"The Coven" di Harper L. Woods


 Sono ormai trascorsi cinquant’anni da quando l’accademia di Hollow’s Grove è stata chiusa e abbandonata. Un lasso di tempo davvero quasi al limite per le streghe che devono generare nuovi discendenti a cui trasmettere i propri poteri. E l’unico modo è riaprire le porte dell’accademia e permettere alla congrega di insegnare a streghe e stregoni ogni segreto per sviluppare e amplificare i propri poteri e intrecciare legami per non estinguersi. In accademia vivono anche i Vessel, esseri creati tramite un patto tra il Diavolo e una strega Nera secoli prima. I Vessel sono una sorta di Vampiri, demoni costretti a essere contenuti nel corpo con sembianze umane e da lineamenti perfetti, che si nutrono del sangue di strega quel tanto che basta a continuare la loro eterna esistenza.

La mia specie non era destinata a essere sottomessa a nessuno, ma la magia che ci teneva ancorati ai nostri recipienti di carne ci rendeva dipendenti dalle streghe e dagli stregoni, se volevamo liberarci dai corpi che ci tenevano in trappola. In passato avevamo pensato che fosse una benedizione non dover mai possedere una nuova forma, avere un corpo che potesse ospitarci per l’eternità. Sbagliavamo.


Vessel e streghe si odiano apertamente, si percepisce questo sentimento da subito, sono obbligati a convivere per reciproca necessità. Ma lasciate che vi introduca un minimo anche alle streghe: sei casate principali, ognuna si distingue da un colore diverso in base a come possono attingere ai propri poteri, due discendenti diretti per casata ma ad avere l’invito per l’accademia sono sorprendentemente in tredici.

La variabile inaspettata è Willow Madizza, un’adolescente cresciuta nascosta alla Congrega tramite incantesimo della madre e cresciuta dal padre con una missione specifica, da portare a termine a costo della vita. Alla morte della madre, l’incantesimo che la nascondeva svanisce e Willow sa che la andranno a cercare per portarla a Hollow’s Grove. Willow è una strega verde, il suo potere arriva dalla terra, piante e fiori le sussurrano e ai suoi incantesimi rispondono ogni volta che ne ha bisogno. Ma la nostra protagonista ha due segreti di mortale importanza: non è solo una strega verde e ha un fratello di sei anni di nome Ash: lui è sia il suo punto di forza che quello più debole.

Per quanto volessi guadagnarmi l’approvazione di mio padre e portare a termine il compito per cui lui e mia madre mi avevano cresciuta, avrei abbandonato tutto se ci fosse stata anche solo una possibilità per me e Ash di trovare un posto sicuro nel mondo dove nasconderci insieme.


Ma questo non è sufficiente a Willow per sottomettersi senza dar del filo da torcere al Vessel mandato personalmente a recuperarla: il Preside Thorne. Il loro primo incontro non è esattamente come se l’aspettavano e ogni momento successivo è scandito da battibecchi, ordini non eseguiti e risposte al vetriolo anche davanti alla Congrega stessa. Un odio corrisposto tra i protagonisti che finisce con l’accendere anche il desiderio del proibito, un istinto al quale entrambi cercano di combattere e che li porterà a una sorta di patto. Ognuno qui ha un obiettivo da raggiungere ed è disposto a tutto per ottenerlo, ingannando, mentendo, raggirando.

Il libro è scandito da informazioni essenziali a capire ciò che è successo in passato e colpi di scena che spiazzano. Tutto viene rivelato lentamente, ogni dettaglio prende un altro significato una volta svelato il tutto e… accidenti, se non si riesce a staccarsi dalle pagine. I protagonisti principali hanno entrambi caratteri forti, i loro scambi ti strappano un sorriso perché pensano di avere il coltello dalla parte del manico anche se, alla fine, si capisce chi davvero lo ha e sa di averlo. Chi otterrà la propria vendetta?

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