"Chick Magnet" di Emma Barry


Scrivo questa recensione mentre sono a bordo piscina, con il sole che tramonta pigro, mezzo nascosto dalle nuvole. Qui, a Mauritius, non mi conosce nessuno, mi sento libera di essere quella che voglio nel momento in cui lo voglio. In questo istante, voglio essere la Ilenia frignona, perché è impossibile smettere di piangere. ⠀

Piango perché riesco a scrivere queste parole, dopo oltre due mesi di blocco della lettura, due mesi di apnea. Piango perché questo libro mi ha fatto ridere, cosa che non credevo possibile visto il periodo. Piango perché ho conosciuto Nic e Will, mie anime affini: un'influencer dedita alle galline e un veterinario burbero.⠀

Le galline sono solo un ponte che unisce i due: complice il Covid e la perdita del lavoro, lei è diventata una influencer seguita per le sue galline, i video che spiegano come prendersene cura e così dicendo. Lui è un suo fan, pur avendo delle riserve. A seguito di una rottura pubblica, Nic decide di trasferirsi lontano, raggiungere la piccola cittadina al sud che diede i natali all'amata nonna.⠀

Un taglio netto, decisivo per riprendere in mano la propria vita. E sì, il sexy vichingo Will sarà il suo vicino. Tra una gallina che sfugge e una che rischia la vita, le loro strade si intrecciano. Ma non è solo questo ad avvicinarli. ⠀

«È che siamo entrambi pieni di lividi, sotto i vestiti, dove nessun altro può vedere. Siamo come delle mele in fondo a un cestino.» Gli sfuggì una risata. «Siamo delle mele marce?» «No. Riconosciamo le ferite dell’altro.»⠀

Il dolore riconosce il dolore. Nic e Will hanno visto oltre la facciata l'uno dell'altra, scavando in profondità. Un'amicizia strana, che maschera qualcosa di più profondo, ma che permette loro di avere una persona che non crede alle false affermazioni. "Sto bene", "Va tutto alla grande", "Non preoccuparti". Le riconoscete? sono quelle frasi che usiamo per non aprire il vaso di Pandora, per non vomitare fuori il nostro malessere.⠀

Non è cattiveria o mancanza di fiducia negli altri, anche i propri familiari, ma il dolore, quelle ferite profonde che possono avere matrici diverse, non è mai solo. Arriva in compagnia della rabbia, della vergogna, dell'insicurezza, tanto per citare le più pericolose. ⠀

Soffri e non vedi la luce. Soffri e ti colpevolizzi, ti fai carico di colpe altrui: diventi il nemico numero uno della tua felicità, perché continui a ripeterti che hai sbagliato. Che non sei giusto. Che ad altri non sarebbe mai successo. Il dolore ti annienta in vari modi, non solo lasciandoti sanguinante con un cerotto minuscolo in mano. ⠀

Nic e Will hanno capito di aver bisogno di una spalla, una persona che crede nell'altro più di quanto non facciano se stessi. Una cheerleader che tifa sempre e comunque, soprattutto quando le cose non vanno per il verso giusto. ⠀

La vita è dura e le persone buone sono rare, Nic e Will lo sanno benissimo, appurato sulla loro pelle. Insieme iniziano ad apportare quei piccoli cambiamenti necessari per allontanare la depressione, diramare le nuvole e tornare a vedere il sereno. Ridono, scherzano, piangono, cadono e soffrono ancora, ma è il loro coraggio, la loro forza, il vero gioiello di questo libro. ⠀

Emma Barry ha preso una storia leggera, ironica, a tratti irriverente, e l'ha utilizzata per fare capire l'importanza del guarire da certe ferite, dei benefici della terapia o di un gattino che fa le fusa sul tuo petto. ⠀

Leggendo le storie di Nic e Will, il mio cuore è stato messo a dura prova. Molti pensieri loro sono stati (e lo sono ancora) i miei, per cui è stato illuminante vedere la loro crescita. Ed ecco spiegate le mie lacrime mentre scrivo. Così come Nic vuole "guarire" Will, io voglio vedere le mie ferite, le mie insicurezze, svanire. Un passo alla volta, partendo da questo libro.⠀



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