Review Party: "Beat" di Kristen Callihan

 


Kristen Callihan è stata l'autrice che ha aperto le danze in casa Always Publishing nel 2017, con uno sport romance. Fin dalle prime battute, la Callihan mostrò la sua bravura nel creare storie avvincenti. Ma non solo: facile con un autoconclusivo, non tanto quando prevedi una serie di amici.

Bisogna stare attenti in modo pauroso, è un attimo cadere in errore. Ma non la Callihan! La sua bravura si accentua in questi casi perché scrive serie ma, man mano che leggi, non ci fai caso. Come per la Vip series.

I Kill John non sono solo la band più famosa in circolazione: è sinonimo di famiglia. I componenti sono talmente legati tra loro da essere fratelli dove conta di più, ovvero nell'anima. Abbiamo iniziati ad amarli dal frontman Killian (Idol), abbiamo sospirato dietro al manager Gabriel (Stars), abbiamo sofferto insieme al chitarrista John "Jax" (Fall): Beat è la storia del bassista Rye.

Partiamo dalle cose facili: ogni volume alza l'asticella, migliora in modo vertiginoso. Pur essendo passati anni, quando si legge questo libro non ve ne accorgerete. Vi sembrerà di non aver letto altro nel frattempo, perché la Callihan sa come farsi sentire a casa. I rimandi alle altre storie sono presenti ma non ingombranti, necessari perché sono un gruppo affiatato ma ognuno ha la propria storia. Dopo tutto, come possono Rye e Brenna staccarsi dai Kill John? bassista lui, PR e cugina del frontman lei. Sono parte integrante del gruppo, tanto da non vedere più i confini netti ma sbiaditi. 

Aprirsi con Jules è stato bello, una specie di purificazione. Ma ha anche peggiorato le cose. Ho dato voce al mio problema, l’ho liberato nella notte e, così facendo, l’ho rafforzato.

Brenna sente la mancanza di un legame, di una passione così potente da mandarti fuori di testa, ma non vuole una relazione come gli altri componenti del gruppo. Va bene che si stanno accasando, ma no, grazie. Quando Rye, la persona che da anni la tormenta, la prende in giro, si propone per quel "lavoro", Brenna crede che sia l'ennesimo tentativo del bassista di mortificarla, di sfruttare una confidenza origliata per vincere la guerra tra loro.

Già, Brenna non si fida, non di Rye. Eppure, nonostante l'odio serpeggi sotto pelle, c'è un'altra emozione che non riesce a scacciare: quella tensione che sente in tutto il corpo quando lui si avvicina. Da amici a nemici, il passo è stato breve. Il lavoro li vuole spalla a spalla, mai troppo lontani. La passione li unisce, ma la fiducia non si ricostruisce con uno schiocco di dita.

«Quando le luci si spengono, quando la musica si ferma, chi sono? Dove vado?»

Rye, d'altro canto, ha fin troppe cose per la testa: è in una fase di crisi, grosse nubi all'orizzonte gli fanno mettere in discussione il futuro, paralizzandolo dalla paura. Ha sempre fatto il giullare del gruppo, scherza e prende in giro tutti pur di strappare una risata e non sa come uscirne. Si sente solo pur essendo sempre in mezzo agli altri. Quando origlia la confessione di Brenna, qualcosa nella sua testa trova finalmente posto: un accordo peccaminoso, in modo da accontentare quella sua cotta per Brenna che dura da tempo. Cosa mai potrà andare storto?

Questo è un romanzo divertente ma profondo, come Brenna e Rye: è una maschera, ecco, come quella che indossano loro giorno dopo giorno. Brenna deve primeggiare in un campo puramente maschile e lo fa a schiena dritta, tacchi spillo affilati e lingua pronta a ribattere; Rye si nasconde dietro all'immagine che ha creato a lungo. Dovranno imparare a fidarsi l'uno dell'altro, distruggendo quelle maschere un pugno alla volta, fino a rimanere nudi metaforicamente (e non solo!).

La vita aveva cominciato a perdere i suoi colori, la sua forza. 
Rye me li ha restituiti.  

La Callihan ha questo dono di riuscire a trasmettere le emozioni al lettore senza risultare forzata o banale. Prende due personalità forti, che apparentemente non hanno nulla in comune e le disintegra in milioni di pezzi: solo così possono scoprire quanto, in realtà, siano perfetti l'uno per l'altra. Perché, a volte, la persona giusta per noi è quella che ci assomiglia di più, con la quale abbiamo miliardi di cose in comune; altre, invece, è la persona che meno ci aspettiamo, quella che abbiamo sempre allontanato. Non c'è nessuno più adatto di Rye per Brenna. Brenna, a sua volta, sembra nata per stare al fianco di Rye. 

Io sono la sua musica.
Lui è le mie ali.

Meraviglia. Pura magia.

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