrow, essendo un Elementale, ha il dono di una lunga vita e una lunga giovinezza e, nonostante i suoi sessant’anni e quindi di esperienza di vita un po’ ne dovrebbe avere, sembra avere due personalità: una matura e razionale, l’altra quasi immatura. Essendo costretta a nascondere al mondo intero il suo potere, è pronta ad affrontare chiunque pur di salvaguardare la scelta fatta, ma si fa fregare dalla propria insicurezza e finisce col non ascoltare il proprio dono, creando solo disastri colossali.

Mi è piaciuta all’inizio del libro, un po’ meno a metà, per poi recuperare la mia simpatia, seppur con qualche riserva. Ho trovato più lineare il personaggio di Raith salvo quando completamente senza memoria a puro istinto ricordava perfettamente come si fanno le “zozzerie”. Considerando tutto ciò che deve affrontare ci si può anche passar su.

Il mondo degli Elementali e degli Ibridi è decisamente affascinante ed è un punto a favore per questa serie. Per quel che riguarda la dinamica della storia, devo ammettere che, fino a un certo punto, era ben strutturata poi è come se si sia inceppato il ritmo che subisce un’accelerata; alcuni argomenti ben trattati all’inizio - seppur secondari ma funzionali - subiscono un trattamento da gara dei cento metri: in tre righe è spiegata e bona, ciao tutti. Ecco questo mi ha lasciata con l’amaro in bocca. So per certo che ci sarà un secondo volume quindi, magari, verrà ripreso in mano e sviluppato in altra maniera per introdurre i personaggi successivi e parte del loro viaggio.

Detto questo, è una lettura semplice e facile da ricordare, un po' piccante qua e là che non ci sta male: promuovo con la sufficienza e con diritto di riserva.

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