"Sei perfetto per me. Falling for Gage" di Mia Sheridan

 


Quanto mi piace questa autrice. Quanto cavolo mi piace questa serie. Quanto sono insofferente nei confronti di chi non la legge, perché non sanno cosa si perdono.

Quando sei affezionato a un autore, ai suoi protagonisti, alla serie completa, le difficoltà aumentano in modo esponenziale: innanzitutto, hai un paragone continuo. Se il primo libro della serie ti piace tantissimo, il secondo sarà carico di aspettative, come il terzo, o il quarto eccetera. Già questo potrebbe rovinare una lettura ancora prima di iniziarla, pensateci. È il mio caso con questa serie: il primo libro, quello che parla di Archer, è tutt'ora nella mia top ten di tutti i tempi dei romanzi più belli che abbia mai letto.

È stato, e continua a esserlo, uno dei libri che uso a paragone: una storia talmente toccante che, a distanza di anni, continua a emozionarmi solo al ricordo di quella lettura. Pertanto, leggere i volumi successivi è stato difficile, ero dominata dalla paura che potessero in qualche modo rovinarmi il ricordo di Archer.

Le alternative erano due: non leggerli oppure incrociare le dita e lanciarmi nella lettura. Perché ho scelto proprio la seconda opzione? Beh, per la stima profonda che provo per l'autrice. Mia Sheridan parla direttamente alla mia anima. Le sue storie mi toccano nel profondo, causano in me delle reazioni anche illogiche a volte, talmente sono ben ideate, per i messaggi che l'autrice sparge nel libro come briciole per Pollicino nel bosco.

Gage, il protagonista di questo libro, non mi era molto simpatico: chi ha letto il libro precedente sa di cosa parlo. Per tutti gli altri, sappiate che abbiamo davanti un mister perfezione: bello, ricco, con un futuro ben stabilito e la strada più che spianata. Un personaggio troppo perfetto da essere preso in simpatia. Beh, non si giudica un libro dalla copertina e Gage ne è l'esempio lampante.

Lui usa questa immagine perfetta come una coperta: non conosce altri modi per essere se stesso, non senza deludere chi ama. Ha un senso della lealtà nei confronti della famiglia come pochi altri al mondo, tanto letterario quanto reale. Al suo posto, probabilmente non avrei reagito nello stesso modo, avrei mosso mari e monti per cercare la mia vera identità, la strada migliore per me stessa. Gage, invece, fa buon viso a cattivo gioco, nonostante il peso delle aspettative lo affossino sempre più.

Rory, invece, non si fa problemi, non nasconde il suo essere, affronta la vita con ironia, sagacia e quella che noi italiani chiamiamo Cazzimma. Due personalità agli opposti ma che condividono il sentirsi fuori posto, sentono di dover andare da altra parte, con altre persone, per trovare una stabilità, ma senza sapere dove o con chi.

Insieme sono esplosivi. Divertenti. Magici. Certi persone sono destinate a trovarsi, anche quando non si cercano. Sono le anime a incatenarsi, a riconoscersi, in una delle più forti e pure forme d'amore. Ma la Sheridan non parla solo dell'amore della coppia.

Scandaglia i fondali dei rapporti con la famiglia, con gli amici, con la propria terra, con le proprie radici. Ci mostra una varietà di amori diversi ma che sono fondamentali per renderci quelli che siamo. E sapere chi siamo, quali siano i nostri sogni più reconditi, ci aiuta per lottare a realizzarli, migliorandoci nel frattempo come persone.

Certo, è un romance, dove tutto viene fatta semplice? No, perché la Sheridan ti mostra la strada, ti fa capire quanto gli errori, le deviazioni sbagliate, facciano parte del percorso. Invita, tramite Gage e Rory, a sognare anche quando non sai più come fare. O a farlo nonostante la grandezza del sogno, cosa che spesso ci induce a lasciare perdere.

Per me è stato un terremoto emotivo e, proprio per questo, un viaggio meraviglioso. Incontrare attivamente la famiglia Hale è stato come tornare a casa durante una riunione familiare: caotico, impegnativo, ma emozionante. Non vorrei mai dire addio a loro, Pelion, Calliope e i loro suggestivi scorci mozzafiato, ma so che è arrivato il momento. Loro sono felici, innamorati e realizzati. Mi basta per salutarli con il sorriso e ringraziare in eterno Mia Sheridan per averli fatti entrare nella mia vita.


Commenti

Post più popolari