"Ti bacio poi ti odio poi ti amo" di Anna Zarlenga


 I sogni sono un dono prezioso, non hanno età, non hanno tempo, e tantomeno sono legati a uno spazio o soffrono una distanza.

Marcello adora la sua vita, è un cantante famoso, piace alle ragazze che si contendono il suo interesse. Le urla delle fan ai suoi concerti raggiungono picchi altissimi. Facile da immaginare come situazione, al punto che la sensazione iniziale di una trama piuttosto semplice mi si affaccia pericolosamente facendomi storcere il naso.

Nonostante ciò ho trovato molto simpatica, carina e perfettamente calzante la scena iniziale del bacio rubato da Marcello a Diana in un concerto a Napoli. Una fotografia assai precisa della realtà che viviamo molto spesso con i nostri adolescenti.

Poi però accade quasi subito qualcosa che mi fa pensare a un disegno meno prevedibile di quello che si era materializzato nella mia testa. Lui la fa sorridere. Così all’improvviso il fatto di avere davanti una famosa star e un bellissimo ragazzo diventa irrilevante alla fine della storia.

È testardo Marcello, quando si mette in testa qualcosa la deve ottenere, non è disposto ad arrendersi, né tantomeno ad accettare il fatto che una ragazza non cada ai suoi piedi. La sua ostinazione fa subito pensare a una superficialità estrema e a un modo sbagliato di vivere le relazioni affettive.

Diana Alonso, 26 anni, studentessa di scienze politiche a un passo dalla laurea magistrale, capo redattrice del giornale universitario. Seria. Serissima.

Una scommessa, una sfida da vincere per Marcello che comunica al mondo che riuscirà a conquistarla in trenta giorni dando inizio a un pressing fatto di battute e scambi veramente esilaranti, fiori, cioccolatini e regali particolarmente “atipici”.

Il piano superficiale della storia lascia via via spazio a tematiche più intime e corpose. Ci accorgiamo così che il nostro bel cantante, grande amatore, non è poi così bravo a corteggiare una ragazza e l’importanza di trovare i momenti e le parole giuste diventa fondamentale, così tanto da dover chiedere tutto l’aiuto possibile.

C’è qualcosa. Qualcosa nell’inseguire il tuo obiettivo e vederlo sempre un passo troppo lontano. Qualcosa di inspiegabilmente eccitante.

Avere tutto e averlo facilmente toglie il gusto della caccia, il piacere della conquista. Così la reticenza di Diana, che è in realtà una vera e propria resistenza, diventa lo strumento capace di suonare una musica fortissima alle orecchie di Marcello che comincia a sentire solo lei, mentre intorno a lui tutti gli altri interessi si spengono, ammutoliscono.

Entriamo così ad affrontare a gamba tesa il grande tema della fiducia che non si può regalare al primo che passa ma va guadagnata giorno dopo giorno, passo dopo passo, mossa dopo mossa, con costanza e fatica. Senza mai dare per scontato il risultato.

Marcello ha cominciato con il piede sbagliato è indiscutibile, ma lentamente si fa strada nel mondo di Diana. Ha intravisto una crepa e ha tutta l’intenzione di infiltrarsi e di dimostrare di poter essere una persona di cui fidarsi.

C’è un altro fattore che subentra a cementare questa relazione ed è il divertimento. Senza nessuna ragione apparentemente valida questi due ragazzi cominciano ad avere piacere di stare insieme, a sentire la mancanza l’uno dell’altra. E si riscoprono nella loro unicità come meravigliosamente complici.

Ogni evento nella nostra vita vuole comunicarci qualcosa. Dobbiamo solo saper leggere il messaggio.

Così l’impegno di Diana a non essere qualsiasi altra ragazza incontra la fragilità e la spontaneità di Marcello che si riscopre capace di sentimenti sconosciuti dando vita a una storia d’amore frizzante e appagante sotto ogni profilo segno che la penna dell’autrice è ancora perfettamente capace di colpire i punti giusti facendoci sospirare, piangere, ridere, innamorare, vedere la magia del mondo.


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