Review Party: "Il Regno dei Corvi: House of Beating Wings" di Olivia Wildenstein
In un mondo di Fae, dove i razzapura dalle orecchie a punta hanno il potere, vive Fallon Rossi, una mezzosangue o - come volgarmente viene definita - una meticcia dagli occhi viola, capelli neri in una cascata di ricci indisciplinata e che non riesce a tenere a freno la lingua, soprattutto quando c’è da difendere i suoi affetti e gli animali. Viene soprannominata “Incantatrice di serpenti” dal fratello del re, Dante, dopo un episodio in età adolescenziale che vede la protagonista cadere goffamente in uno dei canali del regno e uscire incolume, nonostante un enorme serpente sembrasse volerla trascinare nel suo covo.
Fallon conosce Dante poiché hanno studiato nella stessa scuola, grazie al grado di parentela col nonno Justus, un razzapura che ha rinnegato moglie e figlia e non ha mai incontrato la nipote. Fallon sogna una vita accanto a Dante, ma ha soli ventidue anni, lavora in una taverna/bordello e, grazie al suo soprannome, è tenuta d’occhio perennemente, trovandosi sempre sul filo della denuncia di tradimento.
La nonna è iperprotettiva, la madre non è più in sé, da quando le hanno smussato le orecchie per punizione e deve essere accudita continuamente. Fallon è ingenua e, per il suo bene, le son state nascoste molte informazioni che la riguardano. Ogni qual volta qualcosa viene fuori, l’impressione che di lei hanno gli altri non è mai buona e non mancano di farglielo notare.
Ma è una meticcia coraggiosa, stanca dei pregiudizi e con qualcosa da dimostrare agli altri e a se stessa. La sua ingenuità la porta a fidarsi degli altri, nonostante le avvisaglie non siano delle migliori. Grazie a una profezia svelata dalla madre e alla promessa di esser regina, Fallon inizia un viaggio alla ricerca di cinque corvi sparsi per tutto il regno di Luce.
Se il primo corvo è di facile individuazione, per gli altri quattro non si può dire che sia una passeggiata, anzi. Ma è grazie al viaggio che intraprende e alla compagnia alata che la segue che, pian piano, prende forma tutto ciò che la riguarda, scoprendo di chi si può effettivamente fidare.
Un primo volume dove viene anticipato un bel cliffhanger ma del tutto gestibile: alla fine si sa che una trilogia, non è che può proprio finire come noi lettori spesso desideriamo. Un primo volume che parte nel migliore dei modi e risponde alla maggior parte dei dubbi che servono ad affrontare la lettura. Un libro che riflette sull’uguaglianza evidenziando, tramite un regno fae, ciò che rispecchia nel mondo reale: Fallon rappresenta coloro che sono stanchi di queste differenze e che vorrebbe poter fare qualcosa per rimediare a ciò che è stato fatto in precedenza... ma si sa, non è una cosa fattibile con uno schiocco di dita.
Per me è assolutamente promosso! Il cartaceo finisce dritto nella lista dei regali per il mio compleanno. Ora spero solo che non ci sia troppo da attendere per il secondo volume.
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