Blog Tour: "I sette corvi" di Matteo Strukul. L'arte del thriller

 In occasione dell'uscita del nuovo libro di Matteo Strukul, partecipiamo al blog tour organizzato dal blog Gli Occhi del Lupo.

La parola passa a Jessica, la quale ha l'onore e l'onere di parlarvi della complessa arte del thriller.




Ad oggi il thriller psicologico, insieme al thriller storico, è uno dei generi letterari più in evoluzione. È indubbio che il dirigersi della società verso gli estremismi ha fatto sì che il genere thriller, considerato quasi una deriva del giallo, riuscisse a conquistare il cuore di una fetta importante di lettori in cerca di uno spazio fantastico in grado di esorcizzare la realtà. In questo il thriller negli ultimi anni ha conteso il primato all’horror di cui in un certo senso è costola.

Thriller e psicologico nella stessa definizione sembra quasi un ossimoro, in ogni caso una contraddizione in virtù del fatto che la mente umana rimarrà ancora sconosciuta per molto tempo e quelle motivazioni che spesso cerchiamo dentro un delitto, quegli appigli che ci consentono di dire che noi non saremo mai protagonisti né vittime di tale violenza, lasciano il campo di battaglia senza certezze evidenti.

La psicologia applicata al thriller sembra dunque essere l’ennesima perversione umana e comunque una questione persa in partenza. Eppure è proprio questa caratteristica del thriller in letteratura, così come nel cinema, a renderlo ancora più potente nell’esorcizzare i mostri che albergano nella mente del lettore.

Possiamo rintracciare caratteristiche comuni nel thriller attraverso la presenza di assassini seriali, solitamente protagonisti psicotici. Trame vendicative che comprendono spesso la partecipazione all’orrore di bambini in pericolo. La presenza di torture psicologiche legate ad alcune scene oppure semplicemente persistenti in ogni azione. Personaggi secondari che vengono presentati come innocui e che sviluppano nel corso della narrazione atteggiamenti psicotici pericolosi con una caratterizzazione a volte veramente magistrale da parte degli autori che qui sentono di poter sfogare pienamente la propria fantasia. Indagini ossessive che si svolgono spesso intorno a casi destinati a rimanere insoluti o comunque a risolversi solo parzialmente. E per ultimo ma non meno importante la presenza di traumi di ogni genere, dalla perdita di memoria del personaggio principale fino ai traumi del passato che prendono la forma di minacce per il futuro.

Protagonista indiscussa del thriller psicologico rimane la paura che troviamo presente in ogni sfumatura, da quella individuale a quelle sociali a sottolineare come nascosto sotto la cenere delle apparenze ci sia un profondo terrore che diventa carne nei segreti che minacciano le relazioni personali e sociali. Nel caso del libro "I sette corvi", la paura individuale diventa collettiva causata dai corvi. Questa paura nasce oltre cinquecento anni prima: non diciamo altro, per non rovinare la lettura!

Il thriller psicologico va dunque a confrontarsi con le dinamiche tipiche della nostra società, legate all’ansia intorno alla natura della mente umana sulla quale, nonostante la ricerca scientifica, sentiamo di non avere mai il controllo. Ansia legata anche alla presa di coscienza dei limiti umani che si traducono in azioni egoiste, prudenti e decisamente poco solidali.

L’umanità è dunque agli occhi dell’uomo ingestibile e incontrollabile, e persino la conoscenza di sé stessi non dà le certezze che vorremmo.

Un genere storicamente e intimamente legato al thriller, al punto da poterlo considerare in continuità, è l’horror. In particolare quello legato alla figura di Edgar Allan Poe che nelle sue opere oltre alle già citate trame di vendetta introdusse spesso il profilo psicologico dei personaggi, sia dei criminali che delle vittime e prestò molta attenzione all’aspetto delle torture psicologiche.

Oggi il thriller psicologico rimane un genere letterario in conflitto con se stesso, in esso troviamo in un certo senso l’ostinazione dell’uomo che tenta di spiegare l’orrore che di per sé rimane inspiegabile e forse per questo decisamente affascinante per i lettori. Strukul è stato incredibile nel maneggiare il genere con tutte le sue contaminazioni, per lasciare nel lettore il dubbio del colpevole. Ma, come dicevamo prima... scopritelo leggendo!

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